UNA IPOCRISIA INSOPPORTABILE

 

IL CESARISMO, LA SOTTOMISSIONE AL CAPO, IL TEMA DELLA FEDELTA' (I CANI SONO FEDELI) E QUELLA DELLE MIGRAZIONI DA UN CAPO ALL'ALTRO -SONO LA CONSEGUENZA DELLA NOSTRA CULTURA PATRIARCALE E DI SEGUITO E' POSSIBILE LEGGERE LA SUA DESCRIZIONE FATTA ALLO SCOPO DI SCREDITARE QUELLI CHE CAMBIANO CAPO A SECONDA DELLA CONVENIENZA - MA E' SOLO UN VOLER NASCONDERE LA REALTA' CULTURALE CHE OGGI E' PRATICATA E CHE NEL CASO SI CONTINUI A PRATICARE NON PUO' CHE DARE SEMPRE QUESTO ESITO - EMBLEMATICA LA DESCRIZIONE DELLE CITTADINE E DEI CITTADINI CHE SECONDO IGNAZIO MARINO HANNO VALORI DI SINISTRA - SECONDO LUI SI LIMITA ALLA SCUOLA E ALLA SANITA' LA GESTIONE STATALE E CON SICUMERA INNEGGIA ALLA MERITOCRAZIA CHE E' DAL MIO PUNTO DI VISTA LA PIU' DISUMANA DELLE IMPOSIZIONI DEL NEOLIBERISMO ECONOMICO - SEMPRE DAL MIO PUNTO DI VISTA LA CURA PROPOSTA DA IGNAZIO MARINO E' IDENTICA SE NON ADDIRITTURA PEGGIORE ALLA MALATTIA PERCHE' E' CARATTERIZZATA DA UNA IPOCRISIA INSOPPORTABILE - Buona lettura

Intervistatore: Massimo D’Alema ha definito il periodo a guida renziana del Pd come una malattia. Come valuta queste parole?

Ignazio Marino ex Sindaco di Roma: D’Alema è un uomo colto, che spesso si esprime con un sarcasmo tagliente. La sua espressione è efficace, ma troppo generosa nei confronti dei dirigenti del Pd.

Ricordo un dialogo con uno di essi nel 2013. Gli chiesi a quale corrente del Pd appartenesse. “Renziano – mi rispose con entusiasmo –il più renziano di tutti” aggiunse. Incuriosito volli approfondire.

Chiesi se fosse stato sempre renziano, dal momento che era ben più di un decennio che rappresentava il popolo. Senza esitazione precisò: “Ma no, prima ero lettiano”. Volli insistere e chiesi prima di Letta chi seguiva ideologicamente. Subito aggiunse: “Nel 2012 ero bersaniano e prima veltroniano”. Convinto, immaginai io.

Intervistatore: Il centrosinistra cos’è ora?

Ignazio Marino: Il Pd ha distrutto la sinistra italiana per i capricciosi interessi dei propri dirigenti. È necessario ricostruirla. In Italia esiste una maggioranza che crede nella laicità dello Stato, nella scuola e nella sanità pubblica come beni imprescindibili per l’uguaglianza e la giustizia sociale. Nel diritto alla dignità personale e al lavoro, ad aspirare alla propria affermazione sulla base del merito. Nelle fonti energetiche non fossili e non in un immaginario nucleare “sicuro Non vedo però chi rappresenti questi valori se non pochi esponenti isolati dalla distruzione sistematica e voluta delle ideologie di sinistra.

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