Dal barbiere alla vigilia della Domenica delle elezioni comunali.
Passare il Sabato mattina, prima di domani Domenica 11
giugno, dal barbiere è davvero istruttivo. Una tribuna permanente da cui prendere
a piene mani i pareri, le opinioni sulle elezioni comunali di domani.
La campagna elettorale è finita e nessuno dei candidati ha
più la possibilità di fare comizi, di continuare con la propaganda e quindi si
possono palpare gli effetti di questa lunghissima serie di interventi ad opera
di tutti i candidati Sindaco.
La prima cosa che ho ascoltato è che quella appena finita, è
stata una campagna elettorale troppo gridata e dai toni eccessivi che sono
risultati inutili ai fini della decisione che ogni cittadino farà domani.
Insomma tutto questo gridare, e tutti questi toni apocalittici e a tinte fosche
pare proprio che non abbiano spostato un voto.
In secondo luogo c’è la questione del “FUORI TEMPO MASSIMO”,
si tratta cioè di quello che si sarebbe fatto nell’ultimo mese in termini di
decoro urbano che viene considerato inutile e appunto fuori tempo massimo tanto
da non essere servito a spostare un voto.
In terzo luogo c’è tutta la serie del “ti conosco da una
vita, ti ho sempre votato e quando sono venuto sul Comune a presentarti un
problema non hai fatto nulla per me” anche per questi cittadini la campagna
elettorale non ha spostato un voto.
In quarto luogo si è parlato della riconoscenza per l’aver
ricevuto un aiuto concreto ad opera dei candidati e anche in questo caso la
campagna elettorale non ha spostato un voto.
Alla fine si è parlato del fatto che i cittadini ti
perdonano. I cittadini ti perdonano se hai offeso, ti perdonano se ha commesso
azioni disdicevoli, ti perdonano tutto, ma UNA COSA NON TI PERDONANO: IL
SUCCESSO! Si alla fine si è parlato dell’invidia e del fatto che, per chi ne è
vittima, questa campagna elettorale non ha spostato un voto.
Insomma dal barbiere oggi si è arrivati alla conclusione che
la campagne elettorale non è servita a far cambiare le intenzioni di voto perché
le persone hanno già deciso nel corso di questi cinque anni.
Ma questa mattina, inaspettata, è arrivata anche la speranza
che voglio rappresentare a tutti i candidati e soprattutto a chi di loro verrà
eletto. La speranza di un Sindaco che gira in bicicletta tutte le vie del paese
più bello del Mondo per controllare il decoro urbano. La speranza di un Sindaco
che quotidianamente entra in tutti gli esercizi commerciali, che sono il vero
FRONT OFFICE del popolo, per chiedere se tutto va bene, se ci sono notizie di
una qualche utilità per amministrare meglio. La speranza di un Sindaco
consapevole che dopo le elezioni deve avere rispetto e considerazione per
quelli che lo hanno votato e anche per quelli che non lo hanno votato. Un Sindaco di tutti insomma e non solo dei pochi
che fanno parte del CERCHIO MAGICO.
Ecco che significa andare dal barbiere, significa respirare
la partecipazione popolare e le tante sfaccettature delle migliaia di persone
che fanno questa nostra Comunità. Significa capire che 12 persone sono troppo
poche per fare il bene Comune, significa percepire la voglia di ottenere spazi
di partecipazione VERA e non le solite riunioni con i soliti noti. Significa
qualcosa per me e, spero, significhi qualcosa per chi verrà eletto.
Antonio Bruno
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