Un maestro antesignano delle sardine: Carlo Dell'Anna di San Cesario di Lecce
Carlo Dell'Anna di San Cesario di Lecce
In piazza a San Cesario ogni domenica c'era Carlo Dell'Anna
che vendeva il giornale l'Unità ed era la stessa persona che si prendeva cura
della sezione del PCI facendola diventare un punto di riferimento di tanti
giovani di San Cesario di Lecce. Tutti ci chiedevamo che cosa lo spingesse a
quell'impegno che lo esponeva così tanto allo sguardo di tutti noi. Oggi lo so
perchè lo faceva. Carlo Dell'Anna è l'unica persona che ricordo negli anni 80,
quelli della mia giovinezza, che faceva ciò che faceva per il piacere di farlo,
esclusivamente per il piacere di farlo. Ciao Carlo ovunque tu sia! Tu sei un
esempio da seguire per tutti. Anche le sardine farebbero bene a chiedere
notizie di te. #magicoalchimista
P.S. Io nel 1973 fui iscritto da un mio amico alla DC e
negli anni 80 sono stato prima nel Direttivo e poi Segretario della Sezione. Io
non capivo Carlo, lo confesso, adesso so anche perchè.
Leonardo Greco ha scritto:
Fu costretto ad emigrare a Bologna, perché quelli come lui
erano discriminati nel loro stesso paese. Trovò lavoro presso una tipografia bolognese,
grazie ai compagni che da sempre governano l’Emilia.
Antonio Bruno ha scritto:
Cugino Leonardo Greco dimmi se mi sto sbagliando. Tu eri
presente in quegli anni in Piazza. Io non ricordo nessuno come lui. Voglio dire
che nessun partito aveva persone che partecipavano per il solo gusto di stare
insieme. O mi sto sbagliando? O forse sto dimenticando qualcuno?
Italo Stifani ha scritto:
Caro Antonio, in quelli anni chi si esponeva a sinistra e
soprattutto a destra era, ingiustamente, additato....lo ricordo soprattutto la
domenica lui a girare da una parte e gli altri, con il Secolo d'Italia,
dall'altra..... momenti indimenticabili
Gigi Pedone ha scritto:
Lo ricordo nitidamente! Straordinario!
Antonio Bruno ha scritto:
Italo Stifani rispetto la tua esperienza. Eravamo giovani,
io irretito dal potere e tu dalla avversione per il potere. Ma noi due eravamo
giovani. Carlo non era giovane era nato nel 1924 ed aveva più di 60 anni. Ma
era giovane, fresco e soprattutto pieno di gioia per quello che faceva per il
piacere di farlo. Lui aveva l'età che abbiamo oggi noi e faceva quello che noi
facevamo allora, quando avevamo 20 anni. Italo Stifani tu ci andresti adesso la
domenica in Piazza a San Cesario di Lecce a vendere un giornale le cui idee per
te sono così importanti da farti sentire l'urgenza di divulgarle il più
possibile? Italo Stifani tu adesso a 60 anni o poco più, con l'età che aveva
Carlo allora, ti prenderesti cura di una sezione coltivando ortaggi e
preparando delle leccornie per i giovani che sarebbero poi stati da te invitati
per creare una Comunità in cui conversare di quelle idee così importanti?
Leonardo Greco ha scritto:
Come lui c'era pure Perrone GIuseppe ,detto lu pippi
caccagina vecchio compagno che la domenica allu largu teu Lu Palazzo vendeva lu
giornale te l'unità.
Italo Stifani ha scritto:
Antonio, ribadisco il concetto, erano tempi in cui un'idea
anche opposta alla tua era rispettata, con lui ho messo piede nella loro
sezione semplicemente perchè c'era rispetto ( non so se dovuto soprattutto a
mio nonno o meno) e non mi pento assolutamente di averlo fatto...rifarlo adesso?
Bella domanda Antonio, con gli attuali rappresentanti politici assolutamente
no... un'idea, un pensiero politico deve avere coerenza, cosa che, onestamente,
non vedo in nessuno e da avversario politico mi sento di dire che l' ultimo
grande di sinistra è stato Berlinguer...
Antonio Bruno ha scritto:
Riflettevo su questo. E' questo che mi fa dire e scrivere
che non è questione di NOMI E NEMMENO DI IDEOLOGIE. Il leader, di qualunque
ideologia, che ottenga il potere ha una deriva autoritaria e se non interviene
un rovesciamento che lo escluda dal potere, si può trasformare in un dittatore,
storicamente ciò è avvenuto sempre. E' la cultura della competizione e il
piacere di essere serviti che determina questa DEGENERAZIONE dell'impegno per
la amministrazione e gestione dei beni comuni.
Italo Stifani ha scritto:
Antonio, spero di fare una capatina nel paese natio e poter
approfondire il discorso....un abbraccio
Antonio Bruno ha scritto:
Antonio Bruno Italo Stifani fatti vivo che mi fa piacere
Simone Morelli ha scritto:
Io sono d'accordo con il discorso di Italo ha perfettamente
ragione...e da come mi hanno parlato del mio bisnonno e' vero che era un
compagno sfegatato!!! Io me lo ricordo molto bene Carlo ero ragazzino che
tempi!!
Fernando Iavarone ha scritto:
Caro Antonio Carlo e stato un grande piccolo uomo molto
educato umile e soprattutto grande amico con un grande ❤️ cuore sono andato a trovare il suo loculo in cimitero e mi
sono commosso perché quel giorno non aveva manco un fiore e ciò mi a fatto
molto male comunque R.I.P.
Umberto Uccella ha scritto:
Il compagno Carlo Dell'Anna era un maestro di militanza
politica.
Piero Dell'Anna ha scritto:
Mio Zio la coerenza...grande esempio per questa generazione
di ideali ormai svaniti a prescindere dalla bandiera sarebbe utile al giorno
d'oggi. Tutto il resto dei commenti è circolo cacciatori...sempre c'è un motivo
per tutto. Grazie Antonio per ricordarlo.
Claudio Faggiano ha scritto:
Negli anni 60/70 collaborava con mio padre Salvatore
Faggiano a gestire la sede p.c. Di San Cesario
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