La suggestione dei perimetri è ancora fortissima. Un ritorno al futuro?


C'è chi desidera che si polarizzi il voto tra un gruppo che chiameremo "per il mare" ed un altro gruppo che chiameremo "per la montagna". Un voto di questo tipo porterebbe ad una competizione all'ultimo sangue finalizzata alla conquista del potere. Noi cittadini saremo chiamati a scegliere il gruppo del mare oppure quello della montagna con la conseguenza che, chi dei due gruppi viene sconfitto, rimane escluso dalla gestione dei beni comuni.
Secondo me, invece, ciò che accade in Cina accellererà la democrazia diretta.
Infatti c’è per la democrazia una criticità che viene da Oriente dove un concorrente sviluppato (e insidioso) che prende il nome di "autoritarismo pragmatico della Cina" potrebbe minare la vita democratica.
Quando sento parlare e scrivere di ottenere per il governo del Paese persone efficienti, professionisti, tecnici che hanno le competenze rifletto sul fatto che in Cina la classe dirigente è formata in prevalenza da ingegneri diventati tecnocrati, con orientamenti "soluzionisti" ovvero esperti che cercano e trovano la soluzione per tutto.
Noi che invece viviamo la democrazia in Occidente non ci rendiamo conto di come funziona in Cina questo scambio fra l’efficienza tecnocratica e il sacrificio delle libertà civili e politiche, perchè facciamo finta di non sapere che in quel Paese queste ultime sono totalmente soffocate.
Cosa vogliamo conservare? Chiediamocelo. Io ho deciso di conservare le libertà civili e politiche, così spero facciate anche voi tutti che oggi avete letto questa mia riflessione.
E' una questione di desiderio e basta. Vi assicuro che l'unica decisione da prendere, che avrà l'effetto di adattare tutto il resto intorno a questo desiderio, è quella di scegliere cosa vogliamo conservare. E' scientificamente provato. Proviamo a farlo, tanto, che ci costa? Che abbiamo da perdere?
#magicoalchimista

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