Pasquale Scalinci detto Ninì, DAL 1892 AL 1968 76 anni di vita della Società di Mutuo Soccorso fra Lavoratori
Da qualche anno sulle colonne dei giornali, si sono lette
notizie frammentarie riguardanti l'origine, gli scopi, il numero degli iscritti
e le iniziati ve della Società di Mutuo Soccorso fra Lavoratori; questa volta
però dato che vi è la possibilità, attraverso un giornale locale lu « CASALE»,
cercherò, come socio, di far conoscere con più esattezza alla cittadinanza di
San Cesario i 76 anni di vita del nostro Sodalizio.
Il 24 Marzo 1892.,.. regnando Umberto I, si costituì una
Associazione denominata «Agricola Operaia di Mutuo Soccorso»; questa Società si
componeva essenzialmente di agricoltori, di operai e negozianti di media
condizione ed essi soli ne potevano far parte come soci effettivi; il primo
presidente porta il nome di Francesco DE
BONIS, il segretario Oreste PASCALI;
il 24 ottobre 1893 si costituì un'altra associazione denominata «Società
Operaia di Mutuo Soccorso Risparmio-Lavoro» con stretta di mano; questa Società
si componeva di operai, negozianti di media condizione e di coloro che professavano
le belle Arti, nonché «gl'industrianti»; il primo presidente porta il nome di
Carmelo FOGGETTI fu Salvatore, segretari Nicola FERRAIOLI e Giovan Battista
FORCIGNANO', Giuseppe DE BONIS vice presidente, il cassiere Giuseppe BRUNO fu Giuseppe;
infine il 27 Novembre 1898, si costituì un'altra Società Agricola denominata
«Società Agricola Fede e Lavoro» sotto la Protezione di Maria SS. del Lavoro;
questa società si componeva di operai, industrianti ed in prevalenza di
agricoli.
Questa Società aveva una bandiera di seta di colore verde chiaro,
portante l'immagine- di Maria 5S. del Lavoro con la leggenda « Fede e Lavoro» e
l'emblema della Società: il bue con l'aratro guidato da un colono con la scritta
« Quel che semini raccogli».
Il primo presidente porta il nome di Pantaleone LAUDISA, scultore;
vice presidente Giuseppe LEZZI di Francesco, calzolaio; questa Società aveva
nel Consiglio Direttivo un Assistente Ecclesiastico eletto dalla Assemblea dei
Soci, ma la nomina doveva essere approvata dal Vescovo Diocesano.
Ogni socio di queste tre associazioni, dopo la sua
ammissione e prima di prendere parte, doveva profferire a voce chiara ed intelligibile
la seguente formula di giuramento: « Giuro e prometto di rispettare lo Statuto
della Società, alla quale mi onoro di appartenere, come pure di obbedire alle
leggi e di essere buono ed onesto cittadino».
Loro scopo era il miglioramento delle condizioni morali,
economiche dei componenti ed il mutuo soccorso tra loro per malattie e
vecchiaia, congiunti all'amore ed al rispetto reciproco verso gli altri.
Queste tre Società, sotto la presidenza dei vari: Giuseppe
DE BONIS, Giuseppe MANCA, Gaetano GRECO, Francesco CARAVAGGIO, Antonio LETTERE,
Giuseppe ARSENI, Giuseppe VITALE, Giuseppe TOTARO, Annunziato MICELLA, Carmelo
CERNO', Leonardo GRECO, Cesario CARLA' Giuseppe LIBETTA, Oronzo FAGGIANO,
Giovanni CARLA', Vincenzo CERUNDOLO e Vincenzo PANZERA, con i loro sacrifici
senza mai chiedere niente ad alcuno, riuscirono, col passare degli anni, a
costituirsi un patrimonio consistente nelle loro sedi sociali, da tre tombe
sociali e da piccoli depositi postali; un particolare degno di nota: le tombe
sociali furono costruite con la partecipazione "gratis et amore dei"
degli stessi soci dedicando giornate di lavoro.
