"Finitudine e colpa" di Paul Ricoeur
"Finitudine e colpa" di Paul Ricoeur
Il tema fondamentale dell'opera di Ricoeur è riassunto nel
titolo: la finitezza dell'uomo e il suo rapporto con il sentimento della colpa.
L'autore tenta di far comprendere la parola umana che oltre a manifestare la
fragilità dell'uomo, può intendere una sua prospettiva trascendente.
In Ricoeur l'oggetto esiste anche senza la conoscibilità del
soggetto, il quale solo con la parola, il verbo, il dire da un punto di vista
ammette sia la sua finitezza, ma anche l'esistenza di un punto di vista totale
sull'oggetto.
E' il linguaggio, insomma, che permette all'uomo di intuire,
ma non capire perfettamente, l'esistenza di una verità, non solo prospettica
finitùdine s. f. [der. di finito]. – La condizione di ciò che è finito, cioè limitato, non infinito; nel linguaggio filos., lo stesso che finitezza.
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