Giovedì Santo 24 marzo 2016 a San Cesario di Lecce
Poca gente, nulla a che vedere con i Giovedì Santo della mia
adolescenza. Tutte le Rettorie di San
Cesario di Lecce facevano a gara a chi facesse “lu saburcu chiu bellu”.
C’era tutta la Comunità in fermento e le ragazze con i
ragazzi approfittavano per lanciarsi “sguardi di primavera”.
Magari dovrebbero permettere di farli di nuovo i saburchi, c’è
questa devozione popolare che è rimasta inespressa, che attende spazi nuovi e
terre nuove.
Oppure lasciamo così, vediamo proprio come va a finire!
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