Il Referendum approfondimento al 10 settembre 2016
Sto seguendo il dibattito sul referendum. Mi ha dato utili
indicazioni Annamaria Pascali.
Da ciò che ho ascoltato e letto ho come l’impressione che ci
siano due posizioni distinte e distanti che sono informate da visioni delle
regole di convivenza nella società civile inconciliabili se non addirittura
opposte.
Mi pare necessario, a questo punto, andare ognuno per la
propria strada e, una volta fatta chiarezza, tentare la necessaria, auspicabile
e, secondo me, inevitabile mediazione politica.
Ho finito adesso di ascoltare le ragioni del SI che sono
state esposte dal presidente del Consiglio Matteo Renzi ieri sera a Lecce nel
Teatro Politeama Greco.
Dopo l’ascolto mi sembra di aver capito che:
Chi vota NO spera negli italiani e crede che, prima o poi,
parteciperanno alla vita pubblica come cittadini attivi.
Chi vota NO crede che ci sia la necessità di aumentare il
numero delle persone, sino ad arrivare alla totalità delle persone umane
(cittadini italiani), che esprimono le proprie visioni della vita nella
Comunità.
Chi vota NO spera che i cittadini che condividono una
visione della Società si organizzino per tentare di realizzarla.
Chi vota NO spera che si arrivi a una mediazione tra le
visioni della vita nella Comunità, per la PACE.
C’è un racconto dell’Italia, una narrazione dell’Italia, che ho sentito nella registrazione di ieri fatta dal presidente del Consiglio che descrive la necessità e l’urgenza di essere rapidi, veloci, fulminei. Ma per andare dove?
Perché c’è questa narrazione?
Perché dobbiamo diventare veloci? E soprattutto tutto quello che si è fatto per essere veloci porta alla vita dignitosa per tutti?
C’è spazio per tutti in questa narrazione della velocità?
Io penso che ci siamo prima noi, tutti noi, nessuno escluso e che tutto debba essere informato da questa stella polare.
Per tutti noi, tutte le persone umane che stanno sulla faccia della Terra, c’è la necessità di vivere dignitosamente, tutti, nessuno escluso.
Questa narrazione dell’esigenza di diventare veri e propri fulmini da una vita dignitosa per tutti?
E se per averla dovesse essere necessario andare lenti?
Una narrazione della lentezza potrebbe dare a tutti una vita dignitosa.
Io ci ho pensato e sono certo che è così.
Antonio Bruno
Una domanda, davvero, vi prego, non capisco. C'è chi scrive che l'unico obiettivo dei sostenitori del NO al referendum è che in caso di vittoria del NO, cadrebbe il Governo Renzi. Ma scusate perché mai dovrebbe cadere se le elezioni sono ancora lontane ed il governo ha una solida e larga maggioranza? Io non capisco. Secondo me non c'entra nulla il referendum e la caduta del governo. Il governo continuerà a governare qualunque sia il risultato del referendum. Qualcuno mi può aiutare? Grazie!
Antonio Bruno
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