Oscar Farinetti - La fortuna di nascere in Italia.

 


Oscar Farinetti - La fortuna di nascere in Italia. 

 

 

Io parto sempre dallo scenario cercando di capire dove viviamo e quindi, per me, questo cerchio è il mondo.

Pensiamo due minuti al mondo: il mondo è nato 6 miliardi di anni fa. Non è neanche tanto vecchio: 6 miliardi! Chissà quanto durerà ancora, perché tutto ha un inizio e una fine. Noi umani, invece, siamo molto più piccoli: siamo nati 150 milioni di anni fa. Ieri! Abbiamo ancora una marea di strada da fare e un sacco di dimensioni da esplorare.

In questo mondo ci abitano 7 miliardi e 300 milioni di persone. Pazzesco! Mai stata tanta gente così nel mondo. Pensate che nel 1969 eravamo 2 miliardi. 7 miliardi e 3. Siamo per il 45% gialli, siamo per il 20% bianchi, siamo per il 20% marroni.

Siamo per il 15% neri. Siamo divisi in 194 stati. Parliamo 114 macro-linguaggi completamente diversi tra loro, più migliaia di linguaggi indigeni e idiomi. Ci sono 14 macro-religioni molto diverse da loro e che spesso confliggono tra loro.

42 di questi 194 stati sono in guerra. Sono in guerra! 42 stati su 194 vuol dire che 2 miliardi di persone vivono in guerra. La popolazione del mondo nel 1969... come se nel 1969 tutti fossero in guerra.

L'80% di questi 7 miliardi e 3 di persone vive in case senza abitabilità. Il 55% dall’alfa, beta...

Ma il numero che più impressiona è il solito 80-20, che funziona anche qua. Il 20% della popolazione del mondo detiene l'80% del PIL.

E la prima cosa che ci deve venire in mente guardando questo mondo, che è già molto meglio rispetto a 160 anni fa quando è nata la società dei consumi: l'1% dei cittadini del mondo deteneva il 99,5% del PIL. È già cambiato molto. La differenza tra loro e oggi è che oggi quell’80% li vede come viviamo noi, che siamo al 20%.

Questa è la grande differenza. E quindi la prima cosa che ci deve venire in mente quando vediamo sti numeri è che, siccome nessuno di noi decide quando nascere, dove nascere, da chi nascere... nella meraviglia dell'imperfezione di noi umani, che culo che abbiamo avuto a nascere in quel 20%!

[Applauso]

E chi ha una fortuna così nella vita, immeritata nel senso che non abbiamo deciso noi dove nascere, la prima cosa che deve pensare è come fare solo per donare sto culo. Si può fare con le reti, come per esempio so che voi fate con la vostra fondazione, ma il modo migliore di farlo è decidere di impegnarsi nel proprio lavoro, di darsi da fare per creare nuovi posti di lavoro e impegnarsi a cambiare.

In mezzo a questo mondo c’è una robetta che è lo 0,50% della superficie del mondo, che si chiama Italia, e lo 0,83% dei cittadini del mondo.

Guardate che questo è meglio della lavagna normale, perché avrei dovuto cancellare. Pensate a questa roba qua: 0,50% e 0,83%. Ricordate questa roba qua.

Questa è l’unica penisola che viaggia stretta da nord a sud su una latitudine perfetta, chiusa all’interno di un mare buono. Unica situazione geografica del pianeta al mondo.

E che cosa succede qua? Succede che i venti buoni dei nostri mari si incontrano e fanno meeting coi venti buoni e l’aria fresca delle nostre colline, delle nostre montagne.

È una roba unica al mondo.

The answer, my friend, is blowin’ in the wind. La risposta è nel vento. E grazie a questa situazione unica al mondo nasce... che figata del fumetto nero perfetti... succede una meraviglia.

Succede che qui, in questo paesino che si chiama Pra, vicino Genova, nasce il basilico più buono del mondo. Perché? Perché figlio di quei venti genovesi e liguri. Guardatela!

Va bene. Dove sono i friulani? Il San Daniele, che è figlio della bora e delle Dolomiti.

Non c’è un film: la culaccia di Parma, che è figlia delle Alpi Apuane e dei venti del Mediterraneo.

E così succede che la pasta più buona del mondo si dice che si faccia a Gragnano, vicino Napoli. Perché? Perché a Gragnano c’era via Roma, la cosiddetta galleria del vento, dove l’aria fresca di Castellammare di Stabia si incontra con la brezza del Vesuvio. Si crea un microclima unico, e i napoletani mettevano la pasta a essiccare lì, ed era più buona che in tutte le altre parti d’Italia.

E così succede che l’Abruzzo ha lo zafferano più bello del mondo, che in Calabria la liquirizia è figlia dello Ionio e delle Alpi Apuane, il mirto in Sardegna, il Pachino in Sicilia... e potrei andare avanti per mezz’ora.

I siciliani!

E così succede che in questa piccola parte del mondo ci sono 7.000 specie di vegetali mangiabili. Il secondo paese al mondo, il Brasile, ne ha 3.300.

Qualsiasi regione italiana ha più specie vegetali di qualsiasi stato d’Europa.

Succede che in questa robetta che è lo 0,50% del mondo abbiamo 58.000 specie animali diverse: 42.000 di terra e aria, 10.500 di acqua salata, 5.500 di acqua dolce.

Il secondo paese al mondo, che ha il 6% della superficie del mondo, ne ha 20.000. Noi 58.000! Non lo dico mai, perché se no i cinesi s’arrabbiano, ma è mostruoso.

Succede che in Italia abbiamo 1.200 vitigni autoctoni. Il secondo paese, la Francia, ne ha 222.

Succede che in Italia ci sono 533 cultivar di olive. Il secondo paese del mondo, la Spagna, ne ha 70.

In Italia abbiamo 140 cultivar di grano duro. Il paese che ne produce di più al mondo, gli Stati Uniti d’America, ne ha 6.

Questa meraviglia si chiama biodiversità. Siamo il paese più biodiverso al mondo.

E la stessa biodiversità che abbiamo nell’agroalimentare, che si è trasformata in enogastronomia (ed è il motivo per cui io mi occupo di questo), si è poi trasformata nella biodiversità umana.

Siamo il paese più capitoni al mondo in termini di etnie indigene. Tutti gli antropologi sono d’accordo su questo.

Ed è una storia meravigliosa che parte 40.000 anni fa, con Neanderthal e Homo Sapiens, entrambi partiti dall’Africa, ma che hanno fatto strade diverse. Mai si sono incontrati nel mondo, tranne che in un luogo: l’Italia.

E pare pure che abbiano gioito tra loro.

Da lì nasce questa meraviglia che è la biodiversità umana.

Ed è per quello che, decine di migliaia di anni dopo, l’Italia ha avuto il primo grande impero leader sia nel sociale che nel politico.

Ed è per quello che, altri 1.500 anni dopo, è nato il Rinascimento in Italia.

Ed è per quello che noi oggi deteniamo il 70% del patrimonio artistico del mondo. Il 70%, nello 0,50% della superficie del mondo!

Vi rendete conto?

E la biodiversità poi si è trasformata nei paesaggi. Abbiamo i paesaggi più belli al mondo.

Perché? Perché chi sono i designer dei paesaggi? I contadini.

I contadini sono figli del vento.

The answer, my friend, is blowin’ in the wind.

Quindi, dopo esserci fatti perdonare il culo di essere nati nel nord del mondo, in quel 20% che detiene l’80% della ricchezza, dobbiamo farci perdonare anche il culo di essere nati in Italia.

Ricordatevelo.

 

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