La bellezza e l’eleganza fanno evaporare la violenza
La bellezza e l’eleganza fanno evaporare la violenza
Carlo Salvemini ha postato una foto su Facebook in cui si
vede lui stesso e Silvia Miglietta che appoggia la testa sulla sua con questo
commento in dialetto leccese:
“ieu a tie te fazzu
puggiare la capu subbra la mia!”
andiamo avanti, col
sorriso.
insieme.
Il fatto che ha generato questo post di Carlo Salvemini ha
visto come protagonista Silvia Miglietta per il suo incarico di assessore alla
Casa e ai Servizi sociali del Comune di Lecce. L’accaduto è descritto in un
articolo di Paola ANCORA pubblicato sul Quotidiano di oggi domenica 1 marzo
2020 di cui riporto di seguito uno stralcio:
Una inquilina abusiva
di un alloggio popolare al quartiere Stadio, ricevuta dall’amministratrice nel
corso di uno dei tanti incontri con il pubblico previsti dagli uffici, ha
tentato di intimidire Miglietta. «Te
fazzu zumpare all’aria», cioè “ti
faccio saltare in aria”: questo avrebbe detto la donna, alla presenza di
alcuni impiegati e di un vigile urbano, con l’intento di convincere l’assessore
a desistere dal proposito di sgomberare l’alloggio occupato.
Trovo il commento di Carlo Salvemini bello ed elegante soprattutto
perché rivolto alla feroce, crudele, inumana minaccia violenta scagliata verso
Silvia Miglietta, da una donna occupante abusiva di un alloggio popolare preoccupata
di un prossimo sfratto. Il commento del Primo cittadino della Città di Lecce è
secondo me, un esempio da seguire, perché dimostra di non contenere nemmeno un
piccolo cedimento al pericolo di cadere nella trappola, di riservare identico
trattamento alla responsabile del fatto violento ed inquietante.
La violenza mette in pericolo la vita di chi, come Silvia
Miglietta, ne è vittima. Ed è altrettanto importante che sia garantita l’incolumità,
di chi si trova ad essere prescelto dai cittadini, attraverso le elezioni, per
amministrare e gestire i beni comuni.
Lo stile di chi è prescelto con le elezioni, secondo me, per
divenire esempio da seguire, deve comunicare bellezza ed eleganza, perché è da
ciò che deriva la fermezza che deve caratterizzare l’attività dell’amministrazione
e gestione dei beni comuni. Nello stesso tempo questa forma di comportamento
bello ed elegante, che è sostanza, agisce nei riguardi dei cittadini favorendo
una trasformazione comune verso la convivenza incentrata sul rispetto reciproco
e sul riconoscimento reciproco di legittimità.
Antonio Bruno Ferro
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