San Cesario di Lecce tutta la vita!
Bellissima la tua poesia di Natale caro Franco. È
importantissimo incontrarsi, conversare, scherzare, “PETTECULISCIARE”. Passare
dai massimi sistemi della domanda “chi sono?”, alla finanza internazionale che
domina l’Universo Mondo per giungere alla proporzione delle statue del Presepe,
scelte tanti anni fa da due cittadini ed acquistate con i soldi del Comune.
Tutto questo io, Antonio Zoretti, Pasquale Fortunato e Gianni
Vanni Letizia e da una decina di giorni che lo facciamo QUOTIDIANAMENTE; e sai
dove? In piazza, al largo del Palazzo Ducale Marulli. E non ai lati, sul
marciapiede di Via Angelo Russo, no! Noi ci mettiamo proprio al centro della
piazza.
Spiritosamente ci siamo dati un nome ovvero CCP che sta per
Comitato Critico Politico. Sei invitato tu e sono invitate tutte le cittadine e
tutti i cittadini che hanno dentro il cuore il motto “SAN CESARIO DI LECCE
TUTTA LA VITA”.
Mi rincuora vedere descritto tutto questo nell’ultimo film
di Sorrentino. Non sono solo io ad avere la necessità di stare nel posto che mi
ha visto crescere, in cui mi sono messo a raccontare storie ma anche ad
ascoltare le storie che mi raccontano gli altri.
Il protagonista voleva raccontare le storie e per questo se
ne va a Roma. Ma nel treno indossa la cuffia e ascolta “Napule è” di Pino Daniele.
Il protagonista lasciava Napoli per andare a Roma, ma Napoli è dentro di lui,
fa parte di lui e per potersene liberare dovrebbe mettere fine a sé stesso.
San Cesario di Lecce, le paesane, i paesani, i luoghi e le
sue storie fanno parte di ognuno di noi che nascemmo e crescemmo qui. Nessuno
può liberarsene perché il tentativo di farlo ci farebbe ammalare per sempre.
Vieni in piazza Franco, per conversare con noi per il solo
piacere di conversare, possiamo farlo adesso, possiamo farlo sempre. San
Cesario di Lecce tutta la vita!
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