Vogliamo vivere insieme? C’è chi dice no! Ovvero come convincere gli ITALIANI RICCHI DEL NORD a non avere paura dei TERRONI?
È come quando una famiglia si trova davanti ad una crisi,
quando alla domanda “Vogliamo vivere insieme?” mamma e papà rispondono che non
vogliono più, che preferiscono andare ognuno per la propria strada.
Stasera alle 17.00 il Prof. Gianfranco Viesti all’Hotel
Tiziano di Lecce l’ha detto a chiare lettere: la secessione dei redditi delle più ricche
regioni del Nord non rischia solo di danneggiare il Sud perché si basa su presupposti sbagliati e va anche contro la storia.
Mentre ascoltavo il prof. Viesti a me tornava in mente
quella domanda “Noi che abbiamo tutti la stessa lingua e che abitiamo questa
penisola, vogliamo vivere insieme?”.
C’è chi dice no. Sono tutte quelle persone che in Lombardia
e Veneto sono andate a votare per dire che loro non vogliono più stare insieme
a tutti gli altri umani che parlano l’italiano.
Ma il prof. Viesti non si rassegna, è andato a parlare in
Veneto e i Presidi, i professori, i Medici e gli infermieri, vogliono vivere
insieme a tutti gli altri che parlano italiano. Le ragioni dei Presidi e dei
Professori sono fissate su un ragionamento: non vogliono diventare dipendenti
della Regione. Mentre i medici non vogliono dipendere ancora di più dalla
Regione, più di quanto già dipendono oggi.
Pare che anche i sindacati abbiano deciso che vogliono
vivere assieme con gli altri umani che parlano italiano.
E il prof. Viesti dice che bisogna parlare, bisogna invitare
tutti i parlamentari a conversazioni sull’argomento della secessione dei ricchi, facendo capire a questi ultimi che la secessione non conviene nemmeno a
loro ed ai parlamentari del Sud che facciano presenti queste ragioni ai loro
colleghi del Nord affinché ne parlino ai loro elettori, di qualunque partito
politico, movimento, associazione o condominio.
Ma non è la ragione che può fare cambiare idea agli esseri
umani. Infatti sono solo le emozioni quelle che portano a decidere. La paura della
scarsità degli esseri umani che vivono nelle REGIONI RICCHE ha “fatto dire NO”,
che non vogliono più vivere con gli altri esseri umani che parlano italiano.
Se non c’è una trasformazione culturale, se non usciamo
dalla ricerca del successo e dalla competizione questi esseri umani non
usciranno dalla paura della scarsità e continueranno a dire no, continueranno a
desiderare di allontanarsi dai poveri per continuare ad essere ricchi.
Non si può costringere una mamma e un papà a vivere insieme,
anche se i figli poi stanno male, anche se implorano di non privarli della loro
presenza concomitante che si ha solo quando si vive insieme.
Forse per questo motivo, istintivamente, il prof Viesti
chiede a tutti di andare a parlare nelle scuole, alle bambine ed ai bambini,
alle ragazze ed ai ragazzi, alle giovani donne ed ai giovani uomini.
Lo faremo?
Ma poi mi è venuta in mente una cosa: Ma non è la stessa
paura della scarsità che fa dire a tutti gli esseri umani del Sud che non
vogliono che i migranti sbarchino in Italia?
Come possono esseri umani del Sud che hanno paura della scarsità
e vogliono tenere fuori dall’Italia i migranti a convincere gli ITALIANI RICCHI
DEL NORD a non avere paura dei TERRONI?
Antonio Bruno Ferro
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