Rita Rotelli ricorda San Salvatore, le mammane e la fabbrica di ghiaccio
Mese di maggio alla chiesa di San Salvatore chiamata da
tutti la chiesa di Sant'Antonio perchè dove c'è il giardino degli Albanese in
via Ferrovia vale a dire te la signorina tre culi c'era la chiesetta di
sant'Antonio e santa lucia che abbatterono e le statue vennero portate a san
salvatore
Rita Rotelli
Ti ricordi chi era il prete allora?
Don Beniamino e i chierichetti Salvatore Faggiano lu
piscione e Claudio Capone...dopo la recita del rosario noi ragazzi dell'azione
cattolica andavamo a giocare nel giardino dietro e ci davano il panino con il
formaggino di cioccolata Elak
Te la ricordi questa cosa e tutti i pomeriggi estivi era lì
il ritrovo lì erano i locali dell'azione cattolica
Nel giardino c'era pure una specie di fossato con la sabbia
dove si saltava e si cadeva uno sopra l'altro a conserva....notte domani altri
ricordi
Rita Rotelli
Poi a San Cesario c'erano le levatrici chiamate le
mammane....una era l'Annetta la mamma di Giovanni Saponaro R.P.I. che dolo
prese il posto in ospedale e l'altra era la Magda la moglie di mesciu Cesare
Sartore.....la mammana te la mamma mia era l'Annetta che poi diventava cummare
cu tutte le partorienti....poi arrivò come medico condotto il dottore Nicolaci
e i vaccini anti vaiolo e in seguito alle scuole elementari il secondo vaccino
anti vaiolo che veniva fatto sul braccio con un pennino e dopo usciva la crosta
e in seguito il vaccino antipolio le
goccine sulla zolletta di zucchero e poi il controllo sempre a scuola dei raggi
x per vedere se eravamo.affetti di tubercolosi e all'epoca i vaccini venivano
fatti senza chiedere il consenso ai genitori.....e poi il controllo delle
maestre in testa per vedere se qualcuno teneva i pidocchi o lendini senza che
le mamme si offendessero
6:21
Quando a san cesario non c'erano i frigoriferi si andava a comprare il ghiaccio a blocchi .
La fabbrica era di proprietà del papà di Roberto Capone denominato lu
Cirea....le famiglie più benestanti tenevano la ghiacciaia che era in legno e all'interno era foderata con il
foglio di rame zincato...al centro c'era un foro dove sotto si.metteva una
bacinella o altro raccoglitore ...il blocco del ghiaccio si avvolgeva in un
sacco di iuta e man mano che serviva con uno scalpello e martello si spaccava
il pezzo.
.a casa mia i miei genitori allora abitavano con i
nonni me la ricordo era di colore grigio
perla...poi dopo il ghiaccio iniziò a fare le gassose poi l'aranciata e man
mano altri gusti lemonsoda chinotto e ginger....san cesario oltre alle
distillerie teneva anche questo...non so se lo ricordi....
Rita Rotelli
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