Vogliamo vivere insieme in Europa ("Unita nella diversità" Motto dell’Unione Europea)
Il motto dell'Unione Europea è “Unita nella diversità”.
Esso sta ad indicare che, attraverso di essa,
gli europei operano unitamente per la pace
e la prosperità e che le molte e diverse culture,
tradizioni e lingue presenti in Europa
costituiscono la ricchezza del continente.
La domanda che mi faccio in questi giorni è la seguente: “Le
perturbazioni che mi arrivano dalle persone che parlano e fanno parte delle organizzazioni
antropologiche che si propongono per governare fanno emergere l’esperienza che
faccio di cultura Patriarcale. Possibile che non mi arrivino perturbazioni che
mi facciano emergere l’esperienza che faccio di cultura Matriztica?”
Ad esempio ieri sera la storia di George Herbert Walker Bush
(Milton, 12 giugno 1924 – Houston, 30 novembre 2018) e di suo figlio George
Walker Bush (New Haven, 6 luglio 1946) circa le decisioni prese sull’Iraq di
Saddam Hussein. Il padre ascoltò l’Arabia Saudita che pensava di lasciare al
suo posto il dittatore iracheno mentre il figlio pensò bene di rovesciare quel
tiranno per esportare in Iraq la democrazia.
Oggi in Iraq invece di un tiranno ce ne sono più d’uno. E se
la vita con un tiranno solo è priva di libertà, quella con molti tiranni, oltre che della libertà, priva i cittadini della sicurezza per la mancanza di stabilità conseguenza
della lotta per bande finalizzata alla conquista del dominio.
Stessa cosa quando si è deciso di rovesciare il tiranno
Gheddafi che è stato sostituito da almeno tre tiranni anche loro in perenne
lotta tra di loro per la conquista del potere assoluto.
In questi ed altri paesi la violenza si scatena sino a
placarsi una volta ottenuta la sottomissione di tutti. Si tratta di violenza
fisica che arriva all’uccisione degli avversari e allo sterminio delle bande
organizzate.
Quello che accade nell’occidente civilizzato è la stessa
cosa con la differenza che la lotta non avviene utilizzando la violenza delle
armi ma utilizzando la violenza del linguaggio finalizzata a escludere le
organizzazioni avversarie dal potere.
Il sistema di potere occidentale è quello di oligarchie che
vengono travolte e sostituite attraverso le elezioni.
È il governo di pochi che utilizza la competizione come processo
per ottenere il potere. Il sistema della concorrenza è sia tra coalizioni, che tra
forze della stessa coalizione, tra gruppi o correnti dello stesso movimento o
partito ed infine tra persone della stessa corrente o gruppo. Il sistema della
competizione ha come conseguenza le esclusioni successive sino alla logica espressa
da Victor Kruger “Il Kurgan”di quel famoso film Highlander - L'ultimo immortale:
“Ne resterà soltanto uno!”.
Nessuna differenza nel processo di esclusione tra le
tirannie degli Stati Arabi e le Oligarchie degli Stati dell’occidente
civilizzato.
Ieri sera poi si è tentato di esprimere le ragioni del
vivere insieme delle persone che abitano in Europa. Ma nessuno ha fatto la
domanda più importante che è: “Noi che abitiamo nel continente Europa vogliamo
vivere insieme?”.
A questa domanda non si può che rispondere liberamente, perché
solo se c’è il desiderio di vivere insieme possiamo contribuire a creare un
progetto comune.
In base al sondaggio dello scorso ottobre 2018 la
percentuale degli indecisi sul restare o uscire dall'Ue in Italia è pari al
32%, la più alta nell'Unione e solo il 44% vuole restare in Europa. Tra gli
europei solo il 17% degli intervistati sarebbe a favore dell'uscita. Tra i
britannici oggi solo il 35% è per il 'leave' (uscire).
Parrebbe che la maggioranza degli abitanti della Penisola
non vuole vivere con gli altri cittadini Europei. E allora ieri sera, di che
abbiamo parlato?
Non si possono fare forzature, non serve a nulla. Invece si
possono fare delle conversazioni, tra noi per capire meglio, per conoscere le
ragioni che dovrebbero convincerci a vivere insieme. E’ una questione di
desiderio, solo se lo desideriamo possiamo vivere insieme e contribuire a un
progetto comune.
Antonio Bruno Ferro
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