A questo punto, sento il dovere, siamo negli anni della
guerra 1915-18, di ricordare il contributo di sangue che i nostri Soci dettero
per la grandezza della Patria per liberarla dallo straniero. Il Piave, il
Carso, il Grappa, Caporetto furono, pure, per noi luoghi sacri; su questi posti
infatti i vari Oronzo BIONDINO, Agostino MICELLA, Giuseppe DE SIMONE, 0ronzo
MILANESE, Domenico BRUNO, Angelo TAURINO, Vincenzo ZILLI, Donato CAPUTO,
Salvatore TOTARO, Donato ROLLO, LEZZI, CAPONE, GABELLONE, Nicola
RIZZO, immolavano le loro giovani esistenze.
La Società di Mutuo Soccorso ricorderà sempre il loto
olocausto; nella nostra sede su un quadro, grazie al socio Oronzo FAGGIANO e il
Sig. Adolfo FORCIGNANO', vi sono le loro fotografie alimentate dalla luce di
una lampada votiva perennemente accesa.
Il 3 Luglio 1937 il Partito Nazionale Fascista, avendo visto
nelle Società Mutue un continuo focolaio di idee socialiste e sovversive le
unificò e cosi si costituì la « SOCIETA' DI MUTUO SOCCORSO FRA I LAVORATORI DI
SAN CESARIO DI LECCE». Questa aderì all'Ente Nazionale Fascista della
Cooperazione e per esso alla Federazione Nazionale Fascista della Mutualità
Volontaria impegnandosi a seguire le direttive tecniche, programmatiche,
organizzative e disciplinari. Questa Società aveva lo scopo di corrispondere ai
Soci un sussidio in caso di degenza a domicilio, per malattia non cronica, i
sussidi, in via straordinaria ai soci diventati permanentemente inabili al lavoro,
sussidi funerari entro un massimo di L. 500 per famiglia ai superstiti dei soci
defunti; si proponeva inoltre di provvedere all'incremento della cultura
professionale dei Soci. Il presidente di questo periodo porta il nome del Sig.
Vincenzo CERUNDOLO, che con la collaborazione dei Segretari Sigg. Antonio
MALINCONICO e Donato MARIANO, seppe realizzare quanto lo Stato si proponeva.
Alla suddetta Amministrazione e precisamente il 31-12-1944, seguì quella del
Sig. Vincenzo PANZERA che con la valida collaborazione dei Segretari Antonio
MALINCONICO, Annino BRUNO, rag. Luigi ALBANESE, dei Sigg. Donato MARIANO e
Pasquale SCALINCI, volle per prima cosa rivedere il vecchio Statuto Sociale
aggiornandolo alle esigenze dei tempi moderni. Sulla base infatti di questa
moderna riforma statuaria le diverse amministrazioni « PANZERA» hanno saputo
portare il sodalizio ad un notevole sviluppo economico sociale nella nostra
cittadina; tanto da rappresentare con i suoi 600 soci una forza viva e determinante
per l'avvenire della nostra San Cesario.
Meritano essere ricordati in tutto questo lungo periodo dal 1944
al 1966 opere come l'ampliamento della sede sociale, resa decorosa e decente
per il trattenimento serale dei soci; miglioramenti economici in caso di
malattia e decesso dei soci e sussidio pensione; miglioramenti culturali,
piccola bibiloteca e abbonamenti a diversi quotidiani e riviste illustrate;
Befana ai soci pensionati ed ammalati; acquisto di una zona cimiteriale per la
costruzione di una nuova tomba sociale e infine l'approvazione della sopraelevazione
della tomba C. Ora mi sia permesso di ricordare i diversi Sigg. Consiglieri:
Annino BRUNO, Napoleone MARZO, Antonio LETTERE, Beniamino MARTINA, Cesario DELL'ANNA,
Giovanni PERRONE, Corrado RUBINI, Giuseppe ZILLI, prof Gino CAPPELLO, Walter
BUTTAZZO, Felice PAOLELLI, Pantaleo MONTINARO, Cesario DE BLASI, Angelo
DELL'ANNA, Oronzo ZILLI, Giulio DE PASCALIS, Valerio MARZO, Emilio LAUDISA, Vincenzo
BIONDINO, Salvatore GRECO di Paolino, Gaetano FANELLI, Raffaele GIGANTE, Vito
DEL CUORE, Vincenzo CALO' Cosimo AMANDINI Luigi ZIZZA, Angelo RIZZO, Salvatore
MILO, Giuseppe AMANDINI, Salvatore RUBINI, Nicola MARENACI, Mario MARZO, Cesario
DE PASCALIS, Cesario PERRONE, Antonio CANTARINI, Vito TOTARO, Oronzo FAGGIANO
Antonio PASCALI, Salvatore RIZZO, Giovanni ALTOMARE, Luigi ROLLO, Angelo ZILLI,
Giuseppe LETTERE, Luigi CARLA', Salvatore FAGGIANO, Angelo LUPERTO, ecc. che
con la saggezza e le idee nuove di Vincenzo PANZERA e con i continui contributi
solo dei soci hanno saputo portare sempre avanti il buon nome del Sodalizio.
