Ci sono comportamenti opportuni ed adeguati ed altri inopportuni ed inadeguati. Io posso scegliere.
Da questa ricomprensione della relazione tra scienza e conoscenza, Maturana riclassifica anche le sue ricerche col nome di “epistemologia sperimentale”. Essa si condensa nella tesi per cui la realtà è un'esperienza dell'osservatore che spiega - per così dire - a sé stesso l'esperienza del "sé stesso" da quella del "non sé stesso". Come si esprime nel suo stesso linguaggio criptico Maturana: "Il sé nasce linguisticamente nella ricorsività linguistica che costruisce l'osservatore come entità spiegandone il funzionamento entro un dominio di distinzioni consensuali. L'autocoscienza nasce linguistamente nella ricorsività linguistica che costruisce la distinzione del sé come entità quando spiega il funzionamento dell'osservatore che, in un dominio consensuale di distinzioni, distingue il se da altre entità. Dunque la realtà sorge insieme con l'autocoscienza linguisticamente come spiegazione della distinzione tra sé e non-sé nella prassi dell'osservatore. Il sé, l'autocoscienza e la realtà esistono nel linguaggio come spiegazione dell'esperienza immediata dell'osservatore." (Maturana H., Autocoscienza e Realtà, Raffaello Cortina Editore, Milano, 1993).
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