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Visualizzazione dei post da 2025

Per Amare: Un Viaggio di Comprensione

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  Per Amare: Un Viaggio di Comprensione L’amore, nella sua essenza più profonda, non è un atto istintivo, né una mera risposta emotiva. È piuttosto un processo, un viaggio che inizia con un presupposto fondamentale: non conosciamo veramente l’altro, nemmeno le persone più vicine a noi. Questo principio, che può sembrare spiazzante o controintuitivo, è in realtà il fondamento di un amore autentico, consapevole e maturo. Spesso diamo per scontato di conoscere chi ci sta accanto: un partner, un amico, un figlio. Tuttavia, ogni individuo è un universo complesso di esperienze, pensieri ed emozioni in continua evoluzione. Ritenere di possedere una conoscenza definitiva di una persona significa cristallizzarla in un’immagine statica, ignorando la sua capacità di cambiare e crescere. Questo atteggiamento può portare a incomprensioni, aspettative irrealistiche e, in ultima istanza, alla distanza affettiva. Per amare davvero, dobbiamo abbracciare l’idea che ogni individuo è un mistero da esp...

L'innamoramento tra inconscio e post-romanticismo

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  L'innamoramento tra inconscio e post-romanticismo L’innamoramento, secondo l’esperienza individuale e le recenti prospettive della psicologia e della sociologia, non è un fenomeno meramente razionale, ma una dinamica inconscia che risponde a bisogni profondi, spesso legati alle prime esperienze affettive. Il concetto tradizionale dell’amore come forza assoluta, indissolubile e predestinata è stato messo in discussione dalle correnti post-romantiche, che ne hanno evidenziato le implicazioni psicologiche e sociali, introducendo una visione più fluida e adattabile dell’esperienza amorosa. Il crollo del mito dell’amore assoluto La concezione dell’innamoramento come ricerca di un’unità perduta, spesso riconducibile alla mancanza di amore ricevuto nell’infanzia, trova conferma in studi psicologici sull’attaccamento. Bowlby (1988) sottolinea come i modelli di attaccamento primari influenzino le relazioni adulte, facendo sì che le persone cerchino nell’altro una figura che compensi le ca...

Riflessione Critica su Società, Cultura e Psicologia

  Riflessione Critica su Società, Cultura e Psicologia Il pensiero umano non è sempre coerente e logico. Spesso ci lasciamo guidare da idee incongrue che portano a conclusioni errate o superficiali. La psicologia cognitiva ha dimostrato che il nostro cervello tende a creare connessioni causali anche quando non esistono, un fenomeno noto come "bias di causalità illusoria" (Tversky & Kahneman, 1974). Questo errore di ragionamento è evidente nel modo in cui si attribuiscono problemi sociali a fenomeni specifici, come i videogiochi, senza indagarne le cause più profonde. Viviamo in una società che promuove la distrazione dalla realtà. Le persone cercano rifugio in attività come il lavoro compulsivo, l'intrattenimento digitale, il gioco d'azzardo o il consumo di sostanze. Questa fuga dalla realtà non è nuova: Schopenhauer (1818) già descriveva l'esistenza umana come un pendolo tra dolore e noia, interrotto solo da momenti fugaci di piacere. L'infelicità sembra ...

Intelligenza, linguaggio ed emozioni

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  Intelligenza, linguaggio ed emozioni L'intelligenza non è solo risolvere problemi, ma partecipare a creare un accordo con gli altri. Un esempio? Il rapporto tra me e la mia gatta. Prima di partire per il weekend, rifaccio il letto. La mia gatta salta sopra. La tolgo e continuo. Lei salta di nuovo. La metto fuori in giardino. Ma lei torna e il gioco continua. Qualcuno direbbe che è intelligente perché ha trovato il modo di tornare sul letto. Ma, se ci pensiamo bene, c’è stato un gioco tra di noi, un'intesa. Abbiamo creato un accordo: io e la gatta siamo intelligenti perché abbiamo condiviso un modo di agire insieme. Anche il linguaggio funziona così: è un modo di vivere in accordo con gli altri. Tutti noi siamo molto intelligenti perché sappiamo convivere nel linguaggio. Ma cosa succederebbe se cacciassi via la gatta in malo modo? Probabilmente, non tornerebbe più a giocare con me. Le vere difficoltà dell'intelligenza non stanno nella logica o negli accordi, ma nelle emozi...

