L'intervista
Salve, le mando qualche domanda per l'articolo:
1) Salve Dott. Antonio Bruno, Italia Nostra - Lecce è una sezione nata da pochi mesi ed è già attiva nel territorio. Quale ruolo ricopre lei dell'associazione e qual è la sua idea di associazione culturale per la salvaguardia del territorio?
Sono parecchi anni che collaboro con Italia Nostra e sono stati anche membro del Direttivo di un’altra sezione della Provincia di Lecce anche se negli ultimi anni impegni professionali mi hanno costretto ad allontanarmi dall’attività di volontariato anche perché la sezione che frequentavo era lontana da Lecce e scomoda da raggiungere. L’anno scorso mi ha contattato la Prof.ssa Maria Lory Gatto che stimo e frequento da anni per chiedermi se volessi tesserarmi alla sezione di Lecce. Venni all’assemblea in cui si sono eletti gli organi e rimasi colpito dall’entusiasmo dei presenti e dalla presenza di tanti giovani come lei. Per questi motivi decisi di iscrivermi nuovamente ad Italia Nostra per collaborare con la sezione di Lecce. In quell’occasione ho avuto modo di conoscere il Presidente dott. Mario Maestoso che mi ha colpito per la compostezza e l’equilibrio oltre che per la competenza che mi ha sollecitato ad assumere l’impegno di coordinatore dell’Osservatorio del Paesaggio della Sezione di Lecce. Ho accettato e quindi questo è il mio impegno per la sezione.
Un sodalizio o mi piace oppure non mi piace, ecco così decido se aderire oppure no. La sensazione che ebbi nell’assemblea fu di grande benessere che si ripropone ogni volta che mi incontro con i soci di Lecce. Posso collaborare solo con persone che mi danno benessere. Ciò che fa Italia Nostra Lecce è quello che penso sia utile al Territorio e per questo collaboro con i soci nelle iniziative che la Sezione assume.
2) Italia Nostra - Lecce ha un evento, l'Osservatorio sul Paesaggio, in programma tra poco, ce ne vuole parlare nel dettaglio?
Come ho già detto tutto è nato da un incontro con il Presidente dott. Mario Maestoso al Bar Natale di San Cesario di Lecce. Mi ha parlato degli olivi di Puglia, della stretta al cuore che sentiva quando li vedeva secchi. Io gli ho detto che condividevo le sue stesse emozioni e che potevamo pensare al Paesaggio che avremmo desiderato attraverso una conversazione con le persone e con i soci. E’ così che è nato l’incontro del 14 marzo 2019. Faceva freddo quella sera e mentre organizzavamo la sala con la prof.ssa Maria Gatto e il prof. Vito Cofano ci dicevamo che non sarebbe venuto nessuno. Ebbene la sala era piena e abbiamo dovuto aggiungere sedie. Ma la cosa più sorprendente è stata la grande partecipazione e passione nei moltissimi interventi delle persone che ci hanno voluto onorare della loro presenza. In quella sede è nata l’esigenza di continuare a vedersi con incontri da stabilire in una struttura stabile che decidemmo di chiamare “Osservatorio del Paesaggio della Sezione di Lecce di Italia Nostra”. Nella prima riunione di Direttivo della Sezione allargato a tutti i soci sono stato nominato coordinatore e insieme stabilimmo di vederci per la prima volta il 12 aprile p.v.
3) Italia Nostra - Lecce ha tenuto recentemente un incontro programmatico sul tema Xylella, qual è la sua idea in materia e come si dovrebbe agire per limitare la diffusione della malattia?
IL tema non è quello del Batterio Xylella fastidiosa, di questo si stanno occupando gli scienziati e la Regione con le sue strutture, il vero tema è cosa è bene per il territorio della Regione Puglia. Io penso che su questo tema tutti i cittadini abbiano il diritto – dovere di dire la loro opinione perché è un bene di tutti. La nostra Regione era un bosco di querce che così com’era giusto, è stato sostituito dalle coltivazioni agricole man mano che la popolazione della Regione aumentava. Oggi l’agricoltura è ancora importante ed è bene che si pensi a cosa coltivare oltre all’olivo che è già presente e soprattutto cosa fare delle tante terre incolte e delle terre piene di olivi secchi che tutti possiamo tristemente vedere percorrendo le strade del Salento. Ecco l’osservatorio è un luogo in cui le persone si incontrano per pensare a questo nostri territorio e quindi anche a queste emergenze.
4) Quali sono gli interventi più urgenti che si dovrebbero attuare nel territorio salentino e Italia Nostra Lecce, in tal senso, si sta muovendo?
