Lo spazio maschio nella Piazza del paese più bello del Mondo
Quando uscivo la sera mi rivolgevo a mia madre dicendole: “Mamma
sta bessu alla Chiazza” che significa “Mamma sto uscendo per andare in Piazza”. Finito il
tempo dello stare in casa arrivava quello della relazione. Io non ho mai preso
appuntamento con nessuno, uscivo e al mio arrivo sapevo perfettamente che avrei
trovato qualcuno con cui parlare di “quello che esce”.
Come ieri sera. Infatti ho incontrato un paesano e in piazza
abbiamo scambiato le opinioni su tutto, davvero su tutto, dal governo del paese
Italia a quello del paese più bello del Mondo siano a giungere al lavoro e alla
famiglia.
E’ stato bellissimo ascoltare le opinioni di una persona e confrontarle
con le mie.
L’ho persa perché puoi aspettare anche delle ore seduto nei
pressi del Monumento ai caduti oppure in Via Russo senza che giunga nessuno dei
conoscenti ed amici.
Adesso dovrei prendere un appuntamento per scambiare quattro
chiacchere. Ma non è la stessa cosa rispetto alla realtà degli anni 70, era
bello proprio questo non dover prendere appuntamento con nessuno perché eravamo
tutti li in piazza. Era come se fosse un'unica famiglia che si incontra nel
soggiorno di casa oppure nella sala da pranzo. Ecco, come se il paese più bello
del Mondo fosse un’unica famiglia, questo è il ricordo che conservo d’allora.
Certo una famiglia tutta al maschile, eravamo solo noi
maschi che ci incontravamo nella piazza, forse è stato questo aspetto che ha
decretato la fine dell’esperienza. Adesso c’è una maggiore condivisione con la propria
compagna di vita e quindi s’è perduto lo spazio solo maschile della piazza.
Sono cambiate le dinamiche familiari, ci si alterna nell’accompagnare
i figli a scuola oppure nelle altre attività che nel secolo scorso erano gestite
esclusivamente da noi ragazzi. Mai mi sarei sognato di farmi accompagnare da
papà o dalla mamma in parrocchia o a scuola.
Si esce sempre più spesso con la compagna, si frequentano
altre coppie e quindi ecco evaporare lo spazio tutto maschile dell’incontro.
La presenza non essendo più costante diviene assenza.
In effetti quando esco io e non trovo nessuno, con ogni probabilità,
gli altri stanno con le loro compagne, e così capita loro quando escono in
piazza e non trovano me.
Come dire non essendo la presenza costante ci vorrebbero
degli appuntamenti per potersi finalmente incontrare.
Che ne dite di fare come per la messa? Ad esempio prendendo
l’abitudine di dedicare al mercoledì sera dalle 18 alle 20 lo spazio maschio
della piazza?
Non so, è quello che mi è uscito e, scrivendo, ho riflettuto
proprio su questo cambiamento delle dinamiche tra uomini e donne e quindi anche
su quelle della nostra Comunità.
Ma uno spazio maschio ci vuole proprio.
Antonio Bruno
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