L'innamoramento tra inconscio e post-romanticismo


 L'innamoramento tra inconscio e post-romanticismo

L’innamoramento, secondo l’esperienza individuale e le recenti prospettive della psicologia e della sociologia, non è un fenomeno meramente razionale, ma una dinamica inconscia che risponde a bisogni profondi, spesso legati alle prime esperienze affettive. Il concetto tradizionale dell’amore come forza assoluta, indissolubile e predestinata è stato messo in discussione dalle correnti post-romantiche, che ne hanno evidenziato le implicazioni psicologiche e sociali, introducendo una visione più fluida e adattabile dell’esperienza amorosa.

Il crollo del mito dell’amore assoluto

La concezione dell’innamoramento come ricerca di un’unità perduta, spesso riconducibile alla mancanza di amore ricevuto nell’infanzia, trova conferma in studi psicologici sull’attaccamento. Bowlby (1988) sottolinea come i modelli di attaccamento primari influenzino le relazioni adulte, facendo sì che le persone cerchino nell’altro una figura che compensi le carenze affettive originarie. Questo processo può portare a una forma di idealizzazione dell’amato, visto come la realizzazione del desiderio di amore incondizionato mai ricevuto.

Tuttavia, la decostruzione del mito amoroso, secondo Bauman (2003), porta a una visione più realistica e meno vincolata alle aspettative tradizionali. L’amore liquido di cui parla Bauman si caratterizza per la sua instabilità e per l’assenza di certezze assolute, offrendo così una prospettiva più pragmatica e meno idealizzata delle relazioni.

L’immaginazione come risorsa e il rischio dell’utopia amorosa

Nel tentativo di ridefinire l’amore, l’immaginazione gioca un ruolo cruciale. La possibilità di ripensare le relazioni senza riprodurre schemi oppressivi o dolorosi è una caratteristica centrale del post-romanticismo. Tuttavia, come osserva Illouz (2011), il desiderio di un amore privo di sofferenza può condurre a un’utopia emotiva altrettanto irraggiungibile del mito romantico tradizionale.

L’equilibrio tra passione e benessere è dunque una delle sfide principali del post-romanticismo. L’idea che si possa vivere un amore senza rischio o dolore potrebbe rivelarsi un’illusione, poiché, come afferma Sternberg (1986), ogni relazione amorosa contiene una componente di imprevedibilità che sfugge alla razionalizzazione.

L’inevitabilità della dinamica amorosa

Nonostante il tentativo di ridefinire l’amore, resta il fatto che l’innamoramento conserva una sua essenza imprevedibile e intensa. L’altro rimane un’incognita capace di sovvertire qualsiasi costruzione mentale, come dimostrato dalle teorie sull’attrazione e sulla reciprocità emotiva (Hatfield & Rapson, 1993). La gentilezza e la dolcezza, osservate come elementi spontanei nell’interazione affettiva, possono derivare da un bisogno inconscio di confermare la propria affettività e di ricevere in cambio ciò che è stato negato nelle prime esperienze relazionali.

In conclusione, il post-romanticismo offre una nuova chiave di lettura dell’innamoramento, sottraendolo all’ideale assolutistico per collocarlo in una dimensione più umana e dinamica. Tuttavia, la ricerca di un amore completamente privo di sofferenza potrebbe rivelarsi altrettanto utopistica del mito romantico stesso. L’elemento imprevedibile dell’amato e l’inevitabilità della dinamica amorosa dimostrano che, per quanto si cerchi di ridefinire le regole del gioco, l’amore rimane un’esperienza che sfugge a ogni controllo razionale.

Bibliografia

  • Bauman, Z. (2003). Amore liquido: Sulla fragilità dei legami affettivi. Laterza.

  • Bowlby, J. (1988). A Secure Base: Parent-Child Attachment and Healthy Human Development. Basic Books.

  • Hatfield, E., & Rapson, R. L. (1993). Love, Sex, and Intimacy: Their Psychology, Biology, and History. HarperCollins.

  • Illouz, E. (2011). Why Love Hurts: A Sociological Explanation. Polity Press.

  • Sternberg, R. J. (1986). A Triangular Theory of Love. Psychological Review, 93(2), 119-135.

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