Come posso chiamare questo tempo in cui lascio fluire liberamente le azioni, una dopo l’altra, così come si presentano nel mio pensiero? Lo chiamerò otium. “Presso gli antichi Romani otium era il tempo libero dai negotia (le occupazioni della vita politica e gli affari pubblici), dedicato alle cure domestiche e della proprietà, oppure agli studi; da qui la parola passò a indicare l’attività letteraria (otium litteratum).” TRECCANI Enciclopedie on line Ciò che propone il Mond o del terzo Millennio è lo svago: una frenetica ricerca di emozioni ovvero la ricerca di perturbazioni che causano eccitazione. Non so perché ma l’immagine che mi è saltata in mente è quella “TE LU MERISCIU”. Nel 1959 e sino agli anni 70 dell’ultimo secolo dello scorso millennio, subito dopo pranzo e sino alle 17.00 tutto intorno a me si fermava. Il nonno e la nonna chiudevano la porta che dava “intra alla curte” e “lu feniesciu” posto in alto proprio sotto le volte a stella della casa e andavano a dormire. ...