Manca un luogo per andare a giocare a conversare “delle cose della vita”
Antonio Bruno 1 a e 0 t t o S n a o v f e o p m l S d b g t s r e o r n s o r h e 2 0 1 u 9 h d m · Contenuto condiviso con: Tutti Manca un luogo per andare a giocare a conversare “delle cose della vita” Se non ci fosse il Salone letterario di Vito Pellegrino, bisognerebbe inventarlo. Io ero abituato alle assemblee ed ai dibattiti pubblici a scuola. Ogni sera dagli 11 anni ai 33 ero impegnato nelle discussioni all’angolo dei Via Liguria a San Cesario di Lecce di ritorno dal Centro di lettura. Quelle conversazioni mi facevano fare tardi tanto da provocare le rimostranze di mio padre. Quando giustificavo il mio ritardo chiarendogli che la causa era nelle conversazioni appassionanti al punto da far perdere la cognizione del tempo, lui incredulo mi diceva che gli sembravano giustificazioni false. Lui diceva tra se e se, che nopn capiva perché mai dovessi fare tardi per discutere della guerra in Vietnam? E poi con chi? Con i ragazzini come me? Ero di c...