Diritti e doveri per i cittadini del paese più bello del Mondo
“quando ragionate di
politica, non pensate mai che il partito che vi piace rappresenta il Bene,
mentre gli altri partiti rappresentano il Male.
La politica non deve
essere fonte di divisione tra i giusti e gli ingiusti, tra i buoni e i cattivi.
Perché questo modo di
pensare porta solo a fanatismi , che distruggono la convivenza civile e la pace
sociale.”
Joe Temerario (dj giancs) https://www.facebook.com/clandestinoDj?hc_ref=NEWSFEED&fref=nf
Ieri sera in una cena tra amici abbiamo ragionato della
realtà cittadina, dei sostenitori delle liste elettorali e della consuetudine
di ripagare gli stessi per l’impegno con incarichi, posti di lavoro o benefit
di qualunque tipo.
Io preferisco scegliere le donne e gli uomini che io
preferirei amministrassero il paese più bello del Mondo in funzione delle
azioni in favore dei cittadini e del territorio illustrate nei programmi
elettorali, e della credibilità di chi li ha elaborati.
Posso anche capire che per un amministratore è difficile non
essere sensibile alle richieste di un cittadino che si è esposto pubblicamente
per sostenere la sua elezione, e che quindi possa accadere che alcuni cittadini
siano stati favoriti in alcune circostanze.
Io preferisco pensare che ogni cittadino possa chiedere all’amministratore
la risoluzione di un determinato problema che lo vede protagonista,
indipendentemente dal fatto di aver sostenuto o meno la sua elezione, ed indipendentemente
dal fatto di aver votato la lista in cui si è candidato. Per spiegarmi meglio
se io alle elezioni ho votato Pinco Pallo ed invece è stato eletto Tizio e Caio
se ho un problema posso rivolgermi certamente a Tizio e Caio pur non avendoli
votati. E’ per questo stesso motivo che non trovo alcun problema ad ammettere
che è legittimo per il cittadino chiedere ed ottenere la risoluzione di un suo
problema personale attraverso l’interessamento di un assessore o del Sindaco.
La stessa cosa è nel caso dei candidati a qualunque carica
amministrativa pubblica che hanno un loro problema personale che risolvono attraverso
l’incarico amministrativo che ricoprono.
Infatti perché mai lo stesso amministratore, sia esso
Consigliere Comunale, Assessore o Sindaco non può comportarsi allo stesso modo
di come è consentito a tutti i cittadini?
Io preferisco che le regole siano uguali per tutti. Penso
che se si rispettano le regole, che in questo caso sono rappresentate dalla
legge, non c’è nessun problema. Quindi se ciò che ottiene personalmente dalle
pubbliche amministrazioni un Consigliere comunale, assessore o Sindaco è legale,
è del tutto evidente che rappresenta il rispetto di un suo diritto e che non si
è in alcun modo leso il diritto di altri cittadini.
Scrivo queste parole perché penso che se tutti siamo d’accordo
su queste pochissime affermazioni, non ha senso assistere ai massacri in
diretta Tv tra politici che si sfidano a suon di rinfacci di favoritismi e
privilegi né al penoso spettacolo della maldicenza in qualunque ambito si
sviluppi.
Mi riferisco a tutta la polemica contro la casta, contro
quello che viene definito establishment che è una parola che indica l'insieme
dei detentori del potere economico e politico, e dei loro sostenitori, che in
un paese vigilano sul mantenimento dell'ordine costituito e occupano un posto
di rilievo nella vita sociale e culturale.
Io preferisco che nel paese più bello del Mondo chi vigilerà
sul mantenimento dell'ordine costituito e occuperà un posto di rilievo nella
vita sociale e culturale, e i cittadini che sono i loro sostenitori, quando
avranno un problema di qualunque tipo, ovvero se sono disoccupati e cercano
lavoro, se hanno un contenzioso con la pubblica amministrazione, se hanno
bisogno di una licenza commerciale per aprire un attività oppure se necessitano
di una sede per la loro associazione culturale, abbiano gli stessi diritti e
gli stessi doveri di ogni altro cittadino che non è stato eletto pur essendosi
candidato o che non ha sostenuto la loro elezione.
Antonio Bruno
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