Ecco i nomi dei politici con la P maiuscola
“Oggi non vedo nessun politico con la P maiuscola” così
risponde Matilde Sparacino 22 anni una dei responsabili del Movimento sardine
Toscana a 8 e ½ di Lilli Gruber del 23 novembre 2019.
Ma chi è un politico con la P maiuscola?
Nel manifesto del movimento delle sardine c’è scritto “Crediamo
ancora nella politica e nei politici con la P maiuscola. In quelli che pur
sbagliando ci provano, che pensano al proprio interesse personale solo dopo
aver pensato a quello di tutti gli altri. Sono rimasti in pochi, ma ci sono. E
torneremo a dargli coraggio, dicendogli grazie" ma ieri alla domanda di
Lilli Gruber Matilde Sparacino ha risposto che è sua opinione che di politici
con la P maiuscola, intesi come descritto nel manifesto, non ce ne sia nemmeno
uno.
Ci ho riflettuto, ho passato in rassegna tutte le
informazioni in mio possesso sui politici di cui ho sentito parlare. Bene
nonostante ci abbia pensato tanto, nessuno
di quelli di cui so l’esistenza corrisponde alla descrizione del manifesto
delle sardine.
Allora ho riflettuto e ho pensato che, per quanto possa essere raro, doveva
pur esserci un politico corrispondente a quella descrizione
Non c’è un giudizio in questo mio scritto, c’è solo una
presa d’atto e la conseguente domanda che faccio a me stesso e a tutti quelli che
mi leggono:
Com’è possibile che la rappresentanza politica, attività che
ha come “mission”, come fondamento, l’occuparsi del bene comune e del benessere
dei cittadini sia esercitata da chi non persegue primariamente questa finalità che
può praticare, se c’è tempo, dopo essersi occupato del suo proprio bene personale
e al massimo di quello della sua famiglia?
La mia risposta è frutto di un processo generativo attraverso
il quale ho trovato una spiegazione partendo da questa domanda: “Com’è stato che gli umani hanno deciso
che alcuni di loro dovevano ricoprire incarichi politici?”
Intanto gli umani decisero di vivere insieme, in seguito a
questo si divisero i compiti, all’inizio collaborarono ma poi un manipolo
deciso di donne e uomini prese il potere ed esercitò il dominio sugli altri che
divennero ubbidienti e sottomessi per ottenere di avere una esistenza sociale.
Questo manipolo deciso una volta ottenuto il potere e dopo
aver sottomesso gli altri si occupava prima del suo benessere personale e
familiare e poi di quello degli altri che essendo sottomessi ed ubbidienti aspettavano
il loro turno subendo i privilegi dei dominatori.
Se siamo d’accordo che questo è stato il processo generativo
dell’esercizio del potere allora saremo d’accordo che i politici che oggi esercitano
il potere obbediscono alle regole di questo stesso processo. Ecco perché nella cultura
in cui viviamo oggi che è quella della competizione non c’è mai stato, né potrà
mai esserci, un “politico con la P maiuscola” così come descritto dal manifesto
delle sardine. Ed ecco perché la risposta di Matilde Sparacino alla domanda di
Lilli Gruber, ovvero che è sua opinione che non ci siano oggi “politici con la
P maiuscola”, è la risposta di tutti gli umani che osservano il potere nelle
sue varie forme.
Antonio Bruno Ferro
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