Le cartoline per gli auguri di Natale
Era un rito l’acquisto delle cartoline per gli auguri. Si
andava in cartoleria oppure nei tabaccai del paese più bello del Mondo e si
acquistavano le cartoline e i francobolli.
Natale era anche il rito degli auguri. Per i vicini tutto
sarebbe avvenuto dopo la messa di Natale e durante la giornata. Ma i lontani? I
lontani andavano raggiunti da un pensiero, un augurio, un auspicio, insomma un
segno proveniente da chi, seppur lontano, ti pensa.
E il pensiero collega le persone e supera lo spazio e il
tempo.
Non c’è né spazio né tempo per le persone che si pensano.
Oggi si è collegati praticamente per tutto il giorno e si può raggiungere una
persona ovunque sia, ma anche prima di adesso era così, si era in contatto
attraverso il pensiero.
Dovesse scomparire ciò che abbiamo imitato dal pensiero
rimarrebbe sempre e comunque il pensiero, quello che ci lega a tutto e a tutti.
Ed eccole le donne correre in fretta in cartoleria, eccole
con le loro cartoline che rappresentano la natività di quest’uomo Dio che trova
il modo di manifestare tutto l’amore, tutto il Suo perdersi nell’immenso,
infinito Eterno.
Arrivano a casa e le scrivono, prima l’indirizzo e poi il
testo degli auguri. La comare Maria è a Milano, chissà il freddo che fa li? E poi c’è l’amico che è in Germania e che per
questo Natale proprio non ce l’ha fatta a tornare nel paese più bello del
Mondo. E come se lo vedessi lui è li e pensa alla Chiesa in piazza, al freddo
umido del paese e alla festa del ritrovarsi a Natale per gli auguri.
Ma siamo proprio sicuri che oggi non siamo più lontani di
allora? Magari ogni casa del paese più bello del Mondo è divenuta una terra
lontana per tutte le altre case. Già, c’è questo rischio!
Magari abbiamo chiamato tutti i parenti e li abbiamo
convocati a casa nostra per respirare di nuovo la bellezza dello stare assieme.
Ma perché lo facciamo? Pensaci. Perché abbiamo bisogno di allargare la cerchia?
Perché non possiamo farne a meno? Perché se non lo facciamo la festa non c’è
più, anche se la tavola è apparecchiata in maniera principesca? Perché se non
condividiamo con gli altri questo giorno c’è un freddo velo di tristezza che ci
attraversa?
Pensaci.
Magari trovi una risposta e vorrai scriverla su un piccolo
foglietto di carta e riporla nella tua borsa o nel portafogli. Si! Scrivila
questa risposta, scrivi le ragioni dello stare insieme, tienile sempre con te perché
potrebbe accadere che una clamorosa perdita di memoria ti dia l’illusione di
bastare a te stesso o a te stessa. Scrivilo sui muri se ti va! Scrivilo sui
muri che hai bisogno di amare, di amare e ancora di amare.
Buon Natale
antonio
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