NON MI AVETE FATTO NIENTE ovvero Ezechiele Leandro, le sancesariane ed i sancesariani

 


NON MI AVETE FATTO NIENTE ovvero Ezechiele Leandro, le sancesariane ed i sancesariani

scritto da 
Antonio Bruno
 il 13 marzo 2016

Da due giorni, ovvero da Venerdì 11 marzo 2016, dopo IL COLLOQUIO TRA COMPAESANI nella Società di Mutuo Soccorso fra Lavoratori di San Cesario di Lecce, il flusso di ricordi di chi dei sancesariani ha avuto l’avventura di relazionarsi con “Lu Zacheli” Ezechiele Leandro non ne vuol sapere di smettere.

Io stesso sono rimasto irretito nella personalità CREATIVA del nostro paesano e devo confessare che non smetto di pensarlo. Un uomo che smette di lavorare in senso “ortodosso” ovvero per cavare soldi, e si immerge completamente nella vena ricchissima fatta di colori su tele e di forme ricavate dall’incontro con quello che gli altri “buttavano via” e il cemento.

Tutto nella sua casa in via Cerundolo a San Cesario di Lecce.

Lascia tutto, la vendita di ferro vecchio, i mestieri e dipinge, incontra chi gli da retta per realizzare i suoi sogni, quello che vedeva non so se in stato cosciente di giorno oppure nei sogni di notte, non ho informazioni in tal proposito.

L’incomunicabilità di questo suo vedere o sognare a un popolo che si muove negli anni del miracolo economico italiano, gli anni 60 e poi gli anni 70 e 80 quelli dello sviluppo senza limiti, gli anni in cui tutto era possibile, tutto il MATERIALE che volevi potevi ottenerlo, con i soldi!

Ezechiele invece rinuncia ai soldi e si lascia andare alla sua creatività che penso PREPOTENTEMENTE premeva da tempo per uscire da dentro di lui, lo immagino posseduto da queste forme, tutte compresse dentro il suo piccolo corpo, che vogliono uscire dalle sue mani, da quelle mani che Gianni Letizia ha detto essere come un paffuto panino al burro.

E poi c’è questo outing tutto sancesariano, che è la pratica politica di rivelare pubblicamente tutto il male che abbiamo fatto a Leandro.

Ci sono gli ipocriti, quelli che loro no, loro non gli hanno fatto male!

E quando l’hanno difeso questi ipocriti?

Quando?

Ma per piacere!

Si abbia il pudore di tacere please!

Tutti, nessuno escluso, non l’abbiamo capito. Era “un diverso”. Non era l’unico diverso. Ce n’erano tanti a San Cesario e a tutti abbiamo riservato lo stesso trattamento, il dileggio ovvero la derisione, lo scherno, la beffa.

Siamo una Comunità che non ha protetto tutti i suoi figli, alcuni li ha abbandonati. Solo Ezechiele ha deciso di abbandonarci. Già! Cari miei, altro che, è stato lui ad abbandonarci mettendo due muri tra noi e il suo mondo.

E noi che ci illudiamo ancora di avergli fatto del male.

Ipocriti e megalomani, questo siamo, SAPETE PERCHE’? Perché non possiamo fare nulla con chi è in contatto con il suo mondo interiore e Leandro era riuscito a fare pace con i suoi sogni, con i suoi mostri, lui era INVULNERABILE!

Lui è quello che ha fatto la bellezza della bruttezza!

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