Proposta di allargare la partecipazione dei cittadini di San Cesario di Lecce alla vita dell’amministrazione Comunale


La democrazia e la politica, possono fare  a meno dei partiti?
Chi risponde no a questa domanda è vittima di una confusione, derivante dal fatto di assumere la parola partito come sinonimo di “organizzazione”.
In realtà ciò di cui non possono fare a ameno la politica e la democrazia è l’organizzazione e non i partiti. I partiti politici sono una specifica forma di organizzazione ma ce ne sono anche altre.
La caratteristica della organizzazione partito consiste nel fatto che al proprio interno i processi decisionali e gli istituti di democrazia rappresentativa hanno costantemente prevalso sui processi partecipativi e sugli istituti di democrazia diretta.
Questa è la ragione per cui i partiti sono strutture oligarchiche.
Nelle organizzazioni oligarchiche gli eletti (rappresentanti senza vincolo di mandato) non riportano fedelmente la volontà dei loro elettori.
Nel paese più bello del Mondo ci sono dei movimenti con al loro interno anche dei partiti che si presentano ogni 5 anni alle elezioni.
Nel corso della loro vita, le organizzazioni dei movimenti presenti nel nostro comune sono state spesso investite dalla presenza di nuovi gruppi o collettivi che hanno posto nuove esigenze e richieste di partecipazione attiva. Di volta in volta, pertanto, si è sviluppata una profonda dialettica che ha modificato sia l’organizzazione sia la classe dirigente dei movimenti finalizzati all’amministrazione del Comune.
Esiste ancora un’altra particolarità di ogni organizzazione cui non sfugge neanche il sistema dei movimenti che si presentano ogni 5 anni a San Cesario per le elezioni cioè la tendenza all’ “autoconservazione” che è un’esigenza legittima e fondante dell’esistenza del movimento amministrativo; ma che, spesso, si traduce nell’immobilità del suo gruppo dirigente. Peggio ancora, la struttura organizzativa interna viene in qualche modo piegata all’esigenza di manipolare i propri iscritti, piegarli alle direttive definite dai dirigenti, senza un effettivo controllo né partecipazione alla loro definizione da parte dei suoi membri, con il perpetuarsi della classe dirigente attraverso il metodo della cooptazione.
Quando questo si verifica, il sistema dei movimenti che si presentano ogni 5 anni per le elezioni comunali di San Cesario viene vissuto dalla cittadinanza come un corpo separato ed impermeabile.
Essendo poi l’unico veicolo istituzionale della rappresentanza politica nel Comune di San Cesario, i movimenti si sono impossessati, di fatto, del Comune.
La politica cittadina, che correttamente deve dare all’intero sistema sociale i suoi obiettivi, rischia pertanto di essere il frutto di un pensiero oligarchico che, nel migliore dei casi, utilizza degli strumenti plebiscitari per verificare il consenso delle sue proposte e utilizza dei tecnici per predisporle.
Questa situazione produce inevitabilmente un inaridimento della vitalità del sistema politico con scarsa presenza d’innovazione e dell’ utilizzo delle conoscenze diffuse della popolazione.
Anche quando, correttamente, l’amministrazione comunale cerca un dialogo con le associazioni e le esperienze di “cittadinanza attiva”, senza la visione complessiva della politica e, soprattutto, senza che questa sia espressione della democrazia partecipativa dei cittadini all’interno dei movimenti, questo processo rimane alla fine elitario e privo di una progettualità ampia e condivisa.
In sostanza, un’interruzione della democrazia all’interno del processo di formazione delle decisioni.
C’è tuttavia anche la possibilità di creare una nuova piattaforma on line attraverso Internet , basata sullo scambio ” reticolare ” d’esperienze, che consenta alla struttura dirigente dei movimenti che si candidano alla guida del Comune di San Cesario d’interagire in tempo reale con noi elettori, oltre che con le associazioni ed i gruppi. Ci sono migliaia di sancesariani che potrebbero trovare, in questa modalità, una possibilità più agile e snella per dare il proprio contributo. Un luogo di discussione e di lavoro per i singoli cittadini, associazioni, gruppi, movimenti, intellettuali e personalità. Una piazza virtuale, parte di quel processo di mobilitazione dell’intelligenza collettiva e di quella verifica delle idee che costituiscono un valore aggiunto all’interno di qualsiasi organizzazione.
Ho preso spunto per la scrittura di questa proposta da un post nel blog di Giuseppe Ardizzone di Catania, ne ho riportato ampi stralci adattandoli alla situazione del paese più bello del Mondo. Spero che i 4 candidati Sindaco prendano in considerazione questa proposta e la inseriscano nel loro programma elettorale.

Perché il movimento della lista 1 -2 – 3 – 4  online può costituire una parte della risposta organizzativa ad un modello di democrazia partecipativa all’interno dei movimenti che si propongono per l’ammistrazione del Comune di San Cesario di Lecce.

Commenti

Post popolari in questo blog

La democrazia a San Cesario è possibile

SANITA' E ISTRUZIONE PUBBLICA

LA PESCA CHE MAMMA REGALA A PAPA’: IL MIO PUNTO DI VISTA DI BAMBINO