Le emergenze del territorio sono sotto gli occhi di tutti, prima tra tutte gli olivi che stanno morendo. Ma ci sono i beni architettonici da salvaguardare, la biodiversità, la tutela del reticolo idrografico e delle specie vegetali e animali. Tutto questo sarà sotto lo sguardo attento dell’osservatorio che elaborerà delle proposte da porgere ai decisori politici e alle istituzioni.
5) Italia Nostra - Lecce ha riqualificato la Chiesa di Santa Maria della Nova a Lecce, ci sono altri progetti in cantiere?
La sezione di Italia Nostra Lecce è un laboratorio di idee. I progetti sono tantissimi e presto il presidente li renderà noti.
6) La sezione alla quale lei appartiene è una delle poche in Italia ad avere una sezione giovanile, lei pensa che bisogna lasciare spazio ai giovani per una nuova classe dirigente oppure è scettico?
Io penso che l'educazione è un processo di trasformazione della vita che segue un percorso definito dal modo di vivere dei genitori, degli educatori e degli adulti con cui ha delle relazioni. In questo processo, il giovane viene trasformato in un tipo di essere umano o in un altro in base al tipo di esperienze vissute ricorrentemente con i genitori, gli educatori e gli adulti con cui ha delle relazioni.
A mio avviso, il mio compito centrale all’interno dei sodalizi con cui collaboro è prestare attenzione, incoraggiare e guidare i giovani nella loro crescita come esseri umani socialmente ed ecologicamente responsabili, consapevoli di rispettare se stessi e gli altri.
Io sono fermamente convinto che i valori devono essere vissuti in ogni momento nel processo della relazione adulto - giovane e non essere proclamati come nozioni astratte o azioni indipendenti. I valori hanno a che fare con il dominio delle emozioni, non con la ragione, e in particolare con il dominio dell'amore, che è l'emozione che rende possibile la convivenza sociale.
Questo faccio nella mia famiglia, nei rapporti di lavoro e questo faccio anche a Italia Nostra Sezione di Lecce con i giovani che la popolano.
Ringraziamo il Dott. Bruno per la sua disponibilità, auguriamo alla a Italia Nostra e alla sezione leccese di contribuire proficuamente alla salvaguardia e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici, che tanto ci stanno a cuore e che rischiamo di perdere.
1) Salve Dott. Antonio Bruno, Italia Nostra - Lecce è una sezione nata da pochi mesi ed è già attiva nel territorio. Quale ruolo ricopre lei dell'associazione e qual è la sua idea di associazione culturale per la salvaguardia del territorio?
Sono parecchi anni che collaboro con Italia Nostra e sono stati anche membro del Direttivo di un’altra sezione della Provincia di Lecce anche se negli ultimi anni impegni professionali mi hanno costretto ad allontanarmi dall’attività di volontariato anche perché la sezione che frequentavo era lontana da Lecce e scomoda da raggiungere. L’anno scorso mi ha contattato la Prof.ssa Maria Lory Gatto che stimo e frequento da anni per chiedermi se volessi tesserarmi alla sezione di Lecce. Venni all’assemblea in cui si sono eletti gli organi e rimasi colpito dall’entusiasmo dei presenti e dalla presenza di tanti giovani come lei. Per questi motivi decisi di iscrivermi nuovamente ad Italia Nostra per collaborare con la sezione di Lecce. In quell’occasione ho avuto modo di conoscere il Presidente dott. Mario Maestoso che mi ha colpito per la compostezza e l’equilibrio oltre che per la competenza che mi ha sollecitato ad assumere l’impegno di coordinatore dell’Osservatorio del Paesaggio della Sezione di Lecce. Ho accettato e quindi questo è il mio impegno per la sezione.
Un sodalizio o mi piace oppure non mi piace, ecco così decido se aderire oppure no. La sensazione che ebbi nell’assemblea fu di grande benessere che si ripropone ogni volta che mi incontro con i soci di Lecce. Posso collaborare solo con persone che mi danno benessere. Ciò che fa Italia Nostra Lecce è quello che penso sia utile al Territorio e per questo collaboro con i soci nelle iniziative che la Sezione assume.
2) Italia Nostra - Lecce ha un evento, l'Osservatorio sul Paesaggio, in programma tra poco, ce ne vuole parlare nel dettaglio?
