Gli esami di Stato del 1976
...l’importante non è quello che trovi alla fine di una
corsa.
L'importante è quello che provi
mentre corri.
Ma certo che me lo ricordo l’anno della maturità, come potrei scordarmene? Io, Gianni Bruno e Ronzino Rollo a Lecce in via Costantino De Mitri a studiare, a sognare, a commentare, discutere, conversare.
Come faccio a dimenticare? Quella 127 di Ronzino, una specie
di Jeep con la quale scoprivamo i paesi vicini. E quelle idee sulle sedi dell’Università,
a Perugia o Napoli diceva De Nitto. Ma io come faccio?
C’era lo studio di Gianni, il letto accanto, la luce blu e la
sua scrivania bianca. Leggiamo, studiamo, sogniamo. Soprattutto sogniamo in
doppio petto blu, quello che ti faceva sentire già un professionista, quello
che ti faceva passare dall’adolescenza alla giovinezza della responsabilità.
Quei gradini della scuola, il Prof. Giacinto Donno che meno
male che lo chiamarono al telefono che, se no, chissà come sarebbe andata a finire.
E il professore d’Italiano che alla fine dell’esame orale fa
i complimenti a mio padre, gli dice che dovrei dare una mano agli altri mie
compagni di classe.
Mio padre orgoglioso!
Come faccio a dimenticarlo quello sguardo di papà?
Mio nonno che mi disse pieno di stupore “sei già Perito
Agrario?”.
Come faccio a dimenticare il viso del nonno Pietro pieno di
stupore?
Si aprì un’altra vita a luglio 1976, un’altra vita
fantastica che è ancora viva per me anche se quegli adulti di allora, invece,
non ci sono più.
Una cosa che avevo dimenticato e che mi fa piacere annotare.
PROVA RINVIATA ESAME DI STATO 1976
Nel 1976, con una telefonata effettuata la vigilia della
prova d’italiano, uno sconosciuto spacciandosi per il provveditore agli studi
riuscì a convincere una suora, preside di un istituto pavese, a prendere la
busta, contenente i titoli dei temi d’italiano, custodita in cassaforte, ed
aprirla rompendo i sigilli di ceralacca con cui si usava garantirne
l’integrità, e a farsi leggere il contenuto adducendo a pretesto un possibile
errore di trascrizione da correggere.
Al termine della telefonata, la preside, colta da dubbi,
denunciò l’accaduto.
La prova d’italiano venne rimandata su tutto il territorio
nazionale, l’esame cominciò con un giorno di ritardo con quella che era la
“seconda” prova, nel mentre vennero preparati nuovi temi per la prova
d’italiano.
Questo è l’unico caso noto in cui il contenuto di un testo
d’esame venne divulgato in anticipo.
Antonio Bruno Ferro
Presidente della Commissione dell'Esame di Stato Prof. Giacinto Donno
Alcuni compagni di classe
1.
Antonio De Matteis
2.
Donato Cagnazzo
3.
Claudio Paladini
4.
Giovanni Bruno
5.
Oronzo Rollo
6.
Antonio Bruno
7.
Giovanni Giancane
8. Marcello De Nigris
9. Pantaleo Morello
10.
Angelo Bianco
11.
Gegè Massa
12.
Cosimo Savina
13.
Virgilio Verdicchia
14. Francesco De Giorgi
15. Franco Filograna
16. Leonzio Miccoli
17. Lino Pasquale De Lorenzis
18. Piero De Luca
19. Mauro Zilli
20. Giovanni Pagano
21. Carmine Cipressa
14. Francesco De Giorgi
15. Franco Filograna
16. Leonzio Miccoli
17. Lino Pasquale De Lorenzis
18. Piero De Luca
19. Mauro Zilli
20. Giovanni Pagano
21. Carmine Cipressa
Presidente della Commissione dell'Esame di Stato Prof. Giacinto Donno
Agronomia e Coltivaz.
|
prof. Mazzotta Alfredo
|
Chimica e Indus. Agr.
|
prof. Caldarazzo Carmine
|
Costruzioni agrarie
|
prof. Cucurachi
|
Diritto agrario
|
prof. Calasso Nicola
|
Economia Agraria
|
prof. Calasso Nicola
|
Educazione Fisica
|
prof. Leccisi Decio
|
Entomologia agraria
|
prof. De Nitto Personé Mario
|
Italiano
|
prof. Rollo Vincenzo
|
Zootecnia
Azienda |
prof. Mario Martina
prof Papa |
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