Nel mare di Giacunia (Giaconia)

 Nel mare di Giacunia (Giaconia)



di Antonio Bruno Ferro
E’ noto che nel 1546 il monsignore leccese Angelo Giaconìa, vescovo di Castro (1530-1563), iniziò la costruzione di un palazzo signorile in Lecce, nei pressi della chiesa di S. Maria degli Angeli e del convento dei Padri Minimi S. Francesco di Paola.
Il Maestro Italo Coppola mi ha detto che subito dopo la Circonvallazione di San Cesario di Lecce c’è la strada per Lequile e qui, proprio di fronte al negozio di frutta e alla ferramenta c’era il laboratorio artigianale del papà di Maestro Italo Coppola e che quella zona per tutti i concittadini si chiamava GIACUNIA. Anche oggi quel posto si chiama Via Giaconia.
Anche la nobile arte del fabbro era naturalmente esercitata dal Maestro Italo. Mi ha raccontato la disperazione del padre di fronte alla timidezza del fratello più grande.
Il padre di Maestro Italo tentò di insegnare la sua arte al figlio maggiore senza successo. Infatti di fronte alle istruzioni dell’uso del martello mentre il maggiore non dimostrava quell’attitudine, il nostro Italo invece ci riusciva benissimo.
Racconta Italo che era molto orgoglioso di riuscire in ciò che non riusciva il fratello maggiore e che questo era per lui motivo di grande soddisfazione soprattutto per i commenti favorevoli del padre.
Mi raccontò anche della presenza di due maestri che costruivano le ruote dei carri e li riparavano. Insomma una sorta di carrozzieri dei carri a traino animale. Italo e tutti i figli dei maestri davano una mano per mettere la fascia di ferro alle ruote dei traini.
La fascia veniva riscaldata accendendo dei piccoli fuochi e, una vota che il calore la dilatava, la si collocava sulla ruota del traino.
Una volta che il lavoro era finito con il fuoco rimasto si cucinavano patate, cipolle e mele cotogne e tutti a rimpinzarsi e, i maestri carrozzieri, a bere un fiasco di vino.
La Giacunia si allagava spesso, mi ha riferito Italo, e loro da ragazzi avevano costruito delle belle barchette in legno e con queste navigavano quel mare calmo.
Antonio Bruno Ferro

Lu Giacunia, questa zona è x me un grande e piacevole ricordo che riguarda soprattutto la mia infanzia.
La Casa Bianca nella foto da poco ristrutturata abitava mio Zio ORONZO fratello più piccolo di mio Padre.
Accanto sul lato destro della foto c'era un giardino con un grande albero di fico e circondato ad alberi di melograno.
*** Ricordo che i due frutti sono menzionati nella Bibbia hanno un grande significato. Il fico x la Sua dolcezza e il melograno rappresentava il buon augurio ai sposi di avere molti figli.

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