World café a San Cesario di Lecce per emozionarsi ed emozionare

 World café a San Cesario di Lecce per emozionarsi ed emozionare

di Antonio Bruno Ferro 



Ci ho riflettuto molto sulla prima parte del World Café (*) facilitato da Giorgio Degasperi ed a cui ho preso parte oggi a San Cesario di Lecce.
Più volte ho riflettuto su ciò che mi porta a frequentare un luogo (che poi i luoghi sono le persone) e sono giunto alla conclusione che sia l’emozione di benessere, la stessa emozione che quando mi hanno invitato nuovamente mi ha fatto decidere di tornare in quel luogo. Infatti ci sono tornato e ci torno perché desidero riprovare la stessa identica emozione, quel benessere che mi fa sorridere, che mi fa salutare le altre persone con cordialità.
Ecco questo è accaduto di nuovo oggi presso la Pasticceria Natale a San Cesario di Lecce. Le persone che c’erano oggi le conoscevo da prima, alcune da quando ero un fanciullo, altre da qualche anno, ma prima di questa esperienza del progetto “La Città che parla” posso affermare di non aver provato questo benessere quando ho avuto l’opportunità di incontrarle.
Mi sono chiesto cosa ci fosse di diverso in questo tempo. E ho scritto in un commento:
“Non c'è che dire! Grandi tutti ma provo una profonda gratitudine per Daniela Diurisi e Agostino Aresu perché prima che arrivasse questo tempo non vi è stata mai tanta affezione per il paese più bello del Mondo.”
Sono queste due belle persone che fanno la differenza. Loro mi hanno fatto abbattere la barriera che mi separava dagli altri e penso che sia accaduta la stessa cosa alla barriera che separava ognuno dall’altra/o. Mi è venuta un’immagine pensando a prima di questa esperienza. Ecco se penso a prima di questo tempo mi viene in mente che tutti ci eravamo come trasformati in MONACI LAICI. Voglio dire che ognuno di noi era perso nel deserto delle proprie personali passioni, senza più contatti emozionanti con il resto della Compagnia Bella del paese più bello del Mondo.
Monaci e monache che hanno abbandonato la loro solitaria cella nel deserto e hanno trovato una ragione per incontrarsi, per stare insieme e conversare.
Questo è accaduto in un luogo che ha eletto la parola a “inizio” e “fine” dello stare insieme. Ne è venuta fuori la narrazione del luogo che amo, ma che me l’ha fatto scoprire stupendomi con le parole di altre singole persone che l’hanno vissuto ognuna vivendolo come sommatoria di esperienze, originali, uniche, autentiche e irripetibili.
Poi mi sono chiesto perché provo di nuovo benessere al solo pensiero di incontrare tutti nuovamente. Ed è qui che mi è venuto in mente che oggi non c’era più il singolo, c’era un luogo plurale, nuovo, originale, autentico che non sono io, che non è come sono io, ma in cui ci sono io.
Ecco cosa è accaduto.
C’era una parola fortissima oggi che aleggiava nell’aria di quel luogo e che accarezzava la testa di ognuno di noi ed era la parola COLLABORAZIONE.
Già! Come dite? Che ne è stato della competizione che c’era stata tra noi e tra noi e gli altri concittadini? Ce la siamo vista cadere dalle mani e l’abbiamo salutata con un sorriso. Almeno per stasera la parola competizione è scivolata in fondo al mare calmo ed è acquattata da qualche parte in attesa di riemergere e creare la “baruffa nell’aria” che porta ad abbandonare, a preferire la vita nel deserto della propria personale passione. È solo per questo che la parola collaborazione ha potuto riemergere, spiccare il volo e accarezzare le teste di tutti noi presenti.
Per stasera collaborazione può volare e competizione è in fondo agli oceani. Se competizione resterà nel profondo del mare, oppure riemergerà nuovamente è solo per quello che decideremo di conservare.
Io voglio conservare questo benessere che deriva dal piacere di stare insieme per il piacere di stare insieme. Ho lasciato cadere dalle mani la competizione con gli altri e ho salutato tutto questo con un sorriso. Io ho deciso di conservare la collaborazione.

Antonio Bruno Ferro

(*) Il World Café è un metodo semplice ed efficace nel dar vita a conversazioni informali, vivaci e costruttive, su questioni e temi che riguardano la vita di un'organizzazione o di una comunità.

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