E’ vero che i cittadini di San Cesario di Lecce complottano contro i concittadini che organizzano iniziative nel paese?
E’ vero che i cittadini di San Cesario di Lecce complottano contro i concittadini che organizzano iniziative nel paese?
di Antonio Bruno Ferro
Da quando ho memoria c’è a San Cesario di Lecce una scarsa,
se non addirittura nulla, partecipazione dei concittadini alle iniziative che
si svolgono nel nostro Comune e da qui gli osservatori hanno elaborato una
teoria che spiega i comportamenti dei miei concittadini. Teoria secondo la
quale, i cittadini del paese più bello del Mondo, sono restii a prendere parte
alle iniziative paesane preferendo invece quelle della vicina Lecce, o
addirittura quelle che si svolgono nei paesi confinanti e vicini e che si
sintetizza nel detto “alli sancisariani nni piacenu li furestieri”.
Devo subito sgombrare il campo da qualunque fraintendimento
affermando che io non credo nella validità di tale teoria. Voglio affermare che
dalle mie osservazioni questa teoria è priva di ogni fondamento.
La teoria quindi vorrebbe dimostrare che i sancesariani, che
vengono a conoscenza di iniziative organizzate o tenute dai loro stessi
concittadini, proprio perché sono ad opera di questi ultimi, le snobberebbero.
Farò alcuni esempi che smentiscono questa teoria.
Le serate di Nunzio
Mariano
Da quando ho memoria quando canta Nunzio il largo del
Palazzo Ducale di San Cesario si riempie di concittadini. Nunzio Mariano è nato
e vissuto sempre a San Cesario di Lecce.
Il Nastro d’oro del
Gruppo Amici per l’Arte “Carlo Barbieri”
Negli anni 80 un manipolo di donne e uomini nati e cresciuti
a San Cesario di Lecce organizzò un festival della canzone per bambini. Se ne
realizzarono dieci edizioni tutte caratterizzate da partecipazioni oceaniche
dei cittadini.
La Passione Vivente
Alla fine degli anni ottanta, primi anni 90, una nutrita
schiera di cittadini di San Cesario di Lecce diede vita alla Passione vivente
che vedeva la partecipazione di folle oceaniche.
La festa della Pizza
In questi ultimi anni alcuni cittadini di San Cesario di
Lecce hanno organizzato una sagra che vedeva la presenza di migliaia di
persone.
Questi esempi sono significativi e devono portare ognuno di
noi a riflettere. La teoria secondo cui i sancesariani preferiscono le
iniziative dei forestieri, a scapito di quelle dei concittadini, non trova
riscontro nelle iniziative che ho elencato, tutte realizzate da cittadini di
San Cesario di Lecce.
Perché è stato facile per me smontare la teoria del
complotto dei sancesariani ai danni dei sancesariani che organizzano iniziative
nel paese?
Se ci riflettete, quando si partecipa ad una iniziativa, a
nessuno importa degli organizzatori ma a tutti importa di provare benessere.
E’ semplice! Se vado ad ascoltare un concerto di Nunzio e
provo benessere faccio due cose. La prima è che dico a tutti quelli che conosco,
che sono stato davvero bene al concerto, spingendo in questo modo chi mi
ascolta a provare anche lui, alla prima occasione, a partecipare. La seconda è
che, siccome desidero provare di nuovo quell’emozione di benessere, al prossimo
concerto io ci andrò di nuovo.
Quando una persona mi chiede le ragioni del fallimento delle
sue iniziative, io gli riferisco questo semplice processo, che prevede che le
persone cerchino il benessere e tornino nei luoghi dove l’hanno provato, infischiandosene
altamente di chi ha organizzato quell’iniziativa, anche se magari per curiosità
chiede in giro di chi si tratti. Nello stesso tempo le persone che provano
indifferenza o addirittura disagio per luoghi nei quali sono stati per prendere
parte ad iniziative fanno due cose. La prima è che avvisano tutti quelli che
conoscono dell’indifferenza o disagio che hanno provato e conseguentemente
tutti quelli che li hanno ascoltati si guardano bene dal recarsi in quei
luoghi. La seconda cosa che fanno è quella di tenersi alla larga da quei
luoghi.
Conclusioni
I cittadini di San Cesario di Lecce partecipano e ritornano
alle iniziative prese da chiunque (inclusi i concittadini) che gli hanno fatto
provare benessere.
I cittadini di San Cesario di Lecce si tengono alla larga dalle
iniziative prese da chiunque (inclusi i concittadini) che gli hanno fatto
provare indifferenza o addirittura disagio.
Quindi a chi mi ha chiesto perché ad alcune iniziative di
San Cesario di Lecce partecipano pochi concittadini, posso rispondere senza
paura di essere smentito che è perché solo quei pochi provano benessere mentre
tutto il resto della compagnia bella prova indifferenza o addirittura disagio.
Quanto scritto smentisce che ci sia un complotto dei
cittadini di San Cesario di Lecce a danno dei concittadini che organizzano
iniziative e di conseguenza che è privo di qualunque fondamento il detto “alli
sancisariani nni piacenu li furestieri”.
Antonio Bruno Ferro
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