Nebbia nella piazza di San Cesario di Lecce
- Luisella la FeniceAntonio il fresco sarebbe più per il mio modo di vedere la vita. Non ho mai messo all'angolo nessuno, ne tanto meno ho cercato di ledere l'altrui libertà. Hai iniziato col dire che la piazza è un luogo di incontro per parlare di tutto, invece adesso mi confermi che sta rappresentando un luogo di incontro per parlare di politica. Oggi, però non serve parlare solo di politica. Dalle parole si deve passare ai fatti e non certo si possono fare i fatti su una panchina de "lu largo te lu palazzu ".Le parole in piazza si perdono, e poi dobbiamo vedere anche chi parla. Gli ideali fanno bene all'anima, ma allo stato di fatto serve un progetto che dia una svolta al paese e li "pensatori" progetti nu n'hannu mai fatti.Scusami, se sono schietta. Sono stanca di sentire critiche da chi non ha mai mosso un dito per investire in questo paese, gente che con grande calma si alza dal letto quando il sole è già alto da un po ', gente che non fa un cazzo e critica invece chi ha un ideale di vita e lavora per renderlo vivo.La politica di oggi viene fatta solo per i propri interessi e non per la comunità.Oggi occorre, cultura, sagacia, virtù, amore e giovinezza. La mia è Utopia, perché il "vecchio" è sempre alla regia.Antonio, la politica mi piace ma non mi va di farla con queste basi.Ciao sognatore....
- Antonio BrunoLuisella la Fenice un Proverbio Africano recita: "Se una cosa la vuoi, una strada la trovi. Se una cosa non la vuoi, una scusa la trovi." La piazza è di tutti noi cittadine e cittadini. Ci viene chi ne ha voglia e quindi nessuno è obbligato, nello stesso tempo nessuno può essere cacciato. Nessun altro luogo ha queste caratteristiche. Per decidere se fare i parcheggi in via De Bonis oppure mettere i divieti di fermata spostando i parcheggi nel largo della Stazione ferroviaria oppure per trovare una soluzione diversa da queste due o integrare queste stesse proposte si possono fare due cose:• Conversare con chi ne ha voglia spontaneamente in un luogo libero e aperto a tutti che è solo la piazza o un locale di proprietà Comunale, perché solo dalla conversazione emergono gli accordi;• Delegare a un CAPO la decisione.Io preferisco la prima opzione, quella che mi da la possibilità di dire la mia oppure di non dire nulla. Altre persone che conosco preferiscono che la decisione la prenda il CAPO.Sono due culture diverse. Se anche tu, come penso preferisci la prima opzione, dovresti essere d’accordo con me che le conversazioni devono avvenire per tutto il tempo necessario. E quando finiscono? Quando spontaneamente emergono degli accordi.Nel tuo commento si percepisce tanta delusione. Chi si affida al CAPO, poi vuole il PREMIO. Chi come noi si affida a sé stesso IL PREMIO LO HA GIA’ NEL PIACERE DI CONVERSARE PER IL PIACERE DI CONVERSARE.Firmato ANTONIO BRUNO IL SOGNATORE
- Luisella la FeniceAntonio ti consiglio una tisana di finocchio e prugna. Ti aiuterà a star meglio. Ricorda però che i progetti poi devono avere una firma e un protocollo. Non continuo perché questi discorsi sono sterili e si perdono nell'etere, sulle tastierie e nell'aria fresca di una serata passata in piazza.(peccato che il bar di Mario adesso è in work and progress, altrimenti sai quanti pensatori alzerebbero le torri gemelle...... uuuuhhhff)TVB
Antonio Bruno
Luisella la Fenice Certe notti sei sveglio
O non sarai sveglio mai
Ci vediamo da Mario prima o poi cit. Ligabue, Certe Notti
Pasquale Fortunato
Luisella la Fenice
Se ci sono tante cittadine e tanti cittadini che non credono più nella politica non è colpa delle cittadine e dei cittadini ma di chi ha abusato della politica, che tra l'altro è un'arte nobile.
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