Ezechiele Leandro è quello che ha fatto la bellezza della bruttezza!
Da due giorni,
ovvero da Venerdì 11 marzo 2016, dopo IL COLLOQUIO TRA COMPAESANI
nella Società di Mutuo Soccorso fra Lavoratori di San Cesario di
Lecce, il flusso di ricordi di chi dei sancesariani ha avuto
l’avventura di relazionarsi con “Lu Zacheli” Ezechiele Leandro
non ne vuol sapere di smettere.
Io stesso sono rimasto irretito nella
personalità CREATIVA del nostro paesano e devo confessare che non
smetto di pensarlo. Un uomo che smette di lavorare in senso
“ortodosso” ovvero per cavare soldi, e si immerge completamente
nella vena ricchissima fatta di colori su tele e di forme ricavate
dall’incontro con quello che gli altri “buttavano via” e il
cemento.
Tutto nella sua casa in via Cerundolo a
San Cesario di Lecce.
Lascia tutto, la vendita di ferro
vecchio, i mestieri e dipinge, incontra chi gli da retta per
realizzare i suoi sogni, quello che vedeva non so se in stato
cosciente di giorno oppure nei sogni di notte, non ho informazioni in
tal proposito.
L’incomunicabilità di questo suo
vedere o sognare a un popolo che si muove negli anni del miracolo
economico italiano, gli anni 60 e poi gli anni 70 e 80 quelli dello
sviluppo senza limiti, gli anni in cui tutto era possibile, tutto il
MATERIALE che volevi potevi ottenerlo, con i soldi!
Ezechiele invece rinuncia ai soldi e si
lascia andare alla sua creatività che penso PREPOTENTEMENTE premeva
da tempo per uscire da dentro di lui, lo immagino posseduto da queste
forme, tutte compresse dentro il suo piccolo corpo, che vogliono
uscire dalle sue mani, da quelle mani che Gianni Letizia ha detto
essere come un paffuto panino al burro.
E poi c’è questo outing tutto
sancesariano, che è la pratica politica di rivelare pubblicamente
tutto il male che abbiamo fatto a Leandro.
Ci sono gli ipocriti, quelli che loro
no, loro non gli hanno fatto male!
E quando l’hanno difeso questi
ipocriti?
Quando?
Ma per piacere!
Si abbia il pudore di tacere please!
Tutti, nessuno escluso, non l’abbiamo
capito. Era “un diverso”. Non era l’unico diverso. Ce n’erano
tanti a San Cesario e a tutti abbiamo riservato lo stesso
trattamento, il dileggio ovvero la derisione, lo scherno, la beffa.
Siamo una Comunità che non ha protetto
tutti i suoi figli, alcuni li ha abbandonati. Solo Ezechiele ha
deciso di abbandonarci. Già! Cari miei, altro che, è stato lui ad
abbandonarci mettendo due muri tra noi e il suo mondo.
E noi che ci illudiamo ancora di
avergli fatto del male.
Ipocriti e megalomani, questo siamo,
SAPETE PERCHE’? Perché non possiamo fare nulla con chi è in
contatto con il suo mondo interiore e Leandro era riuscito a fare
pace con i suoi sogni, con i suoi mostri, lui era INVULNERABILE!
Lui è quello che ha fatto la bellezza
della bruttezza!
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