Come passare dal dolore al benessere? Basta rispondere a sette domande
Prima Domanda: Quand’è che voglio parlare per chiedere
aiuto?
Risposta: Quando soffro per qualcosa che desidero ma che non
riesco ad ottenere.
Seconda Domanda: Perché non riesci ad ottenere ciò che
desideri?
Risposta: Perché se facessi ciò che desidero fare, sarei
giudicato male ed escluso dalla mia Comunità.
Terza Domanda: E perché non desideri essere giudicato male?
Risposta: Perché ho bisogno di vivere senza essere escluso
dagli altri della mia Comunità.
Quarta Domanda: E rinunciando a ciò che desideri per ottenere
di non essere escluso cosa provi?
Risposta: Provo un grande dolore
Quinta Domanda: E che cosa fai quando provi un grande
dolore?
Risposta: Cerco di parlare con delle persone da cui spero di
ricevere un aiuto per non provare più dolore.
Ma io so che basta rispondere a una domanda per capire cosa
dovrei fare per ottenere ciò che desidero senza bisogno di chiedere ad altre
persone.
Sesta Domanda: Quale domanda fai a te stesso per capire cosa
fare o dare per ottenere ciò che desideri?
Risposta: la domanda è la seguente: “Che cosa non farei mai o
che cosa non darei mai per ottenere ciò che desidero?”
Settima Domanda: E quando ti darai la risposta in che modo
otterrai ciò che desideri?
Risposta: Facendo ciò che non farei mai o dando ciò che non darei
mai otterrei ciò che desidero.
#magicoalchimista
A metà del 1999 Ximena Dávila ha detto a Humberto Maturana:
"Dottore, ho fatto una scoperta, nel nostro presente culturale, il dolore delle persone che chiedono aiuto nel campo relazionale, nasce sempre dalla negazione sistematica e ricorsiva dell’altra/o a cui ci sottopone la cultura patriarcale -matriarcale in cui viviamo. Viviamo in una cultura che si concentra sulle relazioni di autorità e sottomissione, sfiducia e controllo, e anche quando siamo in una posizione di autorità, neghiamo in modo ricorsivo l’altra/o e questa cultura ci spinge a vivere senza rispetto per noi, tanto che alla fine questa stessa cultura ci fa ammalare ".
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