Non si abbandona la cultura della competizione a comando, ma solo per libera scelta
Giuseppe Romano ha scritto:
Purtroppo da molto tempo, e non solo a causa del covid19,
vengono avvertimenti e critiche a questa società. Dagli scienziati, dai
filosofi, dalle sensibilità ambientaliste, dalla sinistra, dalle religioni;
tutte queste sensibilità però non riescono a formulare una proposta
complessiva, globale che ci traghetti verso una società migliore. Anzi,
l'affievolirsi delle ideologie nelle quali le grandi masse si riconoscevano (a
torto o a ragione) ha portato ad accorciare il nostro sguardo. Si pensa ai
problemi dell'oggi, all'immediato; stiamo perdendo la capacità di programmare e
di immaginare. Affidare più poteri ai politici? Ma abbiamo idea del valore dei
politici al potere in questo momento? Credo che i partiti debbano riprendere la
loro funzione di selezione della classe politica, e il finanziamento pubblico,
chiaro e trasparente, non deve più essere un tabù.
Antonio Bruno ha scritto:
Caro Giuseppe Romano la mia opinione è che ci debba essere
una scelta personale alla base di tutto. Nessuna organizzazione può ottenere
che si abbandoni la cultura PATRIARCALE che oggi è quella praticata nel nostro
Paese, nell'occidente industrializzato e in quasi tutto il Mondo. Nessun
politico formato a qualunque scuola e con qualunque numero di lauree e master
può determinare l'abbandono della cultura patriarcale attraverso il potere. C'è
da dire che se lo facesse sarebbe un tiranno come tutti gli altri. La scelta è
personale e libera. Non c'è altra via. Sai, ci ho pensato a lungo: questi di
adesso sono identici nei comportamenti a quelli di prima e lo sono per via
della cultura patriarcale.
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