L’armonia tra uomini e donne
Nessuno può negare che gli uomini e le donne abbiano una
relazione che ha a che fare con il sesso. È anche evidente la modalità delle
preferenze in cose diverse degli uomini e delle donne e che tutto questo è
perfettamente degno del rispetto reciproco. Queste caratteristiche diverse devono
essere accettate da tutti e soprattutto tutti abbiamo il dovere di parlarne con
rispetto. Questo significa che gli educatori che abbiano classi in cui gli
allievi siano sia di genere femminile che maschile devono essere disposti a
riflettere su tutte le cose, essere disposti a rispondere a tutte le domande. Le
allieve e gli allievi in tal modo cresceranno rispettandosi reciprocamente nella
diversità tra uomini e donne che sarà riconosciuta reciprocamente legittima.
Ma chiediamoci perché abbiamo queste differenze di trattamento
a seconda del genere a cui apparteniamo? Perché abbiamo una cultura che
discrimina ed è patriarcale oltre che misogina che indica un atteggiamento di
avversione generica o di repulsione per la donna. Le donne nella cultura in cui
viviamo sono sia considerate che trattate come persone di qualità inferiore. Ed
ecco che non basta rispettare le differenze tra uomini e donne, dobbiamo anche
renderle armonizzabili nel nostro vivere insieme.
Ho partecipato nella biblioteca comunale del mio paese, a un
incontro di lettura in cui c’erano tutte donne femministe. Le donne presenti,
dopo ogni mio intervento, erano molto aggressive nei miei riguardi. Quando ho
chiesto spiegazioni circa la violenza verbale che scatenavano verso la mia
persona, si sono lamentate degli uomini. Queste signore erano traumatizzate per
come le avevano trattate, e le trattavano tuttora, gli uomini con cui avevano, oppure
avevano avuto, relazioni. Loro mi hanno fatto presente che dovevo stare zitto e
subire, perché loro per anni erano dovute stare zitte e avevano dovuto subire
le prevaricazioni da uomini come me. Ho detto a queste donne, tutte laureate e
professioniste, che in quanto umanità, potevamo risolvere completamente il
problema della violenza che ricevevano dagli uomini, attraverso lo sviluppo
della partenogenesi femminile, ovvero attraverso l’adozione di una riproduzione
per far nascere tutte bambine, senza ricorrere a un gamete maschile. In tal
modo avremmo dovuto solo sopportare gli uomini rimasti sino a quando fosse
morto l’ultimo di loro ed avremmo avuto un’umanità completamente formata da
donne.
Ho chiesto a quelle professoresse che si incontrano per
leggere libri, e per linciare gli uomini che per caso capitassero al loro tiro,
se quella non sembrasse loro una buona soluzione. In risposta ho registrato un
sonoro NO.
Ci ho riflettuto per capire cosa significasse questo NO ad
una umanità tutta femminile. Penso di aver capito che la soluzione, per quelle
donne, non è rappresentata dall'eliminazione delle persone di genere maschile e
ho riflettuto che anche per me, che faccio parte delle persone di genere
maschile, la soluzione non è eliminare quelle di genere femminile. E mi è
venuto in mente che la soluzione è rappresentata dall'armonia tra uomini e
donne. E sappiamo tutti che l'armonia tra donne e uomini richiede rispetto.
Ma come facciamo a mettere in atto il rispetto reciproco per
ottenere finalmente l’armonia se nelle famiglie e nelle scuole veniamo educati
pensando che gli uomini abbiano più valore rispetto alle donne? Come può
esserci il rispetto reciproco e l’armonia se siamo stati educati nella credenza
che ci sia una differenza di valore tra uomini e donne?