Sanremo, tra una nota e un sapore: lo chef salentino Luca Sabetta porta la sua cucina al Festival

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  Sanremo, tra una nota e un sapore: lo chef salentino Luca Sabetta porta la sua cucina al Festival di  Antonio Bruno Sanremo non è solo musica, palco e applausi. Sanremo è anche incontri, chiacchiere e buon cibo. E anche quest'anno dopo l'esordio del 2024, tra i protagonisti della cucina c'è un giovane chef salentino, Luca Sabetta. Classe 1991, originario del mio paese San Cesario di Lecce, è lo chef del ristorante “Anima & Cuore” di Galatina. A 33 anni, si prepara a vivere il suo Festival non tra gli spartiti, ma tra i fornelli della Vip Lounge Room al “Salotto delle Celebrità”. Un traguardo importante per Sabetta, che della sua terra porta in alto non solo il nome, ma anche i sapori. Il suo è un viaggio culinario basato sulla filosofia del “chilometro zero”: ingredienti freschi, scelti con cura, come il pesce che arriva direttamente dai mercati di Gallipoli, Santa Maria di Leuca, Castro e Santa Cesarea Terme. Nessun eccesso di localismo, però. Perché la cucina, come ...

Riflessioni dopo la lettura de "La Sinistra in Trappola" di Egidio Zacheo

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  Riflessioni dopo la lettura de "La Sinistra in Trappola" di Egidio Zacheo 1. L’assenza di un’alternativa economica e il determinismo economico Zacheo sostiene che la sinistra si sia acconciata al modello economico vincente e che non proponga un’alternativa credibile. Tuttavia, l’economia non è una scienza deterministica e non segue un destino ineluttabile. L’evidenza scientifica dimostra che i modelli economici sono costruzioni sociali e che il capitalismo non è un sistema immutabile. Studi di Stiglitz (2019) e Piketty (2020) mostrano come la regolazione economica e politiche redistributive possano trasformare il sistema economico per favorire equità sociale e sviluppo sostenibile. Fonti: Stiglitz, J. E. (2019). People, Power, and Profits: Progressive Capitalism for an Age of Discontent . Norton & Company. Piketty, T. (2020). Capital and Ideology . Harvard University Press. 2. Competizione economica vs. cooperazione biologica Il testo di Zacheo non affronta il problema ...

Il conflitto tra poteri: una questione culturale che genera disagio

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  Il conflitto tra poteri: una questione culturale che genera disagio L’equilibrio tra il potere religioso e quello civile ha da sempre rappresentato una questione complessa, che trova riscontro tanto nella tradizione quanto nella contemporaneità. La processione del Santo Patrono, in cui il prete in abiti liturgici precede il sindaco con la fascia tricolore, ne è l’emblema: un simbolico bilanciamento tra sacro e profano, tra autorità spirituale e temporale. Tuttavia, non sempre questa armonia si realizza, e ciò può degenerare in conflitti che, oltre a evidenziare tensioni culturali radicate, hanno conseguenze tangibili sul benessere collettivo. Un esempio emblematico è quanto accaduto a Specchia, in provincia di Lecce, dove una lite tra la sindaca Anna Laura Remigi e il parroco Don Antonio Riva ha portato quest’ultimo a sentirsi male. Al centro del diverbio vi era la richiesta della sindaca di essere inserita come rappresentante istituzionale nello statuto del comitato per la festa...

Giudicarsi e giudicare è un comportamento della nostra mente vera?

