Elogio a Vito Doria da lu "CASALE" del 28 luglio 1968
Amici miei dobbiamo tutti al caro e mai dimenticato Ninì Scalinci e a suo figlio Giuseppe se possiamo gustare questi versi dedicati a Vito Doria che prestava servizio presso il Municipio del paese più bello del Mondo nel 1968.
Ieri sera Giuseppe Scalinci mi ha dato questa pagina che era stata conservata da suo padre e che però rivela un giornale che di pagine ne doveva avere tantissime e che all'umorismo affiancava anche altri temi riguardanti il nostro paese.
Sono certo che qualche "sancisarianu" conserva una copia di questo giornale e sarebbe bello se la mettesse a disposizione di tutti attraverso la rete Internet e la mia modestissima persona che cura questo blog.
Intanto vi lascio ai gustosi versi dedicati a un dipendente comunale che ha servito il suo paese e che 50 anni fa fu notato dai redattori di questo interessante giornale.
Buona lettura
Antonio Bruno
Questo esimio personaggio per effetto di un montaggio lo
troviamo in un momento come eroe sul monumento.
Al solerte netturbino che non bevve mai... del vino! pur
mancando qualche dente posa sempre sorridente.
Come scettro in pugno tiene la sua scopa per l'igiene sembra
quasi ammaestrata quando scopa sulla strada.
Sempre ligio, puntuale la mattina va a scopare il paese reso
a stalla con quei semi "te lu jalla".
Perciò Angelo Del Cuore ch'è del ramo l'assessore rende pure
a Vito Doria un omaggio, un po' di gloria.
Pantaleo è pur presente in silenzio è riverente ogni cosa
prende a core sembra quasi un assessore
Aggiungendo qualche verso presentiamo « Panepierso » con
l'osceno atteggiamento sta di spalle al monumento. Quest'elogio a Vito Doria
non intende fare storia è una nostra bricconata che dev'essere perdonata.
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