come si traduce in coscienza il massimo numero possibile di esperienze
Questa comunità vive in semplicità perché durante sette anni
ha mangiato il pane dei suoi peccati. Se qualcuno si credeva migliore di un
altro già si sarà incaricato Dio di dimostrargli quello che è, finché si è fatto
bambino ed è entrato per la porta stretta. Ognuno ha sperimentato la sua
sterilità di buone opere, affinché dopo non pensi che le opere che fa sono
frutto dei suoi sforzi. Perché nessuno può rubare la gloria a Dio, come dice la
Scrittura; questa comunità vivrà nella lode, ogni volta che si radunerà sarà
una azione di grazie costante, con la eucarestia come culmine. Conoscete allora
delle eucarestie meravigliose. Lode perché in mezzo a noi vive Dio, perché
l'altro nella comunità è Cristo, perché ciascuno è membro del corpo visibile di
Gesù Cristo, perché quello che ti distrugge nella comunità è Cristo.
Consigli.
"Bisogna tradurre in coscienza il
massimo numero possibile di esperienze", amava ripetere Silone citando
Malraux. Un buon viatico per non sprecare nulla della vita. Nemmeno le
esperienze più difficili, dure, sgradite. Anche con quelle si cresce.
(Guglielmo Minervini)
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