Il piacere di stare insieme per il piacere di stare insieme



Non so come né perché mi è capitato di incontrare Rossella Calabrò. Comunque è un bell’incontro, è l’opportunità di conversare con una donna spiritosa, leggera e profonda, seria e allegra. Una donna che mi ha incuriosito, che mi ha spinto a cercare di leggere ciò che ha scritto per conversare con lei.
Le relazioni umane non si possono incasellare in definizioni, ci sono le circostanze ed ognuno di noi adotta un comportamento, a seconda del loro susseguirsi. Chi riesce ad avere un comportamento adeguato alle circostanze vive in armonia con loro, con le persone e l’ambiente in cui siamo completamente immersi nell’illusione di essere distinti da esso.
Non lo siamo. Non siamo distinti da tutto il resto. Siamo tutt’uno con tutto il resto. Questo è un punto di vista, il mio punto di vista che parte dall’aver accettato la non esistenza di una realtà oggettiva, e dall’aver sperimentato le numerose realtà, i tanti Mondi, delle persone con cui sono stato e sono in relazione.
Oggi c’è il Mondo di Rossella Calabrò, mi piacerebbe conversare con lei, mi piacerebbe entrare in una deriva a contatto con la sua cultura, con il suo Mondo.
Chissà, magari la incontrerò, oppure no.
Di mogliastre, matrigne e figliastre francamente colgo un aspetto linguistico: l’uso del dispregiativo che distingue le relazioni da cui nascono queste attribuzioni di significato. Ma le relazioni sono quelle che sono, sono una diversa dall’altra, e soprattutto sono in atto, sino a quando le persone decidono di farle rimanere in atto.
Quando ci si innamora di una persona non c’è alcuna ragione che ciò accada. Accade sempre all’improvviso, una sorta di colpo di fulmine. Accade all’improvviso anche con chi conosciamo da sempre ma vediamo in un istante come mai avevamo mai visto. Vediamo per la prima volta quella persona che è stata sempre a contatto con noi.
Ecco perché accade di innamorarsi e accade di percepire il benessere che determina la presenza di quella persona e, di conseguenza, di cercare la vicinanza di quella persona.
È questo che accade. Nulla di dispregiativo può essere distinto in questo accadimento.
Allora Rossella Calabrò non fa che ripetere gli infiniti modi in cui si realizza il benessere delle relazioni tra persone. Lo legge nei libri degli altri, nelle confidenze di chi le scrive e nella sua vita.
Ecco perché mi piacerebbe incontrala, perché con lei rivivrei quelle infinite forme di benessere, che altro non sono, che il piacere di stare insieme per il piacere di stare insieme.
Chissà? Magari ci incontreremo domani. O dopodomani, o tra un mese o forse mai. Resta il fatto che in questa calda notte del primo di agosto, il brio, le trovate e le parole di Rossella si sono incrociate con i miei pensieri e tutte insieme le sue parole scritte e le parole dei mie pensieri si sono fatte le carezze, hanno sorriso e adesso che è tardi si congedano le una dalle altre immerse in una infinita dolcezza.
Grazie Rossella e, a presto
Antonio Bruno Ferro


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