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  La mente condizionata è quella immessa dai genitori o da chi per loro avente autorità come loro. È facile da capire se si ha un pensiero che emerge dalla mente condizionata immessa perché all’opposto di quella condizionata la nostra vera mente è sempre nostra alleata. Ogni volta che dalla mente emerge un giudizio nei confronti di me stesso o di altri allora siamo di fronte alla mente condizionata immessa. La questione secondo cui il giudizio verso se stessi rappresenta una "mente immessa" può essere interpretata alla luce della psicologia e delle neuroscienze, che esplorano come le esperienze precoci e l'interazione con figure autoritarie influenzino lo sviluppo del senso di sé e dei meccanismi di auto-valutazione. 1. Giudizio interno e condizionamento genitoriale La psicologia dello sviluppo e la teoria dell'attaccamento supportano l'idea che il giudizio verso se stessi possa essere il risultato di condizionamenti esterni. Ad esempio: Critiche genitor...

Vogliamo vivere insieme o no?

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  Nel 2016, il giornalista Pedro Bahamondes ha chiesto a Humberto Maturana un articolo su come prevedeva il futuro della specie umana e quali aspetti dovevano essere distorti per realizzare un cambiamento totale nel modo in cui ci relazioniamo gli uni con gli altri. Poi scrisse questo testo.      Come esseri umani viviamo e conviviamo in un presente di grande disarmonia e frammentazione psico-corporea: perché? Perché viviamo insieme come se pensassimo che tutto ciò che è buono, tutto ciò che è desiderabile, tutto ciò che è di qualità nella convivenza si ottiene nella competizione, nella lotta, nello sforzo e nella ricerca del "successo" che in questo presente consiste nel raggiungere il "potere" che il denaro ci dà e la certezza della verità. E per raggiungere questo "potere" ci alieniamo nel doverlo fare meglio di qualcun altro... E anche nella pubblicità radiofonica si dice chi non fa nulla perde , perde cosa? Abbiamo anche argomenti che diciamo es...

Nulla di ciò che si pensa ci dà un’identità

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  Nulla di ciò che si pensa ci dà un’identità   Nulla di ciò che pensiamo ci dà un’identità. Speriamo di acquisire un’identità raggiungendo mete più alte. Speriamo e ci muoviamo in questa direzione, ma nulla di ciò che otterremo ci darà un’identità. L’identità è vivere il nostro “dentro” e il nostro “fuori” reale. Nel “dentro” troviamo affetti, legami emotivi, benevoli e malevoli. Se qualcuno fa del male a creature indifese, ecco che nasce in noi la rabbia per mettere quella persona nella condizione di non poter fare più del male. Non possiamo perdonare questo comportamento, altrimenti continuerà a causare danni. L’identità ce la dà il sentire. Essere traslocati dalla mente condizionata al cuore. Ed è così che i pensieri precipitano dal cuore, non più dalla mente. Quando la mente condizionata crolla, i ricordi rimangono, ma non fanno più male. A quel punto si riesce a godere delle emozioni semplici. Tutto ciò che appartiene alla vita, anche nella sua forma più s...

Cosa significa "percepire"? Una spiegazione semplice

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  Cosa significa "percepire"? Una spiegazione semplice  Immagina di essere in un parco e di vedere un uccellino che canta. Sembra che tu stia semplicemente "vedendo" l’uccellino, ascoltando il suo canto e "capendo" che è lì, vero? Ma secondo Humberto Maturana, uno scienziato molto importante, percepire non è proprio quello che pensiamo. Come funziona davvero la percezione secondo Maturana? Non "afferrare", ma "creare": Spesso pensiamo che percepire significhi afferrare qualcosa che è fuori di noi, come se il nostro cervello fosse una macchina fotografica che scatta immagini del mondo. Ma Maturana dice che non è così! Invece, percepire significa creare il nostro modo di vivere il mondo, basandoci su come il nostro corpo e il nostro sistema nervoso funzionano. Il sistema nervoso è "chiuso": Secondo Maturana, il nostro sistema nervoso (cioè il cervello, i nervi, e tutto ciò che ci fa sentire e muoverci) non prende informazioni da...