Come ho già detto tutto è nato da un incontro con il Presidente dott. Mario Maestoso al Bar Natale di San Cesario di Lecce. Mi ha parlato degli olivi di Puglia, della stretta al cuore che sentiva quando li vedeva secchi. Io gli ho detto che condividevo le sue stesse emozioni e che potevamo pensare al Paesaggio che avremmo desiderato attraverso una conversazione con le persone e con i soci. E’ così che è nato l’incontro del 14 marzo 2019. Faceva freddo quella sera e mentre organizzavamo la sala con la prof.ssa Maria Gatto e il prof. Vito Cofano ci dicevamo che non sarebbe venuto nessuno. Ebbene la sala era piena e abbiamo dovuto aggiungere sedie. Ma la cosa più sorprendente è stata la grande partecipazione e passione nei moltissimi interventi delle persone che ci hanno voluto onorare della loro presenza. In quella sede è nata l’esigenza di continuare a vedersi con incontri da stabilire in una struttura stabile che decidemmo di chiamare “Osservatorio del Paesaggio della Sezione di Lecce di Italia Nostra”. Nella prima riunione di Direttivo della Sezione allargato a tutti i soci sono stato nominato coordinatore e insieme stabilimmo di vederci per la prima volta il 12 aprile p.v.
3) Italia Nostra - Lecce ha tenuto recentemente un incontro programmatico sul tema Xylella, qual è la sua idea in materia e come si dovrebbe agire per limitare la diffusione della malattia?
IL tema non è quello del Batterio Xylella fastidiosa, di questo si stanno occupando gli scienziati e la Regione con le sue strutture, il vero tema è cosa è bene per il territorio della Regione Puglia. Io penso che su questo tema tutti i cittadini abbiano il diritto – dovere di dire la loro opinione perché è un bene di tutti. La nostra Regione era un bosco di querce che così com’era giusto, è stato sostituito dalle coltivazioni agricole man mano che la popolazione della Regione aumentava. Oggi l’agricoltura è ancora importante ed è bene che si pensi a cosa coltivare oltre all’olivo che è già presente e soprattutto cosa fare delle tante terre incolte e delle terre piene di olivi secchi che tutti possiamo tristemente vedere percorrendo le strade del Salento. Ecco l’osservatorio è un luogo in cui le persone si incontrano per pensare a questo nostri territorio e quindi anche a queste emergenze.
4) Quali sono gli interventi più urgenti che si dovrebbero attuare nel territorio salentino e Italia Nostra Lecce, in tal senso, si sta muovendo?
Le emergenze del territorio sono sotto gli occhi di tutti, prima tra tutte gli olivi che stanno morendo. Ma ci sono i beni architettonici da salvaguardare, la biodiversità, la tutela del reticolo idrografico e delle specie vegetali e animali. Tutto questo sarà sotto lo sguardo attento dell’osservatorio che elaborerà delle proposte da porgere ai decisori politici e alle istituzioni.
5) Italia Nostra - Lecce ha riqualificato la Chiesa di Santa Maria della Nova a Lecce, ci sono altri progetti in cantiere?
La sezione di Italia Nostra Lecce è un laboratorio di idee. I progetti sono tantissimi e presto il presidente li renderà noti.
6) La sezione alla quale lei appartiene è una delle poche in Italia ad avere una sezione giovanile, lei pensa che bisogna lasciare spazio ai giovani per una nuova classe dirigente oppure è scettico?
Io penso che l'educazione è un processo di trasformazione della vita che segue un percorso definito dal modo di vivere dei genitori, degli educatori e degli adulti con cui ha delle relazioni. In questo processo, il giovane viene trasformato in un tipo di essere umano o in un altro in base al tipo di esperienze vissute ricorrentemente con i genitori, gli educatori e gli adulti con cui ha delle relazioni.
A mio avviso, il mio compito centrale all’interno dei sodalizi con cui collaboro è prestare attenzione, incoraggiare e guidare i giovani nella loro crescita come esseri umani socialmente ed ecologicamente responsabili, consapevoli di rispettare se stessi e gli altri.
Io sono fermamente convinto che i valori devono essere vissuti in ogni momento nel processo della relazione adulto - giovane e non essere proclamati come nozioni astratte o azioni indipendenti. I valori hanno a che fare con il dominio delle emozioni, non con la ragione, e in particolare con il dominio dell'amore, che è l'emozione che rende possibile la convivenza sociale.
Questo faccio nella mia famiglia, nei rapporti di lavoro e questo faccio anche a Italia Nostra Sezione di Lecce con i giovani che la popolano.
Ringraziamo il Dott. Bruno per la sua disponibilità, auguriamo alla a Italia Nostra e alla sezione leccese di contribuire proficuamente alla salvaguardia e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici, che tanto ci stanno a cuore e che rischiamo di perdere.
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