Gianni Letizia racconta Ezechiele Leandro
LA PAGNOTTA CU LI PRUMMITORI
Verso le sette e mezzo di sera ,scendevo da casa con un panino enorme condito con pomodori tagliati a fette,olio,sale e formaggio. Mi avvicinai alllu ZACHELI e con voce timida gli sussuravo : ne vuoi pane maestro?!..Lui mi guardava sorrideva e rispondeva :grazie CU te sia salute !..ma ieri nu a mangiatu ?!..Ieri si !! -rispondevo-...ma osce sta tegnu fame ca aggiu sciucatu a pallone e aggiu sprecate energie!..Ogni sera sempre la stessa storia...Ma una sera però appena mi avvicinai mi disse: ieni quai CU mie..!..Mi portò nella sala grande dove aveva tutte le sue opere...e mi fece passare dallo una porticina che dava all'indietro del grande giardino della PAZIENZA.Mi portò in fondo dentro il proprio piccolo stanzino e li davanti ai miei vidi una cosa meravigliosa. Aveva 200-300 scatolette in rame...quelle piccole che contenevano la carne Simhenthall...Erano tutte piene colme di tanti colori in particolare molte erano sul giallo ed altro sul rosso. Io rimasi li a guardare con meraviglia e stupore..poi aggiunsi: te ddu le ccatti CU tutti lu culure?...(io conoscevo solo i secchi grandi quelli per pitture edili che usava il mio papa')...IEU LI PREPARU E LI COMPONGU....-RISPOSE-...Poi si avvicino'..ne prese tre o quattro di quelle scatolette e insieme ritornammo sul davanti del villino.Lui cominciò a dipingere mescolando e imbrattando il fondo...ed io continuai a mangiare la Pagnotta...Ma la meraviglia di tutte quelle scatolette ripiene di colore mi avevano lasciato sorpreso. Gli chiesi: ma comunque fzsci CU prepari li culuri?!..Lui sempre ironico...: esattamente come tie te prepari la Pagnotta...ogni cosa tene le dosi soe!!...Insieme a ridere...ma io ancor oggi incuriosito...provo a fondere i colori...ma quel giallo e rosso che è rimasto nella mia mente...ancora non riesco ad indovinarlo.
Gianni Letizia
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