LE SIGNORINE MANNO ERANO TRE ovvero la Cartoleria in Via Roma

 

LE SIGNORINE MANNO ERANO TRE



Annarita Ingrosso ha scritto:

Le signorine Manno erano tre . Annina era la più anziana solitamente addetta alla vendita. Apriva la porta in qualsiasi ora del giorno, sempre molto disponibile, tranne il pomeriggio presto. Ci ammoniava dicendo " quandu etiti li squri masati nu iti tuzzare la porta".

Noi aspettavamo con ansia l'apertura perché se usciva la sorella Luisenna un po più robusta e austera ci intimoriva non poco. Luisenna era la secondagenita, insegnante elementare, solitamente era in negozio nel tardo pomeriggio.

La terza della quale non ricordo il nome era l'unica sposata e abitava in via Terragno.

Per un periodo intorno agli anni 60 si occuparono anche di intrattenere i bambini piccoli nelle ore mattutine.

Che ricordi!

Dimenticavo..... avevano il miglior pannolence della zona che profumava di talco misto a naftalina.

Luciano Foresta ha scritto:

Sì, le due signorine Manno, una si chiamava Amelia, la terza sorella era sposata, “tenevano” anche i bambini. Una sorta di asilo, io sono stato da loro, avrò avuto 2 o 3 anni , poi andai dalle suore . Il ricordo è ben definito perché negli anni ‘50, sino all’età di 4 anni abitavamo li vicino , dietro l’angolo in via Mazzini subito dopo l’ingresso in quella via alle attuali Sale Parrocchiali.

Delia Catanzaro ha scritto:

Una si chiamava Arsienna non Luisienna

Gabriella Liaci ha scritto:

Io me le ricordo da bambina...colpiva il loro italiano corretto in un ambiente ancora molto paesano, dove il dialetto la faceva da padrone!!! Ricordo una delle signorine in particolare, piccola e molto magra con lenti da miope molto spesse.

Maria Rosaria D'Urso ha scritto:

Io, alla modica cifra di 5 lire compravo i pennini, alla mia epoca si scriveva ancora con l'inchiostro.........

Fiammetta Perrone ha scritto:

Ricordo benissimo. Appena uscivamo dalla scuola correvano a comprare colori e album

Luciano Foresta ha scritto:

Sulla mezzaporta c’era anche la vetrinetta e l’odore era di inchiostro, quaderni e colla per carta (quella bianca che odorava di mandorle amare)

Se non ricordo male l’abitazione con annessa cartoleria nella prima stanza delle Signorine Manno inizialmente era proprio l’ingresso delle Sale Parrocchiali di via Roma, successivamente , nella seconda metà degli anni 60 , con le ristrutturazioni degli immobili di proprietà dellla chiesa , si spostarono di fianco , mi pare, dove ora c’è l’autoscuola De Bonis

Maria Greco ha scritto:

Io amavo comprare soprattutto nei periodi di Natale o Pasqua perché avevano le più belle letterine con brillantini e c'era la gara a chi riusciva ad accaparrarsi la letterina più bella dolcissimi ricordi delle scuole elementari.

Giuseppe Abatianni ha scritto:

Una la ricordo benissimo.

Facevo la prima elementare e compravo una carta con la quale asciugavo dal quaderno l'inchiostro della penna, anzi del pennino.

Correva l'anno 1964 tempo remoto ma sempre presente nel Cuore.

La foto è di una cartoleria di Galatina (Lecce)

Gabriella Mazzotta ha scritto

Ricordo benissimo le Signorine Manno....i miei genitori compravano tutto da loro....ricordo le letterine di Natale, tra le più belle, tutte piene di brillantini....che io amavo tantissimo!!!! Che ricordi.....indimenticabili!!!! 😊

Titti Lettere ha scritto:

Gabriella Mazzotta I pennini; quei quaderni con la foderina nera dalle paginette color bianco antico che odoravano di buono. Per non parlare delle mascherine di cartone con l'immagine di indiani e di fatine!

Gabriella Mazzotta ha scritto:

Titti Lettere veroooo 😊

Titti Lettere ha scritto:

Gabriella Mazzotta Ricordi struggenti, cara Gabriella! Non c'è più niente e nessuno! Meno male che ogni tanto ci sono i sogni, che ci riportano indietro nel tempo! Attraverso i sogni, si possono percepire i profumi e le sensazioni di allora! È vero...non è la realtà...ma aprono comunque una breve parentesi sulla bellissima vita che avevamo......

 

Commenti

Post popolari in questo blog

SANITA' E ISTRUZIONE PUBBLICA

La democrazia a San Cesario è possibile

LA PESCA CHE MAMMA REGALA A PAPA’: IL MIO PUNTO DI VISTA DI BAMBINO