Intervista al Dott. Antonio Bruno sull'onestà


 Intervista al Dott. Antonio Bruno sull'onestà

Intervistatore: Buongiorno, Dott. Bruno, e grazie per aver accettato di parlarci oggi. Vorrei iniziare con una citazione del grande Humberto Maturana: "Se siamo intrappolati in visioni ideologiche dalle quali la conversazione riflessiva non è possibile, non c'è democrazia". Cosa ne pensa?

Dott. Bruno: Buongiorno e grazie a voi per l'invito. Questa affermazione di Maturana è estremamente attuale e tocca un punto cruciale della nostra società. Viviamo in un'epoca in cui le ideologie sembrano prevalere sulla realtà e sulla necessità di un dialogo aperto e onesto. La democrazia si fonda sulla capacità di ascoltare e confrontarsi, ma se ci limitiamo a difendere le nostre posizioni ideologiche, finiamo per chiudere ogni possibilità di comprensione reciproca.

Intervistatore: Hai menzionato la crisi di onestà di cui parla Maturana, che si manifesta quando le dichiarazioni pubbliche non corrispondono alle azioni private. Qual è, secondo lei, l'impatto di questa disonestà nel panorama politico attuale?

Dott. Bruno: La disonestà crea un clima di sfiducia che mina le basi della democrazia. Quando i cittadini percepiscono che i loro rappresentanti non sono sinceri, la partecipazione politica diminuisce. Il dialogo diventa impossibile perché si diffida dell'altro, non si ascolta realmente. Questo porta a un isolamento delle posizioni e, in definitiva, a un impoverimento del dibattito pubblico.

Intervistatore: Maturana e Dávila parlano della democrazia non solo come un sistema di voto, ma come un accordo di convivenza basato sull'onestà e sul rispetto reciproco. Come possiamo tradurre queste idee in azioni concrete?

Dott. Bruno: È fondamentale iniziare a costruire una cultura del dialogo, che si basa sull'ascolto attivo. I politici devono essere disposti a scendere dai loro piedistalli e impegnarsi in un reale scambio con la cittadinanza. Ciò significa non solo ascoltare le lamentele, ma anche riconoscere i sogni e le aspirazioni delle persone. La politica deve tornare a essere un servizio alla comunità e non un mezzo per perseguire interessi personali.

Intervistatore: José Mujica ha detto che "la politica è l'arte di estrarre saggezza collettiva mettendo l'orecchio". Qual è il ruolo degli elettori in questo contesto?

Dott. Bruno: Gli elettori hanno una responsabilità enorme. Dobbiamo esigere un cambiamento di comportamento da parte dei nostri rappresentanti e, quando questo non avviene, punirli con il voto. È essenziale che gli elettori siano critici e valutino con attenzione chi scegliere, non solo in base a promesse, ma anche a comportamenti e attitudini che dimostrino un vero impegno per il bene comune.

Intervistatore: In conclusione, quale messaggio vorrebbe trasmettere ai cittadini riguardo al futuro della nostra democrazia?

Dott. Bruno: Invito tutti a non perdere la speranza. Ogni voce conta, e il cambiamento è possibile se ci impegniamo tutti per costruire una società più onesta e giusta. Dobbiamo promuovere una cultura del dialogo, dell’ascolto e del rispetto reciproco. La democrazia è un processo continuo e richiede il contributo di tutti noi. Solo così potremo davvero realizzare il potenziale della nostra società.

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