Che dovrebbe fare ora Israele?
Che dovrebbe fare ora Israele?
Mattia Feltri ha scritto un articolo pubblicato dal quotidiano La Stampa oggi 19 ottobre 2023 in cui ha riportato alcune affermazioni di Albert Camus che è stato uno scrittore, filosofo, saggista, drammaturgo, giornalista e attivista politico francese. Leggiamole di seguito:
“l’enormità di sacrificare le vite di chi non c’entra niente in nome di un’istanza più alta: nessuna istanza, è così alta da giustificare la mattanza indiscriminata, nessuna è così alta da permetterci di disporre della vita della madre altrui Albert CAMUS”
L’istanza “più alta” di cui scrive Camus, è l’ideologia.
Camus aveva chiaro che le ideologie non ti permettono di riflettere. Il problema con le ideologie è che sono sistemi di credenze fondamentaliste. Hai determinate premesse e non sei disposto a riflettere su di esse. Ma se vogliamo vivere insieme in onestà dobbiamo essere capaci di riflettere su qualsiasi cosa, di trovare ciò che è appropriato per ciò che stiamo vivendo.
Se riflettiamo qualunque sia la domanda non risponderemo mai con “NON LO SO”. Se diciamo non lo so, è perché abbiamo determinate premesse e non siamo disposti a riflettere su di esse.
Faccio a me stesso la domanda a cui Mattia Feltri ha risposto “Non lo so”; risposta che lo stesso Feltri ritiene la risposta che daremmo tutti. Io invece rifletterò e darò la mia risposta. Chiedo a voi di fare la stessa cosa e magari, se vi va, potete commentare partecipandola a tutti.
La domanda che mi faccio e che vi faccio è la seguente: che dovrebbe fare ora Israele?
Siamo esseri umani, siamo esseri viventi.
Esiste una complementarità tra il corpo e la mente che può arrivare fino al livello di coscienza: non ha infatti molto senso parlare di vita come noi la intendiamo, a livello umano, senza che ci sia una coscienza e non appena c’è una coscienza dovete avere un posto dove ospitarla. Le due cose non possono essere astratte e separate l’una dall’altra ma sono abbracciate.
Quindi la coscienza e il corpo sono un’unica cosa. E come esseri umani siamo coscienti di essere vivi e desideriamo che questa nostra vita ci dia benessere.
La mia risposta alla domanda di Mattia Feltri è che Israele, insieme a tutto l’Universo Mondo, deve conservare la vita nel benessere per i suoi cittadini e, per ottenerlo deve collaborare affinché tutti gli esseri umani conservino la vita nel benessere.
Buona riflessione
“NON LO SO” Buongiorno di Mattia Feltri
Nel 1957, dopo aver preso il premio Nobel, Albert Camus disse di credere nella giustizia ma che prima della giustizia avrebbe difeso sua madre. È un episodio molto noto e nel suo ultimo libro, I miei eroi, Pierluigi Battista l’ha ripercorso nel dettaglio. Camus era nato e cresciuto in Algeria e aveva sempre sostenuto la causa dell’indipendenza algerina, anche in tempi in cui a Parigi non era tanto di moda. Ma quando gli indipendentisti algerini cominciarono a colpire civili a casaccio, Camus si sfilò. Fu molto criticato e peggio, irriso per la fiacchezza morale di un filosofo capace di anteporre le ragioni piccole del suo tinello a quelle grandi della storia. Ma Camus parlava invece dell’enormità di sacrificare le vite di chi non c’entra niente in nome di un’istanza più alta: nessuna istanza, diceva, è così alta da giustificare la mattanza indiscriminata, nessuna è così alta da permetterci di disporre della vita della madre altrui. Non si può non pensare a Camus guardando le immagini di Gaza. Con una complicazione in più: Hamas e i suoi amici non aspettano altro che la mattanza per additare al mondo il nazismo sionista e trovare alleati per la soluzione finale. Nulla gli importa, da decenni, della gente di Gaza. Non ripetete gli errori che abbiamo commesso noi dopo l’11 settembre, ha detto ieri Joe Biden a Bibi Netanyahu. Quindi? È cecità, ha scritto giustamente Giuliano Ferrara, dire a Israele che cosa non fare, e quanto a che cosa fare aggiungere “non lo so”. Se chiedete a qualcuno che dovrebbe fare ora Israele, più spesso risponderà “non lo so”. Se lo chiedessero a me, direi “non lo so”.
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