La statua di San Luigi nella Chiesa matrice di San Cesario di Lecce
Un ricordo quello di San Luigi che è legato indissolubilmente
alla mia cara Nonna Memmi (detta la Memmi te Galatina) Domenica Gabellone sposata con Pietro Bruno. Ho passato tutta la mia
infanzia “a rretu lu nfiernu” ossia Via Vittorio Emanuele II, “intra alla Curte
dopu la farmacia te Don Gennaru”. Mia nonna nei pomeriggi mi portava spesso in
Chiesa dove si recitava il Rosario, un centinaio di donne con il velo nero che
facevano pulsare la “chiesa ranne” con le loro ave Maria.
Finito il Rosario uscivamo dalla porta a sinistra della
facciata della Chiesa, quella che da su “lu largu te lu Palazzu” e proprio li c’era
la statua di San Luigi.
“Fiju miu, l’inu ccattata nui tabbacchine te San Cisariu e l’imu
recalata alla Chiesia. San Luigi ete lu protettore te le tabacchine”.
Quando esco dalla nostra Chiesa matrice passo di li e guardo
la targhetta posta sotto dove si può ancora leggere che è un dono delle
tabacchine.
Ricordo che solo agli inizi del '900 e sino alle prime
decadi della seconda metà del secolo scorso, il paese di San Cesario di Lecce visse
una grande industrializzazione che tra l’altro vedeva la presenza di otto
fabbriche per la lavorazione dei tabacchi.
Antonio Bruno Ferro
21 giugno/San Luigi Gonzaga. Venerato dalle tabacchine perché
protettore dalla tubercolosi
Scritto da Rossella Barletta
Questo santo era molto venerato nel Salento dalle tabacchine, poiché il
male (che infierì all’inizio del 1900) si annidava soprattutto nei polmoni
delle operaie a contatto con la polvere del tabacco. Da quando si è rettificato
che l’asceta castiglionese non è morto di “mal sottile”, ma di peste, ha visto
ridotta la devozione del popolo!
È diffusamente festeggiato nel Salento e anche il suo nome è molto
diffuso, trasformato dialettalmente in Ggiggi, Ggigettu, Ginu, Luiginu e
nell’ormai desueto Pici per gli uomini; Ggiggina, Gina, Ginetta, Luigina e
nell’ormai desueto Pigia, per le donne.
Per approfondimenti: R.
Barletta, Quale santo invocare?, Edizioni Grifo, 2013
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