Benetton, Toscani e sardine
«Ci sono questi due giovani pesci che nuotano
e incontrano un pesce più vecchio che nuota
in senso contrario e fa loro un cenno, dicendo:
“Salve ragazzi, com’è l’acqua?”
e i due giovani pesci continuano a nuotare per
un po’ e alla fine uno di loro guarda l’altro e fa:
“Che diavolo è l’acqua?”»
𝗠𝗮𝘁𝘁𝗶𝗮 𝗦𝗮𝗻𝘁𝗼𝗿𝗶, 𝗥𝗼𝗯𝗲𝗿𝘁𝗼 𝗠𝗼𝗿𝗼𝘁t𝗶, 𝗚𝗶𝘂𝗹𝗶𝗮 𝗧𝗿𝗮𝗽𝗽𝗼𝗹𝗼𝗻𝗶 𝗲 𝗔𝗻𝗱𝗿𝗲𝗮 𝗚𝗮𝗿𝗿𝗲𝗳𝗳𝗮 - 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗵𝗼 𝗽𝗶𝘂̀ 𝘃𝗼𝗹𝘁𝗲 𝘀𝗰𝗿𝗶𝘁𝘁𝗼 - 𝗵𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗮𝘃𝘂𝘁𝗼 𝗹'𝗶𝗱𝗲𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝘀𝗮𝗿𝗱𝗶𝗻𝗲, 𝗺𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗹𝗲 𝘀𝗮𝗿𝗱𝗶𝗻𝗲.
Mattia Santori, Roberto Morotti, Giulia Trappoloni e Andrea
Garreffa - come ho più volte scritto - hanno avuto l'idea delle sardine, ma non
sono le sardine.
L'annuncio di Ogongo: "La foto con Benetton è un errore
politico ingiustificabile"
La scissione delle Sardine. Il movimento di Roma si stacca
da Bologna: "Santori&Co non sono più un riferimento"
Commenti: 24
Americo Pepe ha
scritto:
Che inizi un dibattito e un confronto anche serrato
all'interno è solo un bene.
Antonio Bruno ha scritto:
Americo Pepe non c'è nessun interno. C'è un'emozione che ha
spinto migliaia di persone in Piazza. Ma queste persone, tra cui anch'io, sono
animate da motivazioni una diversa dall'altra
Mario Petracca ha scritto:
Ma erano i Capi Antonio, il problema sono loro 4 e quelli
che si sono portati lì. Chi ha detto tutte le Sardine?
Antonio Bruno ha scritto:
Mario Petracca più volte Mattia Santori, Roberto Morotti,
Giulia Trappoloni e Andrea Garreffa hanno detto di non essere leader, ma la
cultura della competizione prevede che ci debbano essere dei capi. Questo
movimento non ha capi e non potrà mai averne
Antonio Bruno, sono Coordinatori o portavoce, specie SANTORI
é l'unico che va in TV in più trasmissioni.
Mario Petracca ha scritto:
Cambia poco se è capo o portavoce, le rappresenta all
esterno.
Antonio Bruno ha scritto:
Mario Petracca è vero, va in tv. Ma che ha detto? Che non è
accettabile il clima di violenza e poi hanno forzato, utilizzando gli stessi
strumenti di Salvini, sulla paura. Salvini gioca sulla paura degli italiani di
essere impoveriti dai migranti, dall'Unione Europea, dal Pd e sti ragazzi hanno
sollevato la paura del nuovo Mussolini, Hitler e generalissimo Franco tutti in
uno nel Salvini dei giorni nostri.
Mario Petracca ha scritto:
I 4 vanno degradati dall'andare in TV. Punto (per me) .
Hanno danneggiato milioni di persone.
Antonio Bruno ha scritto:
Mario Petracca secondo me non hanno danneggiato nessuno perché
sti ragazzi non rappresentano che se stessi. Bene hanno fatto ad andare da
Benetton magari gli da un lavoro
Mario Petracca ha scritto:
Siamo distantissimi, che proprio questo è il problema. Avere
solo per loro il lavoro, Ti sembra coerente col motivo per cui è nato alla
vigilia della decisione politica sulla revoca delle Concessioni Autostradali? A
me assolutamente no!
Antonio Bruno ha scritto:
Mario Petracca sono dei cittadini che con ogni probabilità
rimarrano solamente dei cittadini. Hanno manifestato perchè volevano che
vincesse la sinistra. Il resto a loro 4 non riguarda e la dimostrazione è che
sono andati da Benetton
Mario Petracca ha scritto:
Antonio Bruno, già, tempestivamente, non interessa ma sono
andati casualmente tempestivamente.
Antonio Bruno ha scritto:
Ma a loro interessa solo che non vinca Salvini. Non hanno
altri interessi. Ripeto mi riferisco solo a loro 4
Mario Petracca ha scritto:
Interessi o no sono caduti nella rete dei due volponi tutti
interi. Si facciano da parte e vadano da Benetton a lavorare. Non servono
Sardine così ingenue. A coordinare.
Antonio Bruno ha scritto:
Mario Petracca qui il problema è che non ci rendiamo conto
che dobbiamo collaborare tutti. Mi spiego meglio. Loro 4 l'hanno avuta vinta e
sono riusciti nel loro intento di far perdere Salvini in Emilia Romagna. Hanno
fatto la loro parte. Adesso per la nazionalizzazione delle Autostrade e per
riprendere il discorso del 1992 per tornare a gestire in maniera PUBBLICA la
produzione, tocca a chi di noi pensa che il neoliberismo sia inadeguato. Loro 4
invece pensano che i Benetton e il neoliberismo che rappresentano con la loro
Fabbrica vada benissimo. E' legittimo ma non è, ad esempio, ciò che penso io. I
4 non sono ingenui. Sono per il neoliberismo economico. E' legittimo e sono
degni di rispetto ma io non la penso come loro.