Mia moglie, le mie sorelle oltre che mia figlia e le mie
nipoti nei discorsi che facciamo affermano di aver sempre voluto la pari
opportunità. Se due persone fanno lo stesso lavoro una di loro non può
guadagnare più dell'altra, né si può dare un accesso preferenziale al lavoro a persone
di genere maschile escludendo quindi quelle di genere femminile. Noi umani siamo
tutti diversi, abbiamo storie diverse, genetiche diverse ... ecco perché il problema non è l'uguaglianza, ma l'armonia nella
coesistenza nel rispetto reciproco e nel riconoscimento della legittimità reciproca.
La nostra società occidentale, quella dei paesi ricchi e
anche quella dei paesi poveri ha una cultura che discrimina le persone di
genere femminile.
Ogni discriminazione si basa su una teoria che giustifica perché
non si debba amare l'altro, che giustifica il perché si debba negare l'altro.
Vi invito ad una riflessione comune, io l’ho fatta e sono
davvero rimasto stupito dalle conclusioni a cui sono giunto. Ho osservato tutte
le situazioni di discriminazione e di differenza che mi sono venute in mente. Ho
chiesto a me stesso e alle persone che mettevano in atto situazioni di discriminazione
e di differenza, il perché stessero facendo quello che stavano facendo. Sia quando
l’ho chiesto a me, che quando ho chiesto a queste persone, ho ricevuto in risposta
una teoria che giustifica le discriminazioni e i differenti trattamenti.
Ma qual è questa teoria? Che le donne, in generale, siano
umorali, isteriche, irrazionali, inadatte alle responsabilità perché lunatiche
ecc. tutte caratteristiche che convincono gli uomini di una presunta
superiorità derivata da maggiore razionalità.
Cosa c’è dietro? Qual è l’emozione che hanno gli uomini e
che li mette nelle condizioni di prendere per vere queste affermazioni?
L’uomo cerca il suo benessere che identifica nel “piacere di
essere servito” che può pretendere se c’è qualcuno che glielo dà perché ubbidiente
e sottomesso. Questo qualcuno è la donna che addirittura riceve prescrizioni di
sottomissione anche dalla religione o da altre donne come nel caso del successo
del libro “Sposati e sii sottomessa” di Costanza Miriano.
La cultura nella quale viviamo prevede la garanzia del
benessere derivante dal “piacere di essere servito” per tutti. È la cultura che
vede al centro il POTERE in forza del quale si ottiene la sottomissione e l’ubbidienza
delle persone che poi daranno a chi lo esercita il benessere derivante dal “Piacere
di essere servito”.
Le oligarchie ottengono ubbidienza e sottomissione dagli
altri e quindi in conseguenza il piacere di essere serviti. Ma ogni uomo
sposando una donna ottiene la stessa cosa esercitando il POTERE.
In definitiva ci troviamo di fronte a una cultura NON UMANA.
Il piacere dell’essere
serviti è inscindibile dal piacere di servire, c’è una reciprocità dinamica
assoluta che è possibile solo con la libera scelta di servire.
Questa caratteristica dell’UMANITA’, ovvero il libero
esercizio del servire, che da piacere sia a chi lo mette in atto, che a chi lo
riceve, è degenerato attraverso l’esercizio del potere che, attraverso la
violenza, ottiene la sottomissione e l’ubbidienza di una persona che per non
perdere la vita, o una utilità, o per proteggere la sua famiglia, fa finta di servire.
Il potere ottiene un
comportamento falso che imita quello umano ma che NON E’UMANO.
Concludo affermando che tutta questa riflessione è servita a
me, perché attraverso la consapevolezza, ho desiderato di abbandonare la cultura
patriarcale misogina, per passare a quella della collaborazione. La questione
per me è stata quella di “desiderare di collaborare”; non c’è stato bisogno di
altro.
Spero che tutti quelli che leggeranno queste parole possano
riflettere e sono certo che, se lo faranno, certamente abbandoneranno la cultura
patriarcale, che riserva SOLO UN AMORE DI PLASTICA, FINTO, COME E’ FINTO IL
PIACERE DI FARE SESSO CON UNA BAMBOLA GONFIABILE.
Antonio Bruno Ferro
Commenti
Posta un commento