La nostra convivenza sociale dopo il Covid 19

 

La nostra convivenza sociale dopo il Covid 19

di Antonio Bruno Ferro



«Non potresti desiderare di essere nata in un’epoca

migliore di questa, dove si è perduto tutto»

 Simone Weil

È singolare come un uomo dichiaratamente di parte possa porsi domande che riguardano tutta quanta la nostra convivenza sociale in quanto Umanità. Perché anche chi, come il cittadino Gianni Cuperlo, dichiara di interessarsi unicamente ai cittadini italiani della Comunità denominata “Sinistra”, fa riflessioni che riguardano tutti quanti noi.

Il cittadino Gianni Cuperlo nel suo articolo sul “Domani” di oggi 20 febbraio 2021, si rivolge in maniera esclusiva, alla Comunità denominata “Sinistra” che è una parte dei circa 60 milioni di cittadini abitanti dello Stivale, della Penisola che si immerge nel Grande Lago salato che tutti distinguono come Italia.

Dovete convenire con me che la Comunità italiana denominata “Sinistra”, è un manipolo di donne e uomini, se posta a confronto con i sette miliardi di persone che vivono sulla faccia della terra.

Ma il cittadino Gianni Cuperlo, lo sa o no che viviamo nella globalizzazione? Lo so, sento questa domanda che serpeggia in chi sta leggendo questa mia nota.

Il cittadino Gianni Cuperlo, ed i cittadini che abitano i partiti, non si occupano di globalizzazione ma di cittadini italiani. Per essere più precisi non si occupano di tutti quanti i cittadini italiani. Nel caso del cittadino Gianni Cuperlo egli si occupa di quelli che dicono di appartenere alla Comunità degli italiani denominata “Sinistra”. Già! Quanti saranno? E chi lo sa? Ma vediamo cosa scrive sul giornale “Domani” di oggi 20 febbraio 2021:

“è necessario ed urgente interrogarsi sulla distanza e differenza tra società e capitalismo e per questo vi è “l’urgenza di restituire attualità a un giudizio sul capitalismo come un problema aperto”.

Mi chiedo e chiedo al cittadino Gianni Cuperlo, il capitalismo è solo italiano? Certo che no affermo senza paura di essere smentito! Il capitalismo è globale. E allora come interrogarsi sulla distanza e differenza tra società e capitalismo se non a livello globale?

Poi cita il cittadino Goffredo Bettini che sul “Foglio” di ieri ha sollevato un tema concentrato e specifico della nostra penisola ovvero: l’offensiva confindustriale contro il “Sussidistan” degli eccessivi ristori, il riprodursi del divorzio tra ceti produttivi del nord e parassitismo meridionale in barba allo sforzo di uscire esattamente da quel tardo dualismo, un europeismo fondato sul primato di un’autonomia più marcata da oltre Oceano.

Come è possibile verificare, in queste righe il cittadino Goffredo Bettini ha trattato il locale più estremo che divide la penisola in tante Comunità che manifestano difficoltà di convivenza perché aventi interessi contrapposti.

Ma ciò che mi è apparso molto utile è la domanda che il cittadino Gianni Cuperlo rivolge alla Comunità denominata “Sinistra” che invece secondo me riguarda tutti i 7 miliardi di persone che vivono sulla faccia della terra.

La domanda è quella che segue:

Dinanzi al cambio di scena che si è consumato è tempo oppure no per porre al centro il legame da riscrivere tra un impianto diverso di convivenza, della preminenza del profitto su ogni altro metro, del primato di beni comuni indisponibili e diritti umani universalmente garantiti, dicevo il legame tra questo indice di temi e l’assetto da dare al nostro sistema politico dopo che avremo alle spalle la stagione emergenziale [……] ?

Io ringrazio il cittadino Gianni Cuperlo perché quello che lui ha scritto per la Comunità di cittadini italiani denominata “Sinistra”, in realtà riguarda tutti quanti i 7 miliardi che compongono l’Umanità unica società.

Io la mia risposta continuo a darla ogni qualvolta me ne sia data l’opportunità ovvero che a livello personale, vi è la possibilità di desiderare di abbandonare la nostra cultura matriarcale – patriarcale e la sua conseguenza nota come liberismo economico che per la sua connotazione competitiva ha generato il capitalismo. Sono curioso di conoscere la risposta della Comunità di cittadini italiani denominata “Sinistra” e soprattutto quella del cittadino Gianni Cuperlo a cui trasmetterò questa mia breve nota.

Cordialmente

Antonio Bruno Ferro

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