Mario Petracca ha scritto:
Allora sono Sardine inscatolate su scala industriale, senza
sapore 😊
Antonio Bruno ha scritto:
Mario, Mario Petracca il piacere di collaborare per
l'amministrazione e la gestione dei beni comuni per il solo piacere di
collaborare per l'amministrazione e la gestione dei beni comuni non è previsto
nella cultura della competizione oggi imperante. C'è il piacere di farsi
servire conquistando il potere che la fa da padrone. Questo è un cittadino di
Lequile che invece ha piacere nel servire. Non so se è per il fatto che gli
dovevano fare una foto o se invece è una sua cultura. Ma questo voglio dire
Marco Leo Imperiale ha scritto:
Marco Leo Imperiale A mio avviso, la foto è stato un errore,
sebbene Benetton faccia parte di quella cultura di sinistra che le sardine
rappresentano: non si combatte il neoliberismo, ma si vuole un'estensione dei
diritti, un mondo multicolor e culturalmente à la page, come dagli anni '80
viene rappresentato dalle foto di Oliviero Toscani. Non a caso questa foto
sembra una campagna pubblicitaria di Benetton con i suoi colori e le persone
sparse sulla collina come nel Quarto Stato di Pellizza da Volpedo. Però c'è un
problema di responsabilità: se sei il portavoce delle sardine, parli per un
gruppo multiforme che però è un gruppo. Quindi lo rappresenti in qualche modo.
Lo dimostra il fatto che probabilmente dopo questa foto ci saranno meno sardine
in giro e non di più. Incontra Benetton, ma non farti la foto, come farebbe
qualsiasi aspirante leader. Sono troppo cinico?
Antonio Bruno ha scritto:
Antonio Bruno Marco Leo Imperiale non sei cinico. Tu fai
delle distinzioni nella cultura della competizione che metti in pratica. Il
Leader fa finta di essere ciò che non è. Ma scusa, se questi qui si trovano
benissimo con Benetton, perchè devono vergognarsi e fare finta di non
conoscerlo proprio? Adesso dichiarano di essere stati ingenui, che non
sapevano, che non pensavano. Ma scusa Marco Leo Imperiale tu ci credi? Io no!
Io affermo che è legittimo per chiunque di noi, frequentare chiunque, e che,
ognuno poi sa perfettamente che ci saranno delle conseguenze che accetta.
Questa è la mia cultura, quella della collaborazione che ritiene che i leader
non siano più funzionali. La mia cultura ritiene legittima la frequentazione di
Benetton per chi desideri frequentarlo anche se è il maggior azionista di
autostrade. La mia cultura prevede che le persone possano essere ciò che
desiderano essere senza fingere
Marco Leo Imperiale ha scritto:
il concetto è lo stesso che esprimo io, non vedo differenze. Ognuno può fare quello che vuole, accettandone le conseguenze. Se sono vegano e il portavoce dei vegani lo vedo con un maxihamburger in bocca, non sono io a ledere la sua libertà di mangiare carne, ma probabilmente non lo considererò più nè vegano né mio portavoce. Quindi Sartori può anche baciare Benetton sulle mani se lo ritiene (ed io incontrerei Benetton domani mattina se ne avessi la possibilità), ma dovrà accettare che forse domani il movimento di cui è portavoce perderà qualche pesciolino. E' quello che voleva? Non capisco cosa c'entri la collaborazione o la competizione. Puoi anche girare nudo per casa davanti ai tuoi figli, ma non ti lamentare se essi si spoglieranno nel bel mezzo di un party.
Antonio Bruno ha scritto:
Marco Leo Imperiale l'unica differenza è che un portavoce non è un leader e che non è un dramma per lui, nè per tutto il resto della compagnia bella, che a fare il portavoce sia qualcun'altro. I leader non sono funzionali e i portavoce è bene cambino di volta in volta per essere liberi tutti di fare e dire quallo che più si vuol fare e dire.
Poi c'è da ricordare che nelle sardine ci sono moltissimi sostenitori del neoliberismo economico e che manifestano solo per ESCLUDERE Salvini. Quindi qui non è che siamo tutti neoliberisti.
Marco Leo Imperiale ha scritto:
il concetto è lo stesso che esprimo io, non vedo differenze. Ognuno può fare quello che vuole, accettandone le conseguenze. Se sono vegano e il portavoce dei vegani lo vedo con un maxihamburger in bocca, non sono io a ledere la sua libertà di mangiare carne, ma probabilmente non lo considererò più nè vegano né mio portavoce. Quindi Sartori può anche baciare Benetton sulle mani se lo ritiene (ed io incontrerei Benetton domani mattina se ne avessi la possibilità), ma dovrà accettare che forse domani il movimento di cui è portavoce perderà qualche pesciolino. E' quello che voleva? Non capisco cosa c'entri la collaborazione o la competizione. Puoi anche girare nudo per casa davanti ai tuoi figli, ma non ti lamentare se essi si spoglieranno nel bel mezzo di un party.
Antonio Bruno ha scritto:
Marco Leo Imperiale l'unica differenza è che un portavoce non è un leader e che non è un dramma per lui, nè per tutto il resto della compagnia bella, che a fare il portavoce sia qualcun'altro. I leader non sono funzionali e i portavoce è bene cambino di volta in volta per essere liberi tutti di fare e dire quallo che più si vuol fare e dire.
Poi c'è da ricordare che nelle sardine ci sono moltissimi sostenitori del neoliberismo economico e che manifestano solo per ESCLUDERE Salvini. Quindi qui non è che siamo tutti neoliberisti.
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