Otello Albanese e la sua fabbrica di motociclette
Sei di San Cesario se…. Sai chi era Otello Albanese e la sua fabbrica di motociclette
La Moto Lecce è stata piccola una casa motociclistica italiana, attiva dal 1929 al 1932.
L'attività motociclistica della Moto Lecce ebbe inizio dall'inventiva di Otello Albanese (1903-1965), ventiseienne meccanico di San Cesario di Lecce, che decise di costruire un originale propulsore monocilindrico a 3 valvole, per uso motociclistico, da lui ideato.
Albanese non ha compiuto studi tecnici, anzi risulta essere analfabeta, né dispone delle risorse economiche per realizzare le fusioni necessarie alla formazione del blocco e del gruppo termico, ma risolve brillantemente il problema utilizzando, come fosse un involucro per le sue idee, un motore a quattro tempi prodotto dalla svizzera Moser.
Il propulsore originario fu profondamente modificato dal meccanico sancesarese, fino a stravolgerne il sistema di distribuzione che, con una originale testata piatta, prevedeva una valvola di aspirazionelaterale e due valvole di scarico in testa, mosse dall'albero motore nel basamento, coadiuvato da volano esterno, con candela d'accensione posta orizzontalmente.
Per completezza d'informazione, occorre aggiungere che l'intuizione avuta da Albanese era tutt'altro che strampalata o visionaria, dato che tale complicato sistema della distribuzione, venne adottato dalla AJS per le sue vittoriose "350 da Gran Premio", dei primi anni cinquanta.
Per la ciclistica era stato realizzato un telaio in tubi d'acciaio monoculla, forcella a parallelogramma a molla centrale con retrotreno rigido, come la maggior parte delle moto di quell'epoca.
Il risultato fu la Moto Lecce OAS 175, il cui motore sviluppava 3 HP e conferiva al veicolo ottime doti di accelerazione e ripresa.
La produzione motociclistica si concluse rapidamente nel 1932, dopo pochi esemplari costruiti e senza che sia noto il motivo. Tuttavia, data la contemporaneità, è lecito supporre che la decisione di terminare l'attività costruttiva sia dovuta alla chiusura della Moser di Saint-Aubin-Sauges, che produceva i motori sui quali Albanese operava le sue modifiche.
Nessun esemplare della Moto Lecce OAS 175 risulta essere giunto fino ai nostri giorni.
L'amministrazione comunale di San Cesario di Lecce, nel 2010, ha titolato a Otello Albanese una piazzetta posta nell'isola pedonale.
La Moto Lecce è stata piccola una casa motociclistica italiana, attiva dal 1929 al 1932.
L'attività motociclistica della Moto Lecce ebbe inizio dall'inventiva di Otello Albanese (1903-1965), ventiseienne meccanico di San Cesario di Lecce, che decise di costruire un originale propulsore monocilindrico a 3 valvole, per uso motociclistico, da lui ideato.
Albanese non ha compiuto studi tecnici, anzi risulta essere analfabeta, né dispone delle risorse economiche per realizzare le fusioni necessarie alla formazione del blocco e del gruppo termico, ma risolve brillantemente il problema utilizzando, come fosse un involucro per le sue idee, un motore a quattro tempi prodotto dalla svizzera Moser.
Il propulsore originario fu profondamente modificato dal meccanico sancesarese, fino a stravolgerne il sistema di distribuzione che, con una originale testata piatta, prevedeva una valvola di aspirazionelaterale e due valvole di scarico in testa, mosse dall'albero motore nel basamento, coadiuvato da volano esterno, con candela d'accensione posta orizzontalmente.
Per completezza d'informazione, occorre aggiungere che l'intuizione avuta da Albanese era tutt'altro che strampalata o visionaria, dato che tale complicato sistema della distribuzione, venne adottato dalla AJS per le sue vittoriose "350 da Gran Premio", dei primi anni cinquanta.
Per la ciclistica era stato realizzato un telaio in tubi d'acciaio monoculla, forcella a parallelogramma a molla centrale con retrotreno rigido, come la maggior parte delle moto di quell'epoca.
Il risultato fu la Moto Lecce OAS 175, il cui motore sviluppava 3 HP e conferiva al veicolo ottime doti di accelerazione e ripresa.
La produzione motociclistica si concluse rapidamente nel 1932, dopo pochi esemplari costruiti e senza che sia noto il motivo. Tuttavia, data la contemporaneità, è lecito supporre che la decisione di terminare l'attività costruttiva sia dovuta alla chiusura della Moser di Saint-Aubin-Sauges, che produceva i motori sui quali Albanese operava le sue modifiche.
