Un progetto comune su come vogliamo vivere sulla faccia della Terra




Oggi tutti i giornali hanno in prima pagina i ragazzi del “friday for future” che tradotto in italiano è “venerdì per il futuro”.
Quando negli anni ’60 – ’70 noi “allora giovani” manifestavamo marinando la scuola, i nostri genitori non erano d’accordo, ci dicevano che stavamo perdendo tempo e che sarebbe stato per noi molto meglio continuare a studiare invece di manifestare per le vie della Città per decisioni su cui noi non avevamo nessuna voce in capitolo.
Di questa idea, ovvero quella dell’inutilità del manifestare, è stato in queste ore il filosofo Massimo Cacciari che ha dato voce a quella minoranza dei genitori dei ragazzi che hanno manifestato ieri nelle strade di tutto il Mondo, ma la maggioranza dei genitori di quei ragazzi, in Italia capeggiata da Lorenzo Fioramonti (Ministro dell'Istruzione), ha dato la sua “benedizione” a questa assenza dalle lezioni e il Ministro ha addirittura suggerito ai presidi la giustifica dell’assenza per tutti i ragazzi che ieri non si sono recati a scuola.
Il rischio è quello solito, ovvero che dopo “il bagno di folla” di ieri tutto torni nelle mani dei politici di tutto il Mondo.
Invece da oggi si dovrebbero iniziare le conversazioni sulla domanda: “Come vogliamo vivere insieme sul Pianeta Terra?”. A queste conversazioni io penso debbano poter partecipare tutti quelli che vogliono dire la propria opinione, senza distinzione di età, sesso, ideologie e religione al fine di ottenere “un progetto comune di tutta l’Umanità”.
Se non inizieranno le conversazioni su come vogliamo vivere assieme sul Pianeta allora, già da domani, assisteremo allo scorrere di fiumi di inchiostro, sui giornali di tutto il Mondo, sulle lotte feroci tra manipoli decisi di donne e uomini per la conquista del potere.
La politica è occupata ogni istante da un unico, monotono tema; che per quelli che hanno il potere è che, a ogni costo, costi quel che costi, devono far di tutto per conservarlo per quanto più tempo possibile; mentre invece, per quelli che sono stati esclusi dalla gestione del potere, è cercare con ogni mezzo di rovesciare le oligarchie che detengono il potere per poter finalmente sottomettere al posto di quelli che c’erano prima.
Sui giornali non si legge altro.
Spero di venire a conoscenza del luogo e degli orari in cui potrò incontrarmi con chi, liberamente e volontariamente, desidera conversare con chi verrà agli incontri, al fine di coordinarci in un progetto comune di tutta l’Umanità su come vivere sulla faccia della Terra.

Antonio Bruno Ferro


Nelle conversazioni su come vogliamo vivere sulla faccia della Terra tutte le opinioni devono trovare legittimazione, anche quella di Giancarlo Morciano. Per ottenere un progetto comune dobbiamo decidere che tutti quelli che verranno alle conversazioni si impegnano al rispetto reciproco e al riconoscere la legittimità di tutte le idee espresse. #magicoalchimista

Faccio un appello a tutti i disoccupati come me.
E ai precari, che si fanno un mazzo per 500 euro al mese.
Gli ambientalisti talebani sono i nostri più grandi nemici.
È facile fare le anime belle ambientaliste quando si ha uno stipendio o pensione a fine mese.
Per me la tutela più importante è quella della vita degli uomini e delle donne.
Che devono avere un lavoro.
Della biodiversita me ne frego.
Se scompare qualche specie animale o vegetale me ne fotto.
Non è che noi disoccupati e precari dobbiamo fare una vita di merda, e ogni tanto qualcuno di noi si suicida, perché i radical chic ambientalisti abbiano un'ideologia pret a porter che dia un senso alla loro vita.
Gli unici partiti realisti che non fanno ambientalismo estremista sono la Lega, Forza Italia e Italia Viva di Renzi.
Noi disoccupati e precari organizzati dobbiamo appoggiare e votare questi partiti.
Io naturalmente preferisco Italia Viva di Matteo Renzi.
Nelle conversazioni anche le idee sotto riportate sono legittime e il rispetto è garantito a chi le dovesse rappresentare #magicoalchimista

Un giornalista di SkyNews Australia ai giovani che hanno recentemente manifestato per il clima ha scritto:
“Voi siete la prima generazione che ha preteso l’aria condizionata in ogni sala d’aula; le vostre lezioni sono tutte fatte al compute
r; avete un televisore in ogni stanza; passate tutta la giornata a usare mezzi elettronici; invece di camminare a scuola prendete una flotta di mezzi privati che intasano le vie pubbliche; siete i maggiori consumatori di beni di consumo di tutta la storia, comperando in continuazione i più costosi capi di abbigliamento per essere ‘trendy’; la vostra protesta è pubblicizzata con mezzi digitali e elettronici.
“Ragazzi, prima di protestare, spegnete l’aria condizionata, andate a scuola a piedi, spegnete i vostri telefonini e leggete un libro, fattevi un panino invece di acquistare cibo confezionato.
“Niente di ciò accadrà, perché siete egoisti, mal educati, manipolati da persone che vi usano, proclamando di avere una causa nobile mentre vi trastullate nel lusso occidentale più sfrenato. Svegliatevi, maturate e chiudete la bocca. Informatevi dei fatti prima di protestare”.




Marco Margari

la storia di Greta insegna che i ragazzi se si incazzano vengono etichettati come pazzi e non governano...(!) mentre gli adulti psicolabili che sbraitano nelle tribune elettorali vengono nominati ...ministri.

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