L'attuale Amministrazione porta il nome di presidente del Sig.
Giuseppe ZILLI; opera degna di nota di questo biennio è la progettazione e
realizzazione della sopraelevazione della Tomba C.
A dire il vero, in questo periodo nel nostro sodalizio l'aria
che spira non è più quella di altri tempi; la infiltrazione dei partiti, che
molto spesso non è che l'etichetta di interessi e ambizioni personali, ha
rovinato il nostro ambiente. Tutti noi soci dobbiamo comprendere che la Società
è una famiglia e noi, figli, dobbiamo amarci e rispettarci anteponendo il
sentimento umanitario a qualsiasi altro, solo così, unendo le idee nuove con i
sentimenti buoni, potremo riprendere quel cammino diritto che ci porterà
sicuramente verso il raggiungimento di nuove alte mete.
La prima parte dell'articolo <<IV>> dello
Statuto, scopo della Società, previdenze assistenziali per malattia, pensioni,
vecchiaia, ecc. » eccellenti 100 anni fa, sono ora superate da appositi
Istituti creati dallo Stato e dalle migliorate condizioni sociali raggiunte dall'individuo.
Oggi è necessario occuparsi e incrementare l'assistenza culturale (conferenze, corsi,
tavole rotonde, giornali, riviste, libri ecc.) e principalmente quella
ricreativa e sportiva (festicciole, trattenimenti ecc.) che interessino e
provochino l'afflusso dei giovani.
Il locale di fronte alla sede, ora tenuto dagli eredi
Lettere, potrebbe, convenientemente attrezzato e migliorato, servire allo scopo.
Titoli XI - XII _ XVIII dello Statuto. Onoranze funebri e
tombe.
Problema importante che va attentamente studiato e risolto. Circa
gli accompagnamenti funerari bisogna escogitare certamente un sistema che
quanto meno tolga al socio quel senso umiliante di disciplina da caserma specialmente
per quanto riguarda l'assenza; cosa auspicabile sarebbe una adeguata
rappresentanza, con bandiera, condoglianze e nei limiti possibili un aumento
dell'assegno funerario (ora già di L. 60.000).
Proporrei ancora in conformità del titolo XIV dello Statuto
di nominare una commissione qualificata per lo studio e successiva proposta di
un progetto relativo alla creazione, in seno al sodalizio, di una Sezione
Giovanile.
Tale sezione avrebbe essenzialmente lo scopo di attrarre
verso il sodalizio i giovani di San Cesario di tutti i ceti sociali, i quali
potrebbero godere di locali e attrezzature idonei a soddisfare le loro
esigenze.
Dopo quanto si è detto resta solo da augurarsi che l'appello
per il rinnovamento venga raccolto da tutti coloro che sentono urgente il
bisogno del rinnovarsi di un Istituto che nel passato ebbe tanto valide e
benefiche funzioni. Il rinnovamento di tale istituto dovrà naturalmente
svolgersi su basi nuove e tali che ne consentano l'adeguamento all'attuale
Società ricca di nuove esigenze e con nuove e maggiori finalità.
Pasquale Scalinci
Pasquale Scalinci
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