Nessun esemplare della Moto Lecce OAS 175 risulta essere giunto fino ai nostri giorni.
L'amministrazione comunale di San Cesario di Lecce, nel 2010, ha titolato a Otello Albanese una piazzetta posta nell'isola pedonale.
Coppa città di Lecce
Manifestazione motociclistica in circuito organizzata in
provincia di Lecce. La prima edizione venne disputata il 10 gennaio 1937, si
trattava di una gara a carattere regionale, su un percorso ricavato da tre rettilinei: viale Lo Re, viale Otranto e via Fazzi (ora via
Marconi).
Nonostante la fredda giornata, accorse un pubblico piuttosto
numeroso, facendo registrare circa seimila spettatori. Si imposero: Alfredo
Albanese (fratello di Otello) della Moto Lecce di San Cesario di Lecce, su
Guzzi 250 e Antonio Vigneri di Lecce, su Bianchi 500.
La seconda edizione, questa volta interegionale, venne
disputata il 29 agosto dello stesso anno con 25 concorrenti suddivisi in tre
classi. Questa volta si imposero: Luigi Conte di Lecce su Guzzi 250, Brunoro
Zabini su Guzzi 500 e Domenico Carancini di Ancona, su Norton 500 nella classe
macchine da corsa.
La terza Coppa fu corsa il 4 settembre 1938 con un pubblico
record che poté assistere a gare disputate tra i migliori piloti del centro
sud. Primeggiarono: Mantelli di Roma su Benelli 250 ed Ettore Villa di Roma, su
Gilera 500. Tra i piloti locali i migliori furono: Antonio Vigneri di Lecce,
quarto su Guzzi 250 e Bruno Zabini di Lecce, quinto su Guzzi 500.
La quarta edizione, in programmazione per il 3 settembre
1939, non venne svolta, a causa delle limitazioni che furono imposte alla
circolazione
Moto Lecce
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Moto Lecce
Stato Italia Italia
Fondazione 1929
a San Cesario di Lecce
Fondata da Otello
Albanese
Chiusura 1932
Settore Trasporto
Prodotti Motocicli
La Moto Lecce è stata piccola una casa motociclistica
italiana, attiva dal 1929 al 1932.
L'attività motociclistica della Moto Lecce ebbe inizio
dall'inventiva di Otello Albanese (1903-1965), ventiseienne meccanico di San
Cesario di Lecce, che decise di costruire un originale propulsore
monocilindrico a 3 valvole, per uso motociclistico, da lui ideato.
Albanese non ha compiuto studi tecnici, anzi risulta essere
analfabeta, né dispone delle risorse economiche per realizzare le fusioni
necessarie alla formazione del blocco e del gruppo termico, ma risolve
brillantemente il problema utilizzando, come fosse un involucro per le sue
idee, un motore a quattro tempi prodotto dalla svizzera Moser.
Il propulsore originario fu profondamente modificato dal
meccanico sancesarese, fino a stravolgerne il sistema di distribuzione che, con
una originale testata piatta, prevedeva una valvola di aspirazione laterale e
due valvole di scarico in testa, mosse dall'albero motore nel basamento,
coadiuvato da volano esterno, con candela d'accensione posta orizzontalmente.
Per completezza d'informazione, occorre aggiungere che
l'intuizione avuta da Albanese era tutt'altro che strampalata o visionaria,
dato che tale complicato sistema della distribuzione, venne adottato dalla AJS
per le sue vittoriose "350 da Gran Premio", dei primi anni cinquanta.
Per la ciclistica era stato realizzato un telaio in tubi
d'acciaio monoculla, forcella a parallelogramma a molla centrale con retrotreno
rigido, come la maggior parte delle moto di quell'epoca.
Il risultato fu la Moto Lecce OAS 175, il cui motore
sviluppava 3 HP e conferiva al veicolo ottime doti di accelerazione e ripresa.
La produzione motociclistica si concluse rapidamente nel
1932, dopo pochi esemplari costruiti e senza che sia noto il motivo. Tuttavia,
data la contemporaneità, è lecito supporre che la decisione di terminare
l'attività costruttiva sia dovuta alla chiusura della Moser di
Saint-Aubin-Sauges, che produceva i motori sui quali Albanese operava le sue
modifiche.
Nessun esemplare della Moto Lecce OAS 175 risulta essere
giunto fino ai nostri giorni.
L'amministrazione comunale di San Cesario di Lecce, nel
2010, ha titolato a Otello Albanese una piazzetta posta nell'isola pedonale.
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