Caro Ivano, ecco perchè possiamo collaborare tutti assieme


Ovvero perché non esiste né la destra, 
né la sinistra, nè centro e men che mai 
sotto o sopra

Tutto è nato dalla seguente affermazione fatta dal mio amico Ivano Gioffreda il 18 gennaio 2020 sul mio diario Fb: “ Il partito unico non mi è mai piaciuto”.
La discussione era sulla mia tesi secondo cui, la cultura della collaborazione applicata alla gestione dei beni comuni, prevede che tutti abbiano la possibilità di partecipare attivamente senza che ci sia più nessuno che faccia opposizione.
In effetti io sostengo, ogni volta che me ne è data occasione, che è opportuno abbandonare la cultura della competizione che crea le maggioranze e le opposizioni e ancora crea i partiti con la destra, la sinistra, il centro e anche il sotto e sopra, questo per non farci mancare niente.
Ma grazie ad Ivano ho riflettuto, e mi sono reso conto che non ho mai spiegato perché io sostengo che tutti possano collaborare alla gestione dei beni comuni, senza che nessuno ne rimanga escluso, ed è per questo che scriverò ciò che segue.
Adesso per due capoversi il linguaggio potrà risultare inusuale, quindi spero che leggiate quello che scriverò, perché è necessario che io lo scriva, per dimostrare perché è scientificamente provato che possiamo collaborare senza più dividerci.
Allora vi prego di leggere attentamente l’affermazione che segue, che riguarda un diverso punto di vista che ognuno di noi può avere, per capire il funzionamento di sé stesso:
“Il punto di partenza fondamentale è riuscire a considerare sé stessi come un universo percettivo e considerare che il proprio sia solo uno tra i sette miliardi circa di universi percettivi delle persone del pianeta Terra.”
Non so se mi sono spiegato, in pratica quello che ho scritto è che, è scientificamente provato, che a percepire come percepisco io l’intero UNIVERSO MONDO, SONO SOLO IO. Ciò significa che ognuno di voi percepisce in modo UNICO l’UNIVERSO MONDO.
Siccome sul pianeta Terra siamo circa sette miliardi di persone, ne consegue che esistono 7 MILIARDI DI UNIVERSO MONDO.
Tutto questo che ho scritto è stato accertato dalla scienza con la scoperta di come funziona il sistema nervoso, che è scientificamente provato sia un sistema chiuso.
Da quando ho avuto questa informazione, per me tutto è cambiato e quindi è solo partendo da questo presupposto che può cambiare il nostro modo di vedere.
Noi abbiamo sempre pensato che esiste una realtà oggettiva esterna a noi a cui facciamo riferimento. Ma ciò non esiste nella realtà in quanto tutto quello che immaginiamo è interno a noi stessi e creato da noi stessi.
Vi chiedo un altro po’ di pazienza, seguitemi ancora per un pochino.
Per spiegare come funziona il nostro sistema nervoso vi prego di immaginare ognuno di noi, come fosse la macchinetta del caffè che negli uffici ha sostituito il bar, che vedo sempre più spesso nelle città in luoghi che le ospitano, che sono prospicienti a vie del centro molto frequentate dai passanti.
Poi immaginate anche che gli stimoli che incontrano i nostri sensi come gli odori, la luce, i suoni, le sensazioni tattili, i sapori siano come le monete che entrano nella macchinetta del caffè.


Quindi io funziono come la macchinetta del caffè e gli stimoli esterni sono le monete che mettiamo nella macchinetta del caffè.
Tutto chiaro? Tu sei la macchinetta del caffè e ad esempio la sedia che hai sotto che è lo stimolo per il tatto è la moneta per avere il caffè.
Per continuare a fare esempi, quando un odore incontra il nostro olfatto, è come quando la moneta entra nella macchinetta del caffè, innescando una serie di meccanismi, alla fine dei quali emerge il caffè.
Tornando a me ed a te, l’odore ha solo la funzione di innescare una serie di trasmissioni elettriche tra i nostri neuroni, che fanno emergere dentro di noi il desiderio, ad esempio, di mangiare; così come la moneta innesca una serie di azioni della meccanica interna della macchina, che fa emergere il bicchiere con il caffè.
Tutto chiaro?
SE È TUTTO CHIARO ALLORA CONVERRETE CON ME CHE OGNI PERSONA È UNICA - DIVERSA DA TUTTE LE ALTRE PERSONE E GENERA UN UNIVERSO UNICO - DIVERSO DA QUELLO DI TUTTE LE ALTRE PERSONE
Come ho già scritto all’inizio lo spunto me l'ha dato Ivano Gioffreda. Grazie a lui ho riflettuto sul fatto che un uomo e una donna, anche se vivono insieme e fanno dei figli, si coordinano su alcune cose, ma non su tutte. Ed ecco che mi sono detto che, se un uomo e una donna che si amano, che vanno a letto insieme, che crescono i loro figli, sono sempre due persone distinte, diverse, che per vivere insieme devono coordinarsi consensualmente in continuazione, anche tutti noi, anche se pensiamo di essere coordinati, ad esempio aderendo a un partito, se desideriamo avere comportamenti consensuali, dobbiamo stare continuamente a coordinarci.
Voglio dire che, non è che se abbiamo aderito a un partito, possiamo poi avere un comportamento consensuale senza più alcun bisogno di coordinarci. Invece dobbiamo coordinarci in continuazione e, se lo faremo conversando senza darci limiti di tempo, alla fine otterremo un coordinamento consensuale. Scrivo consensuale perché è possibile un coordinamento senza un libero consenso, ma ricorrendo all’uso del dominio, che ha come conseguenza una forma di coordinamento che è quello della sottomissione.
Tutto ciò premesso, visto che non c’è un dominio sociale oggettivo, ma che esiste invece un coordinamento che crea un dominio di esistenza; mi chiedo e vi chiedo quale sia l'impedimento a coordinarci tutti, NESSUNO ESCLUSO, nella consapevolezza che SIAMO UNO DIVERSO DALL'ALTRO, OGNUNO UN UNIVERSO MONDO CHE SI DEVE COORDINARE CON GLI ALTRI UNIVERSI MONDI?
E soprattutto per quale motivo dobbiamo coordinarci in partiti o in gruppi o movimenti, se invece c’è la possibilità di coordinarci tutti, partecipando alla definizione di un progetto comune?
Ed infine una domanda al mio amico Ivano Gioffreda: “Ho spiegato che intendo per coordinamento consensuale tra tutti i 7 MILIARDI DI UNIVERSI DEI 7 MILIARDI DI PERSONE CHE VIVONO SUL PIANETA TERRA?


Antonio Bruno Ferro

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