Beni comuni: cittadini o consumatori?


Beni comuni: cittadini o consumatori?


Salvatore Rollo ha scritto:
Giusto per aggiungere un particolare che forse avrai notato pure tu: questa sera bella distilleria c'era una serata culturale per la quale era previsto il saluto del sindaco. Come sai non c'era nessuno in rappresentanza della maggioranza! Che collaborazione vuoi stimolare?

Antonio Bruno Ferro ha scritto:
Salvatore Rollo, le persone che sono state prescelte per avere la responsabilità dei beni comuni partecipano alle conversazioni alla pari di tutti i cittadini. Io non desidero stimolare proprio nulla perché so perfettamente che è una questione di desiderio. Mi riferisco ai comportamenti della cultura della collaborazione che emergono solo nelle persone che, liberamente e spontaneamente, decidono di abbandonare la cultura della competizione.
Personalmente faccio in modo che i miei comportamenti, nella maggior parte dei casi, siano informati dalla cultura della collaborazione e, per ciò stesso, propongo PROCESSI come quello che ho proposto qui. Aggiungo che ritengo legittimi e che rispetto i comportamenti della cultura della competizione e quindi nella mia proposta non c'è alcuna pretesa di ottenere collaborazione in chi invece ha comportamenti competitivi. Da questa descrizione potrai anche comprendere la mia opinione per cui è legittimo che i cittadini prescelti con le elezioni, per affidare loro la responsabilità dei beni comuni, possono decidere liberamente, così come ho fatto io, di prendere parte, oppure di non prendere parte, a una serata culturale sul dialetto o sui dialetti. Per la cultura della collaborazione che pratico, i prescelti non sono gli schiavi del presenzialismo.
Voglio dire che i cittadini prescelti con le elezioni, non possono essere obbligati a partecipare a tutte le conversazioni che si fanno nella Comunità, solo per il fatto di essere stati prescelti. I prescelti, così come tutti noi, decideranno liberamente se partecipare oppure no alle conversazioni, in funzione dei loro interessi e delle loro curiosità. Così per la Biblioteca Comunale. Anche in questo caso voglio dire che noi tutti cittadini di San Cesario di Lecce, che siamo proprietari della Biblioteca Comunale e tra noi, chi è stato prescelto dai cittadini al fine di affidargli la responsabilità dei beni comuni, non è detto che dobbiamo obbligatoriamente partecipare a tutte le possibili conversazioni che si potrebbero svolgere, per ottenere un progetto comune che renda fruibile la Biblioteca Comunale. Parteciperemo oppure non parteciperemo alle conversazioni in funzione della cultura che pratichiamo, dei nostri interessi e delle nostre curiosità.  
Infine per quanto mi riguarda, quando sorgono problemi nella gestione dei beni comuni, la domanda che mi faccio sempre è se per me quel bene è qualcosa che mi viene fornito da qualcun altro, per cui mi comporto come un consumatore, oppure se quel bene rientra tra quelli per cui sento una responsabilità. Ecco io nella maggior parte dei casi a questa domanda rispondo da cittadino e non da consumatore e, di conseguenza, sono disponibile a partecipare a delle conversazioni attraverso cui ottenere un progetto Comune.

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