Il caso di invidia di chi ha segnalato il dipinto di Kitty Rizzelli
Un utente di Facebook ha segnalato agli amministratori un dipinto
della pittrice Kitty Rizzelli. Questo fatto reso noto dalla stessa pittrice ha
avuto come conseguenza la conversazione sotto riportata.
Ecco il post della pittrice:
Ecco il post della pittrice:
Qualcuno ha segnalato i miei dipinti. A qualcuno sono scomodi. E pensare che l’arte non dovrebbe essere mai scomoda. Qualsiasi essa sia e qualsiasi cosa ritragga. Eppure non li ho neanche venduti nonostante le richieste. Forse è ora di farlo così potrete segnalare anche gli acquirenti. 😘
Antonio Bruno ha scritto:
Lei è gelosa ed invidiosa e soffre tanto. Lei si sente così
inferiore a te che ti ha fatto diventare la sua Dea, è ossessionata da te al
punto che non può pensare a null'altro che a te. Ti ama perdutamente anche se
non lo sa. #magicoalchimista
Kitty Rizzelli ha scritto:
Antonio Bruno sto impegnata. Coi figli. Diglielo. 😂
Antonio Bruno ha scritto:
Kitty Rizzelli ti ama, è accecata
Kitty Rizzelli ha scritto:
Antonio Bruno non amo le donne che soffrono d’invidia. Tso
subito.
Antonio Bruno ha scritto:
Antonio Bruno le persone soffrono d'invidia, tutte le
persone
Kitty Rizzelli ha scritto:
Antonio Bruno ma no, dai! Alcune no. Alcune sono appagate
Antonio Bruno ha scritto:
Kitty Rizzelli tutte le persone, nessuna
esclusa, quindi potremmo decidere di cambiare cultura lasciandoci cadere dalle
mani quella della competizione per permettere l'emersione di quella della
collaborazione
Kitty Rizzelli ha scritto:
Antonio Bruno io i miei quadri li faccio perché ho voglia di
dire qualcosa. Non ci penso proprio che qualcuno non abbia voglia di ascoltare.
Antonio Bruno ha scritto:
Kitty Rizzelli li fai per il piacere che provi nel farli
Alda De Pascalis ha scritto:
Antonio Bruno credo che sia esattamente come dici
Antonio Bruno ha scritto:
Alda De Pascalis conosciamo le dinamiche della cultura della
competizione
Alda De Pascalis ha scritto:
Antonio Bruno c’è l’invidia è poi c’è l’ammirazione. Sono
due qualità dello stesso sentimento. Io ho invidiato la capacità di Caterina di
essere oltre che poliedrica anche brava e di non avere paura di provarci e
riuscire. Ma la mia “invidia “ e’ ammirazione e per poterla possedere magari
compro un suo quadro, in modo da avere la sua stessa visione . L’invidia del
frustrato invece è’ distruttiva perché nasce da una privazione antica , e
quando trova motivo di compiacersi, rifiuta l’oggetto di piacere perché non si
ritiene “degno”. Quindi si è esatto dire che tutti sono invidiosi, ma dobbiamo
sapere cosa e’ l’invidia. ( vedi Melanie Klein), per non creare equivoci .
Antonio Bruno ha scritto:
Alda De Pascalis è solo una questione semantica. Ma la
sostanza è che se una persona si mette in competizione con un'altra persona e
la ostacola nel tentativo di escluderla, cancellarla, farla scomparire, come la
fattispecie di chi ha tentato di segnalare e quindi far sparire i dipinti di
Kitty Rizzelli, è perchè si ritiene INFERIORE a Kitty Rizzelli e la stessa
presenza provoca un sentimento DI MANIFESTA INFERIORITA', che provoca DOLORE
MENTALE. Alda De Pascalis questa descrizione corrisponde all'invidia.
L'ammirazione invece, al contrario, non prevede la MANIFESTA INFERIORITA', ma
il riconoscimento dell'UGUAGLIANZA nel rispetto reciproco e nel riconoscimento
reciproco di legittimità. Preciso che nessuna persona è inferiore a un'altra
persona. Tutte le persone sono ugualmente legittime e degne di rispetto. Le
persone che si sentono inferiori hanno questa percezione di se per una
criticita' di tipo culturale che le ha viste protagoniste di una sofferenza
derivata dall'avergli tolto l'amore da parte dell'amato e che la persona in
questione ritiene che questa sottrazione d'amore sia corretta per la cultura
nella quale è immersa. Posso anche assicurare che questa è comunque una buona
notizia perchè il dolore culturale può essere superato.
Kitty Rizzelli ha scritto:
Antonio Bruno ognuno è bravo a modo suo. E se le cose le fa
col cuore é ancora più bravo.
Alda De Pascalis ha scritto:
Antonio Bruno io non ti ho dato un chiarimento da
vocabolario. Ti ho accennato un concetto fondamentale di Psicologia Dinamica.
E’ ovvio che i due vocaboli hanno spiegazioni diverse , ma
traggono origine come stati dell’animo da un conflitto comune , la cui
risoluzione può portare a diverse modalità di evoluzione.
Antonio Bruno ha scritto:
Non sono uno psicologo ma un biologo e osservo gli esseri viventi
che mi incuriosiscono. Ho osservato una situazione conflittuale nell’invidia
derivata dalla competizione che è sempre violenta anche se in diversi gradi di
intensità. Non ho osservato conflitti nella ammirazione che invece è
caratterizzata da rispetto reciproco e riconoscimento reciproco di legittimità.
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